sabato, febbraio 14, 2004
ASPIRINA. FA SEMPRE BENE?
Firenze 14 febbraio 2004. Un utilizzo prolungato e regolare di aspirina potrebbe essere associato a un incremento significativo della probabilita' di sviluppare un cancro. E' quanto asseriscono alcuni ricercatori Usa sulla rivista "J Natl Cancer Inst." (2004;96:4-5, 22-28).
L'aspirina e' abitualmente considerata come un FANS (farmaco antinfiammatorio non steroideo), per distinguerli dagli antinfiammatori steroidei, come il cortisone Bentelan. Negli ultimi anni, e' praticamente triplicato il numero di persone che ne fa largo uso, e non sono state sufficienti le diffuse notizie sulla necessita' di non eccedere che hanno fatto desistere i consumatori.
Nello scorso anno, alcuni Paesi europei avevano anche prontamente ritirato alcune specie di FANS, perche' riconosciuti causa di morti improvvise. E' stato il caso dell'Aulin, farmaco che vede tutt'oggi un numero di prescrizioni incredibilmente alto. L'Italia non lo ritiro'. Negli Usa, si possono trovare in drogheria e al supermercato una mole di FANS, sulla cui scelta ci si puo' sbizzarrire per prezzo (molto piu competitivo rispetto all'Italia) e caratteristiche di confezionamento.
L'uso dell'aspirina e' negli Usa sempre alto, e si possono trovare confezioni di 500 compresse da 333mg, a 5/6 dollari). Il sospetto che in questa ricerca qualcosa non torna, e' nell'incriminazione di un solo prodotto: l'aspirina, farmaco tra i piu' ingenui... potrebbe trattarsi di una operazione commerciale? Ancora oggi, su dieci confezioni di
FANS, l'aspirina viene scelta dal 70% dei consumatori, il restante consumo e' essenzialmente per prodotti con la molecola ibuprofen.
Lo studio dei ricercatori americani, e' iniziato nel lontanissimo 1980 e avrebbe dimostrato che l'aspirina, ottima nel diminuire il cancro al colon-retto, ha indotto un numero significativo di cancri al pancreas. La percentuale di rischio e' "dose dipendente", quindi aumenta con la dose. C'e' da ricordare che negli Usa, sono moltissime le persone che, al mattino, ingurgitano una mole di pillole, tra vitamine, fans, aspirine, anabolizzanti, ecc. Ricordo di aver letto su una rivista divulgativa, di un medico di Philadelphia che asseriva: "se vuoi vivere 100 anni, prendi 4 aspirine due volte alla settimana".
Per comprendere la diffusione dell'aspirina negli Usa, si consideri che e' abitudine, ad esempio, che le donne la prendano contro i dolori mestruali. Per valutare se un farmaco e' relativamente sicuro, la conferma si puo' avere solo dopo che e' stato usato 20 anni. Il metodo di sperimentazione e' creare molecole chimiche con una velocita' tale che ogni giorno esce un nuovo farmaco che rende inutile quello di prima.
Le nuove molecole chimiche scoperte, prima di essere immesse sul mercato devono essere registrate presso i vari ministeri della Salute. La registrazione impone la certezza di alcuni target di sicurezza del farmaco, che quindi deve essere testato per la sua tossicita' diretta. Test che viene totalmente effettuato sugli animali, in veri e propri centri di tortura, dove le cosiddette cavie non sono solo topi ma anche altre creature, specialmente i mammiferi, cani, gatti, maiali, cavalli, in quanto piu' vicini biologicamente alla razza umana.
Ci si puo' facilmente immaginare cosa avvenga in questi centri di ...ricerca, e il traffico di animali (anche clandestini) veicolati su questi laboratori. A nulla sono valse le proteste e le denuncie di qualche coraggioso animalista. Dopo averne testato la tossicita' diretta, si valutano altri parametri di sicurezza del prodotto chimico, lo stesso che diverra' farmaco. Prima si ricerca la molecola, poi si valuta la tossicita' a breve termine, ma rimane impossibile fare la stessa cosa a lungo termine.
Valutare l'azione di un farmaco a lunga distanza, e' davvero impossibile, la statistica e la memoria lo hanno dimostrato. La dificolta' maggiore e' nei costi di gestione della farmacovigilanza, che non ha molta copertura, ed i target di controllo effettuati, una volta superata la fase dedicata a i nostri poveri amici animali, e' lasciata nell'oblio, salvo poi scoprire le vite umane sacrificate.
Ricordate -ad esempio- il famoso Lipobay? E questi casi -il farmaco per il colesterolo e l'Aulin- sono fra quelli che si conoscono, perche' ve ne sono decine di altri non noti, su cui la salute di ognuno ne subisce le conseguenze. Non crediamo sia possibile valutare a lungo termine il reale effetto di un farmaco chimico, anche per le interrelazioni con gli altri farmaci, come avviene nelle terapie croniche. Rimane evidente come sia buona norma assumere farmaci soltanto in stretta necessita', e sotto controllo medico.
Giuseppe Parisi
(consulente Aduc, medico chirurgo, esperto in terapie non-convenzionali, presidente Fomeco)
venerdì, febbraio 13, 2004
LE LIBERTA' ECONOMICHE DEL NUOVO ASSETTO ECONOMICO DEL GOVERNO:
BLA BLA E ANCORA BLA BLA PER RIAFFERMARE SOLO IL VECCHIO E PERICOLOSO ASSETTO. IL CASO DEI SALDI
Firenze, 13 febbraio 2004. Il responsabile del neo Dipartimento economico della Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianfranco Fini, si e' incontrato con il presidente della Confcommercio, Sergio Bille', per garantirgli che il potere dei commercianti non verra' scalfitto in alcun modo.
Il casus-belli e' la proposta del ministro delle Attivita' Produttive, Antonio Marzano, per la deregulation delle vendite a saldo, che aveva subito visto la contrarieta' delle corporazioni dei commercianti. Che sono state ampiamente soddisfatte.
Il neo-supervisor economico del Governo ha tranquillizzato i suoi interlocutori con la presunta impraticabilita' costituzionale di una simile deregulation, ricordando che l'esigenza di maggiore competitivita' ed efficienza puo' trovare risposta attraverso le competenze delle regioni.
Dunque per Gianfranco Fini in questi anni, da quando e' stata approvata la legge Bersani sul commercio, non e' successo nulla. Non e' successo, per esempio, che quelle regioni che hanno legiferato lo hanno fatto a discapito dei principi liberalizzatori della legge nazionale.
Non e' successo che l'economia si sia sempre piu' globalizzata e, con l'irruzione delle vendite online tramite Internet, il concetto e la pratica dei saldi siano solo esercizi dialettici in cui, tra l'altro le maggiori vittime non sono i consumatori, ma proprio quei commercianti che, con la botteghina per strada, oggi si difendono contro l'ipotesi di deregulation.
Che le corporazioni dei commercianti non siano mai state un esempio di lungimiranza, ma solo di conservazione dei privilegi di nicchia e di posizione, non e' una novita' (basti ricordare le vere e proprie barricate che venivano fatte all'epoca contro le prime pedonalizzazioni dei centri storici, che' li avrebbero portati sul lastrico ... oggi chi ne ha guadagnato sono proprio i negozi nei centri storici).
Ma che a questa mancanza di lungimiranza si debba prestare anche il Governo, ci fa capire che poco possiamo aspettarci in materia di mercato, concorrenza, liberalizzazione etc.. da questo nuovo assetto in materia economica. E con che metodo poi ... quali sarebbero le "impraticabilita' costituzionali" che impedirebbero l'abolizione dei saldi?
A noi ci sembra che sia proprio il contrario.
Comunque non vogliamo disquisire con il vice-premier su questo, perche' non abbiamo interesse a prestarci ai giochi della politica di parte. A noi interessano i fatti. e oggi prendiamo atto che al diffuso bla bla sulle liberta' economiche, le briciole di potere meglio distribuite all'interno della compagine governativa, stanno dando il loro contributo, con altrettanto bla bla, si' che nulla cambi.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
LE COMMISSIONI DEL MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE CON I RISULTATI CHE SPARISCONO NEL NULLA. DAL BLACK-OUT ENERGETICO AL PANIERE DELL'INFLAZIONE?
Firenze, 13 febbraio 2004. Il ministro delle Attivita' produttive, Antonio Marzano, ha fatto sapere di aver chiesto alla commissione di garanzia sull'informazione statistica una valutazione sui criteri che l'Istituto del Governo per le indagini di mercato, -Istat- usa per il calcolo dell'inflazione.
Un plauso al ministro, che ha anche aggiunto che, qualunque sara' il risultato di questa valutazione, ne riferira' agli italiani. Bonta' sua, specialmente se detto da un ministro di un Governo espressione della volonta' degli elettori italiani, e non da un manager di un'azienda privata.
Noi continuiamo a dare fiducia alle istituzioni e ai suoi rappresentanti, per cui auspichiamo tempi brevi e informazione diffusa. Pero' vogliamo ricordare al ministro Marzano, che talvolta, proprio lui, fa delle promesse che non mantiene, e quando si tratta per l'appunto di un ministro, questo e' molto grave.
La promessa di cui stiamo scrivendo e' proprio il risultato di un'indagine di un'altra commissione sempre da lui istituita, quella che, a seguito del black-out energetico dello scorso 28 settembre 2003, doveva, entro la fine di ottobre 2003 darci i risultati in merito alle responsabilita' di quell'avvenimento.
Di questi risultati si e' solo saputo, lo scorso 15 dicembre, che il ministro Marzano li aveva ricevuti, ma che non aveva avuto tempo per guardarli e, quanto prima, avrebbe fatto sapere. Stiamo ancora aspettando, cosi' come stanno ancora aspettando tutti gli italiani che furono vittima dell'incuria del Gestore nazionale di rete per quel black-out.
Ora il ministro Marzano, su un altro tema d'attualita' e scottante i criteri per la definizione del paniere inflattivo- ci ripropone una nuova indagine. Che fine fara'? Siamo troppo sfiduciati nel credere che i risultati verranno divulgati solo e se saranno conformi a cio' che il ministro ritiene opportuno e giusto?
Gradiremmo essere clamorosamente smentiti, sia per il black-out energetico che per il paniere dell'inflazione.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
SAN VALENTINO IN MESSICO: V-DAY E AMNESTY INTERNATIONAL PER LE VITTIME DI CIUDAD JUAREZ E CHIHUAHUA
Sabato 14 febbraio V-Day e Amnesty International organizzeranno una marcia per ricordare le oltre 300 donne sequestrate e assassinate a Ciudad Juarez e Chihuahua, le loro famiglie e le associazioni che agiscono senza tregua in loro favore.
“L’anno scorso V-Day incontrò, insieme ad altre organizzazioni, il Procuratore Oscar Valadéz. Gli promettemmo che, se non ci fosse stata giustizia, saremmo tornate un anno dopo. Un anno è passato e il 14 febbraio marceremo per ribadire che il tempo è scaduto e che non aspetteremo più a lungo” – ha dichiarato Eve Ensler, fondatrice di V-Day e autrice del libro “I monologhi della vagina”.
“Centinaia di ragazze sono state vittime di omicidi impuniti nell’ultimo decennio a Ciudad Juarez e Chihuahua. La maggior parte di loro furono sequestrate e violentate. Altre donne risultano ancora scomparse. Ci uniamo alle donne e alle famiglie di Ciudad Juarez e Chihuahua nella richiesta di porre fine all’impunità e di impedire ulteriori violenze” – ha aggiunto Kate Gilmore, Vicesegretaria generale di Amnesty International.
Sempre il 14 febbraio sono previste una tavola rotonda sulla violenza di genere con Marcela Lagarde, esponente del movimento femminista messicano e una celebrazione religiosa in ricordo delle vittime e in onore delle loro famiglie, presso il monumento a Benito Juarez. Al termine della giornata andrà in scena una rappresentazione speciale della riduzione teatrale de “I monologhi della vagina” con Lilla Argon, Marinitia Escobedo, Laura Flores, Monica Alicia Juarez, Sally Field, Jane Fonda, Christine Lahti, Shiva Rose e la stessa Eve Ensler.
Alla mobilitazione del 14 febbraio prenderanno parte gruppi locali e internazionali per i diritti delle donne, esponenti politici e celebrità.
Ulteriori informazioni
V-Day è un movimento globale contro la violenza sulle donne, che svolge attività di sensibilizzazione e raccolta fondi attraverso le rappresentazioni dello spettacolo “I monologhi della vagina” di Eve Ensler. Nel corso del 2004 sono previste oltre 2000 iniziative di questo tipo, negli Stati Uniti e in altri paesi. Finora, V-Day ha sensibilizzato milioni di persone, raccolto oltre 20 milioni di dollari e dato vita a oltre 2000 programmi anti-violenza comprendenti la riapertura di rifugi e di centri di assistenza in Kenya, Sud Dakota, Egitto e Iraq.
In dieci anni, a Ciudad Juarez e Chihuahua, sono state assassinate oltre 300 ragazze. I nomi di chi ha ordinato ed eseguito questi efferati omicidi non sono ancora noti. Le autorità locali e nazionali non sono riuscite a interrompere questa ondata di omicidi ai danni di ragazze povere, sole, immigrate. Non portano voti, non incidono sui risultati delle elezioni. I loro corpi sono campi di battaglia, inermi. Da dieci anni, le madri di Ciudad Juarez, ostinatamente, continuano a chiedere giustizia, a organizzare manifestazioni e proteste nonostante la mancanza di protezione e le intimidazioni nei loro confronti.
Roma, 13 febbraio 2004
INSINUAZIONE AL PASSIVO PARMALAT: MA LE BANCHE DOVE SONO?
Firenze 13 febbraio 2004 - Il complesso delle banche italiane proclama il suo desiderio di recuperare il rapporto di fiducia perso con i clienti, ma nella pratica ogni giorno sempre di piu' si adopera per agire nel proprio esclusivo interesse.
Da oltre un mese ci sarebbe un modo semplice semplice per dimostrare concretamente di voler agire nell'interesse dei propri clienti: assisterli nell'insinuazione al passivo delle varie obbligazioni Parmalat.
Questo non solo aiuterebbe tutti i clienti ma eviterebbe anche la paralisi del tribunale di Parma, che davanti ad 80 mila richieste di insinuazioni al passivo nelle prossime settimane non potrebbe fare altrimenti.
E' necessario, anzi indispensabile, che l'ABI si accordi con il tribunale di Parma per permettere una gestione accentrata dell'insinuazione al passivo di tutte le obbligazioni del gruppo Parmalat custodite presso i dossier titoli delle banche italiane.
E' sufficiente che il sistema bancario abbia un po' di buonsenso ed un po' di disponibilita'. D'altra parte i risparmiatori pagano delle commissioni per la custodia dei titoli ed e' giusto che questo servizio si estenda alle procedure di riscossione nei confronti della procedura concorsuale.
Chiediamo all'ABI di comunicare cosa sta facendo a questo riguardo anche per evitare che migliaia di risparmiatori facciano richieste di insinuazione al passivo (magari compiendo alcuni errori materiali) che poi si riveleranno
inutili.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
SAN VALENTINO: REGALARE FIORI. ATTENZIONE A QUELLI PERICOLOSI
Roma, 13 febbraio 2004. Regalare fiori per il giorno degli innamorati, San Valentino, e' ormai tradizione. Le rose primeggiano, anche nei costi, e giacché non se ne trovano a prezzi onesti, qualcuno ne fa razzia anche nei cimiteri.
Non ci sono solo le rose, ovviamente, e la scelta puo' sbizzarrirsi. Attenzione pero' a non guastare il festeggiamento con piante che possono rivelarsi pericolose per la salute.
Chi penserebbe mai che il bellissimo Tulipano contiene una sostanza che per contatto puo' provocare eritema, prurito, bruciore della bocca e addirittura edema della glottide?
Lo stesso puo' dirsi della delicata Primula che provoca gli stessi inconvenienti? E il Narciso il cui bulbo, se ingerito, provoca nausea e vomito al pari del Mughetto e il Ciclamino? Da ultimo l'Anemone i cui succhi ingeriti aggrediscono lo stomaco e i reni. Un po' di attenzione evitera' di correre al pronto soccorso!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
giovedì, febbraio 12, 2004
ADUC: IN DIFESA DI MCDONALD'S
Roma, 12 Febbraio 2004. Sembrerebbe paradossale che una associazione di consumatori si levi in difesa di McDonald's, ma la notizia apparsa sui media relativa ad un regista americano che mangiando per un mese nella nota
catena, e' aumentato di 14 chili, ci ha fatto sobbalzare dalla sedia.
Il regista ha trangugiato 5000 calorie al giorno per 30 giorni. La prima domanda che ci viene spontanea fargli e': te lo ha ordinato il medico di andare tutti giorni, per colazione, pranzo e cena, da McDonald's?
La seconda domanda: 5000 calorie si possono assumere anche mangiando a casa? La risposta e' no alla prima domanda e si' alla seconda. E' noto a tutti che un eccesso di calorie fa ingrassare e chi liberamente le assume, ingrassa, Mcdonald's o a casa fa lo stesso!
Le patatine fritte sono grasse in tutti i posti! Quel che uno Stato puo' fare riguarda l'informazione alimentare. Per
ogni prodotto si puo' imporre l'indicazione del numero di calorie, dopodiche' spetta al cittadino scegliere.
O vogliamo che lo Stato ci dica anche quale maglietta a pelle dobbiamo indossare la mattina?
Per dimagrire mantenersi in forma e' necessario mangiare di meno e muoversi di piu'. E' la scoperta dell'acqua calda? No, semplicemente buon senso!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Pedofilia: sequestrato sito italiano pedo hard
Proliferano i siti pedofili, anche sui server nazionali
12 febbraio 2004 - Un sito internet italiano a contenuto pedopornografico e' stato denunciato da Telefono Arcobaleno alla Procura della Repubblica di Siracusa che ne ha disposto immediatamente il sequestro con provvedimento del procuratore aggiunto Giuseppe Toscano, eseguito dal Nucleo Investigativo Telematico.
Telefono Arcobaleno denuncia la crescita a ritmi elevatissimi della presenza di siti pedofili in internet ed una ancor piu' preoccupante proliferazione di quelli ospitati presso i server italiani.
In questo primo scorcio di 2004, infatti, sono gia' diciotto i siti internet rilevati da Telefono Arcobaleno presso server nazionali e denunciati all'autorita' giudiziaria.
Cio' che risalta maggiormente - afferma Giovanni Arena, presidente di Telefono Arocbaleno - e' la matrice commerciale di questi siti, tutti legati al filone criminale del pedo-business.
Dal 1 gennaio 2004, sono 1995 le denunce presentate da Telefono Arcobaleno alle autorita' di polizia di tutto il mondo per un totale di oltre duemila siti illegali.
CLONAZIONE UMANA TERAPEUTICA. IL MONDO VA AVANTI E LA SPERANZA E' RAFFORZATA
Firenze, 12 febbraio 2004. La notizia del primo tentativo -di un tream di medici Usa e della Corea del Sud- andato a buon fine di clonazione umana terapeutica, sta facendo rapidamente il giro del mondo. La comunita' scientifica ha alzato le antenne.
Non solo. Ma anche tutta l'umanita', dai semplici cittadini ai legislatori, passando per coloro che hanno malattie oggi incurabili e che dalla rigenerazione tissutale grazie alle cellule staminali embrionali potrebbero trarne giovamento.
Cioe' quello che e' sempre accaduto nel mondo quando, una scoperta scientifica, ha aperto la speranza nella capacita' umana di farsi meno male. E sempre creando stupore: non era forse cosi' quando da una muffa -sinonimo di roba andata a male- venne fuori la penicillina?
Ed e' cosi' oggi: con una tecnica apparentemente controversa ai piu' (la clonazione, per gli addetti ai lavori, e' invece una tecnica diffusissima, usata e considerata a piu' livelli), e soprattutto li' -l'embrione umano- dove religioni e credenze incentrano il nocciolo di se stesse.
Ma come l'idea della muffa per la penicillina poteva fare specie, ed oggi tutti lo sanno e non esiste porsi il problema, crediamo che cosi' potra' essere anche per la clonazione umana terapeutica.
Non si tratta di convincere del contrario chi fa leggi e muri per la presunta difesa dell'embrione umano, considerandolo a livello di un bimbo gia' nato: la fede e' fede, e per questo inviolabile nella sua intimita' e nei suoi presupposti. Ma si tratta di aspettare che ci arrivino da soli (essenzialmente a livello individuale) ad accettare -grazie a risultati positivi innegabili- cio' che oggi considerano incomprensibile e magari violento.
Mentre, chi oggi e' un'apparente minoranza, deve operare per incoraggiare chi, con altri approcci sull'embrione, riesce a mantenere viva quella speranza di farsi meno male: l'informazione, la mobilitazione civica per i cambiamenti legislativi e il coinvolgimento economico dell'industria del settore sono tra le cose piu' importanti su cui puntare.
Il nostro Paese sicuramente non e' fra questi incoraggiatori. La legge votata solo alcuni giorni fa, lo dice in modo esplicito: di embrioni umani per la clonazione non se ne parla; non solo, ma quelli avanzati dalle tecniche di fecondazione assistita, devono essere buttati nella spazzatura piuttosto che donati a questa ricerca ... la tentazione -si sa- fa l'uomo ladro, e quindi e' meglio non fargli neanche lontanamente assaporare questa possibilita', pur se nell'ultima fila dei sovrannumerari.
L'Italia in fondo a destra? E' cosi'! Il resto del mondo? Avanti tutta. Sicuramente non potremo vantare un "made in Italy" in materia. Come per tanti prodotti che funzionano, servono e sono indispensabili, quando sara' il tempo ce ne avvantaggeremo lodandone l'efficienza e l'utilita' ... e non ci sara' filosofia o religione sull'indissolubilita' e sacralita' dell'embrione che terra'.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
INTECONSUMATORI INCONTRA IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIANFRANCO FINI
PROFICUO INCONTRO OGGI A PALAZZO CHIGI: RISPARMIO, PREZZI, CLASS ACTION E RC AUTO GLI ARGOMENTI TRATTATI
Intesaconsumatori ha incontrato oggi a palazzo Chigi il Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. Presenti i leader delle 4 associazioni e il Presidente della Commissione finanze del Senato, On. Riccardo Pedrizzi.
L’On. Fini ha comunicato all’Intesa l’intenzione di inaugurare un nuovo metodo di lavoro che prevede incontri periodici del Governo con i consumatori e le varie categorie (produttori, commercianti, ecc.). Questi i temi trattati nell’incontro di oggi:
PREZZI: per favorire la trasparenza nel settore l’On. Fini ha promosso un incontro a breve con i rappresentanti della filiera, in cui si discuterà della possibilità di indicare sui cartellini dei prezzi non solo il prezzo del bene al dettaglio, ma anche quello praticato dal produttore e dal grossista;
RC AUTO: il vicepresidente del Consiglio ha informato Intesaconsumatori circa l’intenzione di visionare il protocollo d’intesa firmato tra Ania e Ministero delle attività produttive sulle tariffe rc auto, alla luce anche dei ribassi annunciati pochi giorni fa dalla RAS e della diminuzione degli incidenti in Italia, al fine di spingere le altre compagnie ad adottare provvedimenti simili;
RISPARMIO: Fini ha ribadito l’impegno del Governo per tutelare risparmio e i risparmiatori;
CLASS ACTION: le 4 associazioni dell’Intesa hanno ricordato il disegno di legge sulla class action che giace in Parlamento. Progetto che però, ha informato Fini, deve seguire il normale iter parlamentare.
MARZANO INTERVIENE SU PREZZI E RC AUTO,INTESACONSUMATORI RISPONDE: SOLO CHIACCHIERE!
LE TARIFFE RC AUTO CALANO GRAZIE ALLE PRESSIONI DELL’INTESA, E NON PER EFFETTO DELL’ACCORDO CON L’ANIA CHE PROMETTEVA ANCHE DI INTRODURRE UNA CLASS ACTION DI CUI OGGI NON C’E’ TRACCIA
MARZANO PER CONTROLLARE L’ISTAT CHIAMA IN BALLO LA COMMISSIONE DI GARANZIA PER L’INFORMAZIONE STATISTICA...IL CUI PRESIDENTE E’ STATO LO STESSO BIGGERI!!
Il Ministro delle attività produttive Antonio Marzano è intervenuto oggi su due argomenti: prezzi e rc auto.
Sull’rc auto il Ministro si è detto soddisfatto per la riduzione delle tariffe rc auto da parte di alcune compagnie di assicurazione, riduzione avvenuta, secondo Marzano, grazie all’accordo tra il suo dicastero, l’Ania e alcune associazioni dei consumatori.
“Solo chiacchiere” risponde Intesaconsumatori. Se alcune compagnie hanno ridotto le tariffe - affermano ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI – è solo grazie all’Intesaconsumatori e alle pressioni effettuate dalle 4 associazioni, anche attraverso lunghe trattative, come nel caso della RAS. Processo che ha avviato una reazione a catena coinvolgendo le altre imprese assicuratrici. Assolutamente a nulla è servito invece l’accordo stipulato tra Ania, Ministero delle attività produttive e alcune associazioni dei consumatori, che al contrario negli scorsi mesi ha portato forti aumenti nel settore rc auto.
Oltre a questo, l’accordo prevedeva che da luglio 2003 doveva essere approvata la legge sulla class action che invece risulta ancora in alto mare.
Per la questione prezzi ed inflazione, il Ministro afferma di aver incaricato la Commissione di garanzia per l'informazione statistica di giudicare quali siano i metodi corretti per rilevare l'andamento dell'inflazione e confrontare i metodi statistici utilizzati dall’Istat e dagli altri istituti per sapere quali sono quelli giusti.
Peccato – risponde l’Intesa – che della Commissione di garanzia sia stato Presidente per ben 4 anni lo stesso Biggeri, attualmente ai vertici dell’Istat, istituto sul cui operato dovrebbe ora giudicare tale commissione…
BABY MODELLA IN PASSERELLA, IL CODACONS: RISPETTATE LA LEGGE
IL CODACONS INTERPELLA L’UFFICIO DEL LAVORO DI ROMA. LA LEGGE SUL LAVORO DEI MINORI IMPONE L’AUTORIZZAZIONE DELLE AUTORITA’ PER I MINORI DI ANNI 15
Anche il Codacons, sollecitato da molte segnalazioni di genitori, interviene sulla questione della baby modella di 13 anni, Jade Foret, che sfila sulle passerelle dell’alta moda e a Roma in questi giorni per partecipare ad eventi mediatici.
L’associazione ha inviato oggi un esposto all’ Ufficio del lavoro in cui si chiede se siano state date le autorizzazioni previste dalla legge a tutela del lavoro dei bambini e adolescenti.
L’art. 3 della legge 977/67, modificata dai D. Lgs 345/99 e 262/2000, afferma. “L'età minima per l'ammissione al lavoro e' fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non può essere inferiore ai 15 anni compiuti.”
L’art. 4 della stessa legge precisa: “La direzione provinciale del lavoro può autorizzare, previo assenso scritto dei titolari della potestà genitoriale, l'impiego dei minori in attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo, purchè si tratti di attività che non pregiudicano la sicurezza, l'integrità psicofisica e lo sviluppo del minore, la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi di orientamento o di formazione professionale”.
Ciò che il Codacons ha chiesto all’Ufficio del lavoro, è proprio di sapere se tale autorizzazione sia stata rilasciata, in relazione alle attività svolte dalla baby modella nella capitale, e se queste attività possano in qualche modo pregiudicare l’integrità psicofisica e lo sviluppo della ragazza.
Il Codacons chiede comunque agli organizzatori degli eventi romani che vedranno protagonista la 13enne Jade Foret di farla sfilare non come una donna, bensì come quello che è, una bambina. No quindi a scollature vertiginose, seni nudi e trasparenze eccessive. In caso contrario, conclude il Codacons, potrebbero anche entrare in gioco le disposizioni normative contro le pedofilia.
FNSI: assemblea nazionale giornalisti e legge 150/2000
Il Dipartimento Uffici stampa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) esprime soddisfazione per il successo dell’Assemblea nazionale dei giornalisti, che lavorano nella Pubblica amministrazione. Successo sottolineato dalla partecipazione e dall’intervento di numerosi e autorevoli ospiti esterni alla categoria.
Il Dipartimento della Fnsi prende atto positivamente dell’annuncio, fatto in quell’occasione dal rappresentante del ministero della Funzione pubblica, relativamente ad un imminente intervento del ministro Luigi Mazzella nei confronti dell’Agenzia negoziale del pubblico impiego (Aran) volto a sollecitarla ad ottemperare a quanto previsto dalla legge 150 del 2000 e cioè l’avvio della contrattazione per definire il contratto nazionale quadro per i giornalisti degli Uffici stampa pubblici. Una simile sollecitazione è quanto mai opportuna visto l’incredibile ritardo accumulato.
Il Dipartimento Uffici stampa ritiene fondamentale il ruolo delle Associazioni regionali di stampa e del Gruppo Uffici stampa (Gus) per mantenere alta l’attenzione e l’impegno del sindacato unitario dei giornalisti italiani su tale tema. Da questo punto di vista è necessario, che in ogni realtà regionale siano assunte iniziative (assemblee, dibattiti, manifestazioni aperte al confronto con le forze politiche, gli amministratori pubblici e tutti gli altri sindacati) con al centro la questione del contratto con l’Aran ed il passaggio dei contributi previdenziali dei giornalisti del settore pubblico dall’Inpdap all’Inpgi, come disposto, recentemente, dal ministero del Lavoro.
Alla realizzazione delle iniziative regionali il Dipartimento assicura la massima collaborazione. Prot. n. 18. Roma, 11 febbraio 2004.
FNSI
mercoledì, febbraio 11, 2004
SANREMO: RIMANDATA LA VISIONE DEI VERBALI E DEGLI ATTI DELLE SELEZIONI DA PARTE DEL CODACONS
INTANTO L’ASSOCIAZIONE DIFFONDE I NOMI DEL COMITATO DI CONTROLLO DELLE SELEZIONI
Nulla di fatto sul fronte Festival di Sanremo. Questa mattina i rappresentanti del Codacons – Avv. Carlo Rienzi (Presidente) e Avv. Claudio Coratella – si sono recati presso la sede dell’organizzazione del festival in Via Montesanto a Roma e, successivamente, nella sede Rai di viale Mazzini, per prendere visione degli atti e dei verbali relativi alle selezioni delle canzoni presentate.
Infatti gli atti in questione erano in stato di acquisizione da parte dell’Autorità Giudiziaria che, come noto, indaga a seguito della denuncia del Codacons sulle selezioni delle canzoni. Appuntamento quindi solo rinviato di qualche giorno, quando il Codacons prenderà finalmente visione di tutti i verbali delle operazioni di selezione.
Intanto l’associazione diffonde i nomi del Comitato di Controllo del festival di Sanremo 2004, forniti dalla stessa RAI, i cui componenti sono stati designati da Organizzazioni Sindacali firmatarie di contratti collettivi nazionali di lavoro del settore (FISTEL-CISL e UILCOM-UIL; la SLC-CGIL ha declinato l’invito), mentre gli altri sono stati nominati dall’Organizzazione tra interni RAI.
- Antonio Giansanti per la UIL-COM-UIL;
- Saverio Mattei per la FISTEL-CISL;
- Daniela Costantini (programmista regista);
- Riccardo Ristori (programmista regista);
- Avv. Vincenzo Giordano.
Il Comitato di controllo è previsto dall’art. 3 del regolamento del festival che afferma:
“Un apposito Comitato - composto da 5 membri, tra i quali verranno rappresentate anche le OO.SS. - nominato dall'Organizzazione, svolgerà funzioni di verifica e controllo, provvedendo in particolare a:
a) presiedere all'apertura dei plichi pervenuti per la partecipazione al "Festival";
b) verificare le condizioni di ammissibilità delle domande;
c) escludere, eventualmente anche nel corso delle operazioni di scelta, le domande di partecipazione prive dei requisiti richiesti;
d) assistere alle operazioni di scelta delle canzoni-artisti da parte della Commissione Artistica;
e) redigere i verbali al termine delle diverse fasi di lavoro. A tal fine e' necessario che ogni singolo membro segua interamente lo svolgimento di ciascuna delle fasi di lavoro, senza avvicendamenti.
I membri del Comitato saranno presenti nella sede del notaio a Sanremo all'arrivo dei voti relativi alle canzoni-artisti in gara al "Festival".
Il Comitato, previa verifica della regolare convocazione dei singoli componenti, è validamente riunito con la presenza almeno della maggioranza dei componenti e delibera a maggioranza dei presenti.”
CIRIO: INTESACONSUMATORI MANIFESTA SODDISFAZIONE PER L’INCHIESTA E APPREZZAMENTO PER LA SVOLTA IMPRESSA DAI MAGISTRATI ALLE INDAGINI
MENO BENE IL LAVORO DEI COMMISSARI STRAORDINARI, CHE POTEVANO ATTIVARE AZIONI REVOCATORIE CONTRO LE BANCHE EMITTENTI SU ALMENO 5 EMISSIONI SU 7, RECUPERANDO 700 MILIONI DI EURO
Intesaconsumatori manifesta soddisfazione per l’inchiesta dei magistrati romani su Cirio ed apprezzamento per la svolta impressa alle indagini, che dimostrano sempre più come le banche abbiano trasferito su 35.000 risparmiatori rischi di incauti affidamenti con il contestuale rientro delle esposizioni erogate legate proprio alle emissioni dei bond.
L’inchiesta della Procura di Roma inoltre,sembra dimostrare che alcuni indagati ben conoscevano la situazione di “decozione” di Cirio al punto da attivarsi per addossare ai risparmiatori rischi impropri su obbligazioni prive di rating le quali, proprio per l’alto grado di rischiosità, potevano essere venduti esclusivamente ad investitori istituzionali, gli unici in grado di valutarne i rischi commisurati all’investimento ed a rendimenti più o meno in linea con analoghi strumenti finanziari presenti sul mercato.
Intesaconsumatori chiede quindi anche alla Banca d’Italia, che aveva autorizzato le emissioni, di imprimere una svolta al suo ruolo, spesso non neutrale di organo vigilante, per far attivare alle banche i rimborsi a favore di tutti gli obbligazionisti Cirio-Del Monte, alla stessa stregua dell’inascoltato appello del Presidente della Consob, Cardia, anche per attenuare le gravissime responsabilità penali che prima o poi verranno fuori.
Meno bene invece il lavoro dei commissari Cirio e del comitato di sorveglianza, scelto rigorosamente al di fuori delle rappresentanze dei consumatori (il trustee inglese non è rappresentativo dei diritti dei risparmiatori italiani), che potevano e dovevano attivarsi per “annullare” almeno 5 emissioni di obbligazioni su 7, con lo strumento dell’azione revocatoria, probabilmente non attivata, non per l’assenza di requisiti e presupposti giuridici, ma probabilmente per non “disturbare” le banche.
SAN VALENTINO: NIENT’ALTRO CHE BUSINESS
IL CODACONS STIMA IN 900 MILIONI DI EURO IL GIRO D’AFFARI DELLA COSIDDETTA “FESTA DEGLI INNAMORATI”
NELLA HIT PARADE DEI REGALI: FIORI, CIOCCOLATINI, PELUCHES, GIOIELLI E CELLULARI
SI IMPENNA IL PREZZO DELLA CIOCCOLATA: +750% !!!
DENUNCIA PER AGGIOTAGGIO CONTRO ALCUNE MARCHE DOLCIARIE, CHE PER S. VALENTINO HANNO AUMENTATO I PREZZI DEI CUORICINI DI CACAO ANCHE DEL 500%
Come tutti gli anni il 14 febbraio si festeggia San Valentino, la cosiddetta “Festa degli innamorati”. In questo giorno milioni di persone si scambiano doni di varia natura, mettendo mano al portafogli per suffragare quell’amore che, evidentemente, ha bisogno di una prova materiale che ne sottolinei l’esistenza.
Molto probabilmente costoro non sanno di essere vittime di una tendenza imposta dal mercato e dai commercianti, gli unici, questi ultimi, che da San Valentino ricevono veramente un bel regalo. Infatti da qualche giorno le pubblicità di oggetti da regalare per la festività si ritrovano dappertutto. Cartelli pubblicitari, intere pagine dei quotidiani, tv, radio, ecc. E, come noto, la pubblicità spesso ha gli effetti desiderati.
Il Centro Studi sui prezzi del Codacons stima in 900 milioni di euro, in Italia, il giro d’affari legato alla festa di San Valentino. Si tratta di una stima, ovviamente, per difetto. Ma vediamo la classifica dei regali che maggiormente verranno scambiati , con relativa spesa complessiva:
1) FIORI: in testa alla classifica ci sono i classici fiori (in particolare le rose rosse) che gli uomini regaleranno alle proprie donne in quantità industriale. Spesa prevista 200 milioni di euro
2) CIOCCOLATINI: le varie marche fanno a gara per conquistare ampie fette di mercato pubblicizzando a tutto spiano i propri prodotti in confezioni speciali per l’occasione. Spesa prevista 120 milioni di euro
3) PELUCHES: regalati in particolare dai più giovani, questi si trovano in tutte le dimensioni e spesso accompagnati da cioccolatini o fiori venduti in formato “allegato”. Spesa prevista 80 milioni di euro
4) VARIE: gadget, profumi, gioielli, abiti, accessori, fino ai telefoni cellulari, affollano le vetrine nei negozi e diventano, per l’occasione, idee regalo ad hoc. Spesa prevista 160 milioni di euro
Ovviamente, a tutto ciò, vanno aggiunti i milioni di sms che verranno spediti il 14 febbraio, che faranno sicuramente ai gestori telefonici il più bel regalo di San Valentino. Altri 340 milioni di euro, invece, verranno spesi per feste a tema, locali, discoteche, ma soprattutto cene in ristoranti e week end fuori città.
Come ogni occasione importante che si rispetti anche San Valentino non manca di attirare sciacalli che approfittano della festa per alzare i prezzi. Il bene più colpito dal fenomeno è sicuramente la cioccolata. Un’indagine del Centro Studi sui prezzi del Codacons effettuata nelle principali città italiane ha evidenziato prezzi folli dei cioccolatini: si va dai 2 euro fino ai 50 euro di confezioni speciali (con annessi pupazzetti, rose di plastica, ecc).
E così se la cioccolata al chilo costa mediamente tra i 23 e i 30 euro (quest’ultima di marche rinomate) , per San Valentino il prezzo si impenna. Un esempio? Un cioccolatino di pochi grammi che durante l’anno costa mediamente 0,50 euro lo si trova, con un rivestimento diverso, anche a 4 euro, con un aumento del 750%!!!
“Di fronte a questi prezzi ci si domanda se non sia meglio essere single…” afferma il Presidente Codacons Avv. Carlo Rienzi. “Si tratta di aumenti ingiustificati – prosegue Rienzi – non è possibile aumentare anche del 500% il prezzo di un bene cambiandone solo la confezione…vada pure che l’amore è cieco, ma il Codacons ci vede benissimo, e speriamo lo stesso la magistratura a cui ci siamo rivolti per denunciare queste speculazioni inaccettabili”
Codacons
NULLITA' DEI MYWAY OFFERTI FUORI SEDE
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI BANCA 121 PER UNA PUBBLICA PROPOSTA DI COMPOSIZIONE BONARIA DELLA CONTROVERSIA
Firenze 11 febbraio 2004 - Da tempo sosteniamo che i contratti MyWay collocati fuori sede dai promotori finanziaria di Banca 121 sono nulli per tutti coloro che desiderano avvalersi di questa facolta' messa a disposizione dall'art. 30 comma 7 del Testo Unico della Finanza (si veda: comunicato stampa del 17 Giugno 2003).
In base a questa indicazione circa 900 sottoscrittori di questo assurdo piano finanziario hanno inviato una specifica lettera di messa in mora a Banca 121 dichiarando la nullita' del contratto e richiedendo quindi la restituzione delle rate versate. Dopo oltre 90 giorni Banca 121 ha sostanzialmente ignorato questa richiesta.
L'Aduc e' pronta a coordinare le azioni giudiziali per tutti questi sottoscrittori dei piani MyWay ma prima di partire ha deciso di proporre a Piergiorgio Primavera, neo presidente di Banca 121 PF, una pubblica proposta di composizione bonaria della controversia che, attraverso una lettera aperta oggi inviata, "offre alla banca la possibilita' di dimostrare pubblicamente la volonta' di rispettare la legalita' ed il diritto dell'intermediazione finanziaria oltre che i suoi clienti".
La proposta si articola nei seguenti punti:
1. L'Aduc e Banca 121 PF richiederanno un parere pro veritatis ciascuno ad un emerito giurista di propria scelta e provata conoscenza del diritto dell'intermediazione finanziaria. Il testo della richiesta di parere sara' redatto dall'Aduc; Banca 121 potra' fornire la documentazione e le precisazioni che riterra' necessarie al fine di permettere ai giuristi di formulare un parere indipendente e oggettivo.
2. I due pareri verranno pubblicati sul sito dell'Aduc (www.investire.aduc.it) e sul sito del gruppo Monte dei Paschi di Siena www.myway-4you.info
3. Qualora i due pareri fossero concordi nel ritenere violato l'art. 30 comma 6 del D.lgs 58/98 Banca 121 si impegna a riconoscere la nullita', con conseguente rimborso delle rate versate, a tutti coloro che hanno sottoscritto i contratti fuori sede ed hanno formulato specifica richiesta.
4. Qualora i due pareri fossero concordi nel ritenere non violato l'art. 30 comma 6 del D.lsg 58/98 l'Aduc si impegna a non promuovere azioni legali sullo specifico punto.
5. Qualora i due pareri fossero discordi, ciascuno delle due parti e' libera da impegni. Evidentemente, se Banca 121 PF e' certa della propria posizione in merito alla nullita' ex-art. 30 D. Lgs 58/98 avra' tutto l'interesse ad accettare
questa proposta; in caso contrario ciascuno sara' libero di trarne le proprie conseguenze.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
martedì, febbraio 10, 2004
SERRATA ASSEMBLEA ALL' ALFA ROMEO
Oggi assemblea generale di tutti i lavoratori in produzione e cassintegrati promossa dallo Slai Cobas Più di 500 lavoratori hanno presenziato l'assemblea. In discussione la politica di dismissione che la Fiat continua a portare avanti.
Alla motori si comincia a intravedere lo spettro della chiusura : si fanno 50-60 motori contro gli 80 e più dei mesi scorsi. 55 lavoratori sono in cig a rotazione da 3 mesi ed altri lo saranno prossimamente mentre la Direzione li chiama uno ad uno per offrire incentivi per licenziarsi. Nel reparto esperienza, il reparto in cui la Fiat diceva che sarebbe rimasto il Futuro dell'Alfa Romeo sono già stati tagliati gli organici con mobilitá e in più anno pressioni e spingono i lavoratori ad accettare di lavorare nello stabilimento di Balocco in provincia di Vercelli.
Dall'assemblea è venuto fuori l'indicazione di ricominciare con iniziative di lotta di tutta la fabbrica e di far salire il livello di scontro, prima che la Fiat si libera di altri reparti. I cassintegrati da parte loro non sono più disponibili a vivere per un altro anno con 600 euro al mese e con le chiacchiere dì Formigoni e dei nuovi proprietari. Intendono quindi affrontare di petto la situazione che si prefigura senza prospettive incentivando pesantemente le loro iniziative di lotta e sbloccare così la situazione di incertezza e di continui caroselli tra Fiat, nuovi Padroni e Regione Lombardia.
In assemblea i lavoratori sono stati informati anche rispetto alle ultime vicende :
- La penale che le istituzioni volevano imporre per dissolvere l'impegno ad assumere i cassintegrati,
- L'incontro con Riccardo Conti, strappato a seguito della minacciata manifestazione a Brescia, e sulle tre ben precise richieste che lo Slai Cobas ha avanzato in questo incontro :
1. Fatti e lavoro ad Arese
2. Integrazione alla Cig in attesa delle assunzioni
3. Impegno da parte di Fiat, Proprietà e Regione Lombardia a concretizzare il tanto decantato progetto sull'auto ecologica.
Nell'incontro che Riccardo Conti farà Lunedì 16 febbraio alle ore 10 nello stabilimento di Arese si è riservato di dare delle risposte. Intanto sono state messe in calendario 3 iniziative : a Pomigliano, a Torino e a una della istituzioni. Le date precise verranno decise durante questa settimana. Arese 10.2.2004
Slai Cobas Alfa Romeo
Tagliafico: Fnsi il dissenso non è ammesso
“E così Daniela Tagliafico viene allontanata dal Tg1 per aver detto quello che pensa sull’informazione del telegiornale e viene trasferita alle Tribune Parlamentari.
Il dissenso non è ammesso, le critiche respinte al mittente, le discriminazioni all’ordine del giorno.
Questa è la Rai oggi, con un consiglio di Amministrazione che si riunisce per dare una lezione a Lucia Annunziata votando, quattro a uno, a favore di tutte le proposte del direttore generale.
Una situazione insostenibile, inaccettabile, rispetto alla quale i giornalisti non intendono tacere.
Ripristinare una normale dialettica in tutte le testate, a cominciare dal Tg1, rivendicare da tutti i direttori il rispetto delle opinioni diverse, assicurare alla Presidente quel ruolo di garanzia che le hanno affidato i Presidenti delle Camere. Sono questi obiettivi che vanno perseguiti con grande determinazione.” Prot. n. 17. Roma, 10 febbraio 2004.
FNSI
“BISTURI, NESSUNO E’ PERFETTO”: IL CODACONS CHIEDE LA SOPPRESSIONE DEL PROGRAMMA
TRASMISSIONE AMORALE E DISEDUCATIVA PER I GIOVANI
Il Codacons denuncia la pericolosità e l’amoralità della trasmissione “Bisturi, nessuno è perfetto” che va in onda ogni martedì alle 21:00 su Italia 1. L’Osservatorio per la qualità dei programmi tv del Codacons, prima di intervenire contro il programma, ha preferito vedere l’effetto che questo aveva nelle varie puntate sui telespettatori, raccogliendo le segnalazioni dei teleutenti.
“Nulla da obbiettare circa la personalissima scelta di ricorrere alla chirurgia plastica – afferma il Presidente del Codacons, Avv. Carlo Rienzi - molto discutibile invece il modo utilizzato dalla trasmissione di affrontare un tema così delicato”.
Da una parte troviamo l’immancabile produzione, pronta ad assurgere al ruolo della buona samaritana dispensatrice di sogni fin troppo facilmente realizzabili attraverso il pagamento di una lauta parcella ...dall’altra i protagonisti, a volte ignari a volte fin troppo consapevoli della vetrina in cui verranno esposti, pronti a diventare la nuova merce del millennio da dare in pasto all’insaziabile pubblico Italiano.
In mezzo chirurghi “famosi” molto consenzienti e molto pubblicizzati.
Nessun accento viene realmente posto sul profondo disagio psicologico che dovrebbe essere il presupposto minimo per una scelta così drastica e irreversibile come quella di intervenire chirurgicamente sul proprio corpo. Nessun accenno al lucroso compenso garantito alla ristrettissima rosa dei chirurghi, i quali raramente sdegnano di dare il loro assenso all’intervento.
Nessuna menzione a ciò che sarà il vero protagonista dell’evento, il dolore fisico, unica costante assicurata per qualsiasi tipologia di intervento.
Il tutto amabilmente condito da un’ ex Presidente della Camera fiera di sottolineare il messaggio ultimo della trasmissione “è più importante apparire che essere”.
Ad aggiungere al danno la beffa la trasmissione viene mandata in onda in prima serata e su Italia1 rete per antonomasia rivolta ad un target di pubblico ben preciso: i giovani!!!
Il Codacons si domanda quanto possa essere educativo per la generazione di adolescenti, soggetti perentoriamente deboli ed inclini alle facili influenze, già alle prese con l’anoressia e la bulimia, il messaggio che la bellezza non è solo l’unica meta da raggiungere, ma anche a qualsiasi prezzo.
“L’Osservatorio tv del Codacons, attraverso un esposto all’Autorità per le comunicazioni, chiede quindi la soppressione della trasmissione – conclude Carlo Rienzi – o lo spostamento in seconda serata poiché il programma è palesemente non adatto a un pubblico giovanile”.
FECONDAZIONE ASSISTITA E RICERCA CELLULE EMBRIONALI
L'ITALIA? IN FONDO A DESTRA.... COME NEL 1929. W L'EUROPA!
Firenze, 10 Febbraio 2004. Saranno i casi dei corsi e ricorsi storici, ma proprio domani e' l'11 febbraio, che nel 1929 rappresento' il giorno della firma del Concordato tra lo Stato italiano e quello del Vaticano. E domani 11 febbraio 2004 sara' il primo giorno della nuova legge sulla procreazione assistita e sul divieto della ricerca con gli embrioni. Nel 1929 si sanci' la dipendenza religiosa dell'Italia alla Chiesa romana, nel 2004 si e' affermato il diritto del concepito al pari di persona, cioe' si e' dato corpo a livello legislativo ad uno dei dettami di quel credo religioso.
La legge italiana spinge il nostro Paese "li' in fondo a destra" (o se si preferisce "li' in fondo a sinistra", perche' in materia non c'e' differenza fra oscurantisti di destra o di sinistra) perche' la fecondazione assistita e' di fatto impedita, e perche' per impedire la ricerca con le cellule staminali embrionali si preferisce buttare nella spazzatura gli embrioni sovrannumerari dalle pratiche di questa fecondazione.
Si potrebbe parafrasare che, visto che la maggioranza di Governo si chiama "Casa delle liberta'", tutt'altro stia facendo in materia che abbia a che fare con la liberta' di avere figli o di ricerca scientifica. Ma non e' cosi' semplice.
Non e' una questione di maggioranza e opposizione, perche' anche buona parte dell'opposizione (La Margherita) si e' schierata a favore di questa legge. E' "solo" questione di teste, di persone e del potere temporale trasversale che intendono esercitare, brandendo la loro religione come un'arma per imporla, anche ad altri: facendo un uso violento della legge, non per regolamentare l'esistente, ma per imporre un'ideologia che ritengono superiore e migliore di altre.
La legge sull'aborto il prossimo obiettivo? Se coerenza fosse, cosi' dovrebbe essere, perche' non si capisce come in questa legge debba valere il diritto del concepito, ma non cosi' per la legge sull'aborto.
L'Italia in Europa? Sicuramente non per questo. Ma meno male che c'e' l'Europa, perche' tutto sommato un volo per Londra costa meno di un Roma/Milano, e l'estensione dell'assistenza sanitaria a livello europeo, nel rispetto delle norme nazionali, e' nell'agenda a breve scadenza della Commissione.
Cosi' come per i ricercatori che si sentiranno di poter contribuire a quella ricerca della rigenerazione dei tessuti che trova nelle cellule staminali embrionali la piu' ampia speranza, potranno mettersi a disposizione dei britannici, degli spagnoli, dei belgi, dei danesi .... W l'Europa!
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
BASTA ALLO SFRUTTAMENTO DEI MINORI NELLE METRO E NEGLI AUTOBUS DI ROMA!
IL CODACONS PRESENTA UNA DENUNCIA CONTRO IGNOTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA
CHI MANDA UN MINORE AD ELEMOSINARE COMMETTE REATO E VIOLA L’ART. 671 DEL CODICE PENALE. E’ ORA CHE ANCHE LE ISTITUZIONI SI MUOVANO PER RISOLVERE IL PROBLEMA
Ogni giorno nella città di Roma si assiste allo sfruttamento di bambini mandati a chiedere l’elemosina per le strade, negli autobus e sulle metropolitane della città o utilizzati da adulti per impietosire i cittadini. Sfruttamento che va contro i diritti fondamentali dei minori che devono essere garantiti pienamente così come previsto dall’ordinamento italiano e così come definito dalla Convenzione Internazionale per i diritti dei minori.
Tale garanzia non è per niente rispettata per il fatto che tutti i giorni nella città di Roma, all’interno delle metropolitane, sugli autobus e tram, per strada e presso gli incroci stradali assistiamo a scene nelle quali persone adulte chiedono l’elemosina sfruttando minori che d’inverno sono completamente svestiti e senza scarpe e non coperti a sufficienza con conseguenze gravi per la loro salute; d’estate sono costretti a mendicare all’interno delle metropolitane o per strada subendo il caldo torrido estivo.
In questo modo non si garantiscono i diritti fondamentali dei minori che devono essere protetti e tutelati, e vengono ovviamente violati alcuni precetti importantissimi previsti anche dal nostro codice penale come ad es. all’art. 671 c.p. che prevede che “Chiunque si vale, per mendicare, di una persona minore degli anni quattordici o comunque, non imputabile (c.p.85), la quale sia sottoposta alla sua autorità o affidata alla sua custodia o vigilanza, ovvero permette che tale persona mendichi, o che altri se ne valga per mendicare, è punito con l’arresto da tre mesi a un anno. Qualora il fatto sia commesso dal genitore o dal tutore, la condanna importa la sospensione dall’esercizio della potestà dei genitori (c.p.34) o dall’ufficio di tutore”.
Mandare un bambino a mendicare, o utilizzarlo per ottenere denaro dai passanti, equivale a privarlo dell’educazione e dell’istruzione di cui necessita. A tal proposito l’art.731 relativo alla inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori prevede che “Chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione elementare è punito con l’ammenda fino a lire 60.000”.
Tuttavia tali norme non vengono fatte rispettare da chi di dovere, che implicitamente concorre allo sfruttamento di questi bambini. Si pensi agli operatori dei servizi di trasporto pubblico, che consentono l’accesso alle metropolitane da parte di minori che a quell’età non utilizzano certamente la metro per spostarsi per la capitale.
Per questi motivi il CODACONS ha presentato una denuncia contro ignoti a firma del Vicepresidente Giovanni Pignoloni, alla Procura della Repubblica di Roma, affinchè questa predisponga controlli capillari e punisca come prevedono le norme chi si rende responsabile di reati a danno dei minori.
CODACONS IN CAMPO A FIANCO DEGLI INQUILINI DELLE CASE DEGLI ENTI
DIFFIDATO L'INPS E LA SCIP A RESTITUIRE I SOLDI PAGATI IN PIU' DA CHI HA COMPRATO E AD APPLICARE SUBITO LA NUOVA LEGGE SUL PREZZO IN VIGORE NEL 2001
Il Codacons ha ricevuto numerosissime segnalazioni in relazione al procedimento relativo alla dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti pubblici quali l’INPS, in particolare per quanto riguarda il diritto per gli attuali conduttori ad acquistare a particolari condizioni, così come disciplinato dal d.l. 351/2001, convertito nella legge n.410/2001, nonché dalla legge 24 dicembre 2003 n. 350 ( c.d. Finanziaria 2004 ) e successive modificazioni ed integrazioni, nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione effettuata dalla SCIP 2.
Nel caso in questione, un numerosissimo gruppo di cittadini lamenta di ritrovarsi ad aver già provveduto all’esercizio del diritto di opzione ed al conseguente acquisto degli immobili ( di proprietà degli Enti di cui sopra) di cui erano conduttori, avendo corrisposto per tali unità immobiliari cifre ben maggiori rispetto a quelle che avrebbero dovuto versare nel caso in cui fosse stata correttamente applicata la normativa vigente.
In particolare il procedimento di dismissione del patrimonio immobiliare dell’Inps, alla luce dell’operazione di cartolarizzazione in atto, risulta regolato dalla legge n.410 del 23 novembre 2001 e successive modificazioni ed integrazioni; per quanto riguarda la determinazione del prezzo di vendita, in aderenza alle previsioni di legge, è stato esercitato, nel caso dei propri iscritti, il diritto di opzione entro il termine del 31 ottobre 2001, avendo manifestato chiaramente la volontà di acquistare l’immobile e così determinando ex art. 3, comma 20 della legge 410/2001 la fissazione del prezzo di vendita in quel periodo ( così come risulta confermato anche dall’art.3, comma 134, della legge n.350 del 24 dicembre 2003 ).
Tale interpretazione risulta ampiamente confermate da autorevoli esponenti del Governo ( in particolare dal sottosegretari al Ministero del Tesoro, con delega alle dismissioni immobiliari, dott.ssa Armosino, nonché dal Ministro per i Rapporti col Parlamento, on Giovanardi ) che in occasione di recenti interrogazioni presso il Senato della Repubblica, nonché presso la VI Commissione Finanze hanno manifestato la volontà di procedere in tal senso.
Il CODACONS ha quindi diffidato l’INPS e la società Scip a porre in essere, entro il termine di 30 giorni dal ricevimento dell’atto, tutti i provvedimenti necessari ed opportuni per rimediare ai prezzi illegittimi richiesti e corrisposti per la compravendita degli immobili al fine di evitare l’aggravio delle conseguenze di ordine economiche, con conseguente gravissimo ed irreparabile danno patrimoniale, ritenendo responsabili i funzionari pubblici addetti agli uffici interessati, i quali saranno tenuti a rispondere personalmente con tutti i loro beni ed averi per il risarcimento dei danni, nonché ritenendoli responsabili ai sensi dell’art. 328 c.p., per il comportamento omissivo tenuto.
ACQUE MINERALI CON POCO SODIO. SERVONO?
Roma, 10 febbraio 2004. Alcune marche di acque minerali pubblicizzano il basso tenore di sodio. Si sa che il sodio, quando e' eccessivo, provoca ipertensione arteriosa, ritenzione idrica, disturbi renali ed edemi; quando, invece, e' scarso da' luogo a crampi muscolari, nausea, astenia e apatia; il sodio, infatti, regola l'eccitabilita' dei muscoli, la conduzione degli impulsi nervosi e la pressione osmotica.
La quantita' media raccomandabile e' di circa 9 grammi al giorno. La maggior parte la assumiamo con il sale da cucina (sarebbe bene limitarsi), ma un buon apporto avviene dal prosciutto (2,2 grammi per 100 grammi), dai salumi (media 1,5 g/100 gr.), dai formaggi (pecorino 1,8 gr./100 gr, formaggino 1 gr/100 gr, gorgonzola e parmigiano 0,6 gr /100 gr), ecc.
La quantita' assunta con l'acqua, minerale o di rubinetto, e' del tutto trascurabile. Non comprendiamo quindi a cosa servono le acque minerali con pochissimo sodio, visto che di sodio in tutte le acque ce n'e' poco. Certo ognuno pubblicizza quel che ha.
Pubblicizza, appunto.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
lunedì, febbraio 09, 2004
CODACONS: SCHEDINA TAROCCA MARTEDI' SCORSO
LA PARTITA SAINT ETIENNE-SOCHAUX FINITA 2 A 3 VIENE CONSIDERATA PAREGGIATA PER IL TOTOCALCIO
I MONOPOLI DIFFIDATI A NON PAGARE LE VINCITE ERRATE E RIASSEGNARE I PREMI A CHI HA SEGNATO 2 SULLA SCHEDINA
Singolare il caso verificatosi martedì scorso nella schedina del Totocalcio riferita alle gare di coppe straniere. Ben 4 incontri inseriti in schedina sono terminati ai tempi supplementari. Sia Nantes-Auxerre (0-0), che Borussia Moenchengladbach-Duisburg (2-2), che Twente-Feyenoord (1-1), sono finite in pareggio al termine dei tempi regolamentari, ma il risultato non è cambiato nei supplementari, e si è dovuto ricorrere ai calci di rigore. In tutti i casi, per gli scommettitori è stato tenuto buono il segno X. Ma la partita che ha suscitato dubbi è quella tra il Saint Etienne e il Sochaux. Il punteggio al 90' era di 2-2, poi la rete di Oruma al minuto 103 ha dato la vittoria alla squadra in trasferta. Anche in questo caso, per gli scommettitori è stato tenuto buono il segno "X".
Tutto regolare?
No, sostiene il Codacons, che da anni si batte per la tutela degli scommettitori.
Infatti l’art. 19 del regolamento del Totocalcio afferma: “nel caso di eventi relativi a partite di calcio per i quali è richiesto il pronostico sull'esito finale o parziale della partita stessa, con il segno 1 si pronostica la vittoria della prima squadra indicata per ogni evento, con il segno 2 si pronostica la vittoria della seconda squadra indicata per ogni evento e con il segno X si pronostica il loro pareggio". L’art. 23 aggiunge poi: “Ai fini della determinazione della colonna unitaria vincente del concorso è assunto, quale esito definitivo e incontestabile degli eventi, quello conseguito sul campo”.
Per il Codacons, quindi, il segno vincente era “2” e non “X”, in quanto il risultato da tenere in considerazione era quello finale registrato sul campo.
Per questi motivi l’associazione ha inviato, ai sensi della legge 281/98, una diffida ai Monopoli di Stato, in cui si chiede di non pagare le vincite assegnate considerando “X” come risultato finale della partita Saint Etienne- Sochaux, e rassegnare i premi considerando il “2” come esito finale dell’incontro.
COLOMBIA, IL PRESIDENTE URIBE IN EUROPA: AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA LA PESANTE SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI E SI RIVOLGE ALLE AUTORITÀ ITALIANE
Mentre i leader politici e il Parlamento Europeo si apprestano ad accogliere il presidente della Colombia Alvaro Uribe, Amnesty International chiede all’Unione Europea di cessare il sostegno a politiche che rischiano di aggravare la crisi dei diritti umani nel paese.
Nonostante la pretesa del governo colombiano che la propria “politica della sicurezza democratica” stia funzionando e che gli omicidi e i rapimenti siano diminuiti, Amnesty International ha le prove che in alcune zone di conflitto questi fenomeni sono in aumento. Solo cinque giorni fa, l’organizzazione per i diritti umani ha allertato la comunità internazionale sulle minacce di morte rivolte dai paramilitari, sostenuti dall’esercito, nei confronti dei dirigenti sindacali dell’Associazione degli insegnanti di Arauca.
“La visita del presidente colombiano può essere l’occasione per ricevere ulteriore sostegno, da parte dell’Unione Europea, alla politica di sicurezza del governo di Bogotá, soprattutto per le modalità con cui si stanno smobilitando i gruppi paramilitari. Per questo, l’Unione Europea deve controllare più attentamente ciò che sta accadendo” - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell’Ufficio di Amnesty International presso l’Unione Europea. “Il processo di smobilitazione è profondamente ambiguo. Il governo sta fornendo ai paramilitari i mezzi per riemergere in veste legale, riciclandoli in agenzie private di sicurezza o in altre strutture istituite dal governo, senza tenere in considerazione il loro ruolo nelle violazioni dei diritti umani”.
“L’attuale politica del governo colombiano non ha garantito un sostanziale miglioramento della situazione dei diritti umani in quanto concede l’impunità per i responsabili e perpetua le violazioni dei diritti umani. Tutto questo tende a negare alle vittime e alle loro famiglie il diritto alla verità, alla giustizia e a un completo risarcimento” – ha aggiunto Oosting.
“Il governo colombiano afferma che, grazie alle nuove misure, il numero dei profughi interni è significativamente diminuito. Ma queste affermazioni non tengono in considerazione il fatto che la gran parte dei movimenti della popolazione avviene da una zona all’altra della medesima città e che le forze di sicurezza impediscono fisicamente a molte persone di fuggire dalle proprie abitazioni” - ha denunciato Oosting. Il 4 febbraio l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha definito la Colombia il paese con la peggiore situazione umanitaria mondiale, dopo la Repubblica Democratica del Congo e il Sudan, con due o persino tre milioni di profughi interni e circa altre 300.000 persone costrette a lasciare il paese.
Gli attivisti per i diritti umani sono sempre più sottoposti a minacce, ciò che rende doppiamente difficile il loro lavoro di denuncia delle violazioni dei diritti umani. Secondo Amnesty International, queste persone sono al centro di una strategia coordinata di esercito e forze paramilitari, che li rende estremamente vulnerabili agli attacchi.
La Sezione Italiana di Amnesty International si è rivolta oggi al governo e alla presidenza della Repubblica chiedendo di sostenere le seguenti richieste, dirette all’Unione Europea:
- ottemperare alle proprie responsabilità e assicurare che l’aiuto dell’Unione Europea e degli Stati membri non sia causa diretta o indiretta di violazioni dei diritti umani;
- sollecitare il governo colombiano affinché intraprenda un’azione efficace e decisiva per smantellare i gruppi paramilitari, spezzare i legami esistenti tra questi e le forze di sicurezza e sospendere l’applicazione di politiche che possano portare a una nuova legittimazione del paramilitarismo;
- reiterare l’appello al governo di Bogotá affinché desista dall’applicare riforme costituzionali che garantiscono poteri di polizia giudiziaria alle forze armate;
- continuare a premere sui gruppi della guerriglia affinché rispettino il diritto internazionale umanitario e raggiungano un accordo col governo, per garantire che la popolazione civile sia protetta dalle conseguenze del conflitto tra le due parti.
Bruxelles/Roma, 9 febbraio 2004
SANITA' IN SCIOPERO: GIUSTA PROTESTA MA I MEDICI FACCIANO ANCHE UN ESAME DI COSCIENZA
E' uno scandalo noto a tutti - ha dichiarato il Presidente dell'associazione diritti del malato del Codacons avv. Carlo Rienzi - i manager vengono scelti dal colore della Giunta regionale senza alcuna professionalità. Il manager poi si porta dietro una pletora di chirurghi dello stesso colore o specialisti aumentando la indifferenza alla qualità e al malato.
Nel centro-sud l'intramoenia non decolla perché non vi sono le strutture.
Gli stipendi sono bassi e da vergogna, ma...i medici ormai svolgono tutti attività privata anche se a tempo pieno negli ospedali e si guardano bene di rilasciare le fatture ai pazienti ricattandoli con la malattia e determinando una evasione di miliardi di euro all'anno .
Negli ospedali viene lasciata mano libera agli infermieri e i familiari vengono tenuti a distanza senza dare spiegazioni sulla malattia, ma perché?
Perché i medici di pomeriggio non vogliono lavorare!! Se ci si ricovera di pomeriggio fino al giorno dopo non un analisi viene svolta con una spesa inutile di un posto letto occupato e l'angoscia di una notte in corsia inutile. Il pomeriggio i medici si nascondono negli studi privati e nelle cliniche, dove le operazioni, anche quelle più banali, sono costosissime.
Tutto mentre la medicina interna che dovrebbe evitare esami medici specialistici spesso inutili sta scomparendo.
Coop, vogliamo i nomi!
Parte “SpronaCoop”, campagna di pressione per indurre Coop a rispettare il diritto all’informazione, promossa da cittadini e associazioni e coordinata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo/Rete Lilliput. Coop arretra sulla trasparenza e non scrive più il nome dei fornitori sui suoi prodotti.
Roma, 9 febbraio - Fino al 2002, il colosso della grande distribuzione italiana Coop poneva il nome dei fornitori sui suoi prodotti a marchio. Ma dal 2003 ha deciso di non dare più quest’informazione ai consumatori.
Riteniamo che ciò sia un grave passo sul tema della trasparenza e chiediamo a tutti di scrivere a Coop affinché reinserisca sulla confezione il nome completo del produttore. Per questo invitiamo i soci e i consumatori a inviare la propria protesta a Coop e al vice presidente di Coop Italia, Riccardo Bagni.
Nelle prossime settimane ci aspettiamo che migliaia di soci e clienti Coop possano aderire alla campagna, inviando a Coop una lettera predisposta direttamente dal sito:
http://italy.peacelink.org/spronacoop/
La campagna "SpronaCoop" è promossa da una rete di cittadini e associazioni impegnate per la costruzione di un'economia equa, solidale e sostenibile a livello locale e globale.
La campagna è coordinata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo aderente alla Rete Lilliput, che in Italia ha lanciato il consumo critico come strumento di pressione nei confronti delle imprese per indurle a comportamenti sociali e ambientali più responsabili.
Per info e materiali: Francuccio Gesualdi
RIUNIONE DELLA RETE EUROPEA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE A ROMA 21-22 FEBBRAIO 2004
LA RIUNIONE E' ALLARGATA ALLE NUOVE SITUAZIONI CHE HANNO ADERITO A PARIGI.
LA RIUNIONE SI SVOLGERA' PRESSO LA SEDE DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE COBAS IN VIALE MANZONI,55 ROMA, CON IL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO:
SABATO 21 FEBBRAIO
Approvazione o modifica dell'ordine del giorno previsto
ORE 10.00-10.30
Saluto ai partecipanti e comunicazioni urgenti relative al Forum di Salute di Mumbai
ORE 10.30-13.30
Dibattito sugli obbiettivi e sul modello organizzativo di funzionamento della Rete Europea. Nomina del Comitato tecnico di supporto alla Rete (e di eventuali gruppi di lavoro al suo interno) e definizione dei compiti assegnati. Rappresentanza nel Comitato tecnico delle nuove situazioni che hanno aderito a Parigi. Gestione liste e-mail e del sito web.
13.30-15.00 Pausa pranzo
ORE 15.00-20.00
Documento Parigi e suo ampliamento. Specificità e suggerimenti del Seminario (donne, bambini, amianto, migrantiS.)
Sera: si cena tutti insieme!!!!
DOMENICA 22 FEBBRAIO
ORE 10.00-14.00
Rapporti internazionali. Organizzazione di momenti di lotta comuni. Conclusioni
Per raggiungere la sede Cobas: Dall'aereoporto internazionale di Fiumicino (aereoporto Leonardo da Vinci) treno veloce fino alla stazione Termini (ogni 30 minuti circa), dopo prendere metropolitana A, direzione Anagnina, e scendere dopo due fermate: stazione MARCONI. Dopo circa 200 mt al numero 55 di viale Manzoni, terzo piano, trovate la sede Cobas.
Informazioni organizzative: I partecipanti alla riunione sono pregati di comunicare almeno 15 giorni prima la loro adesione. Chi arriva a Roma la sera di Venerdi' 20 Febbraio, comunichi via e-mail l'orario di arrivo all'aereoporto ed un telefono di riferimento. Il Cobas garantisce l'alloggio in casa privata e la cena del Sabato alle delegazioni estere.
e-mail di riferimento:
erminia.costa@uniroma1.it
nicobas@cobas.it
GAS: GLI UTENTI SONO ASSICURATI
Roma, 9 Febbraio 2004. I consumatori, con il pagamento della bolletta del gas, sono automaticamente assicurati contro infortuni, incendi e responsabilita' verso terzi.
In base ad un accordo siglato nel 1991 tra la Snam e le aziende distributrici, e rinnovato fino al 2007, gli utenti sono
coperti da polizza assicurativa che e' addebitata sulla bolletta per un importo di 0,40 euro l'anno.
L'assicurazione e':
* per responsabilità civile verso terzi, un massimale di euro 6.197.483 per ogni cliente finale e per ogni sinistro sia per danni a persone che a cose anche se appartenenti a più persone;
* per incendio, un capitale di euro 103.292 per evento per immobili o porzione degli stessi, di proprieta' del cliente finale assicurato o in locazione e euro 41.317 per evento per cose mobili di proprieta' del cliente finale assicurato;
* per infortuni, un capitale di euro 129.114 per il caso di morte o invalidita' permanente totale, che decresce proporzionalmente in caso di invalidita' parziale.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc