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sabato, novembre 06, 2010

Sergio Murolo: la mistificazione fatta dai pedofili vola su Facebook 

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Sergio Murolo: la mistificazione
fatta dai pedofili vola su Facebook




ATTENZIONE: Sergio Murolo è in carcere perché ha subito - TRE CONDANNE - che senza errore lo hanno ritenuto colpevole di tutti i reati a lui ascritti e da lui commessi ai danni della moglie e dei tre figli minori.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-11-06_073817_LA_VERITA.jpg

ATTENZIONE ECCO TUTTA LA VERITA':

Sergio Murolo è REO CONFESSO degli abusi ai danni della moglie e dei tre figli. Egli ha infatti scelto il "rito abbreviato", che nella certezza della condanna garantisce lo sconto di 1 terzo della pena complessiva.
Più chiaramente: gli anni a lui comminati dovevano essere dodici, non soltanto nove.

La mistificazione dei pedofili e dei loro sostenitori oggi "vola su Facebook". A porre in essere questo escamotage extragiudiziario sono in molti, tutti pregiudicati, uniti in branco con il medesimo intento socio culturale che hanno avuto gli ideatori delle giornate dell'orgoglio dei mostri.


Come se non bastassero i gruppi che mistificano l'informazione sulla violenza ai danni delle donne, 260 solo su Facebook retti con pugno di ferro da uomini tutti indagati, condannati e pluri pregiudicati, per la vicenda Sergio Murolo sono nati due gruppi:

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-11-06_075107_ingiustizia_ritaglio.jpg

"sergio murolo" l'ingiustizia ha trionfato, di chiarissima impostazione in antitesi e apologia contro l'operato saggio della magistratura che ha giudicato nei tre differenti gradi il pedofilo Sergio Murolo, sottoposto alla misura cautelare della detenzione presso il domicilio per la gravità dei reati commessi brutalmente in danno ai figli;

e il gruppo "Uomo Invisibile" in cui si intuisce una mano femminile. La mano femminile di una primigenia persona circuita dall'uomo violento sulla quale, per le scelte operate liberamente dal 2005 ad oggi, pendono i dispositivi a carattere economico disposti all'istante dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dalla Corte di Appello di Napoli e dalla Suprema Corte di Cassazione: il risarcimento per 90.000 euro a favore dei figli violentati, circa 5000 a favore della ex moglie del pedofilo e tutte le spese per la costituzione in giudizio della famiglia cui l'uomo ha distrutto la vita.

Una donna che certo ha bisogno di aiuto e di comprensione. Non è facile per nessuno assistere impotenti allo sbrandellamento di parti della propria vita. La consoli il fatto che altre donne, altrettanto circuite, hanno addirittura perso la vita e con loro i loro figli come per l'ultima mortale relazione di Izzo, il mostro seriale del Gargano. Il dolore prima o poi passerà e la donna se ne farà una ragione, rileggere gli atti e più volte le consentirà di capire, finalmente.

Ciò che accade invece nel web per il pedofilo Sergio Murolo, condannato in via definitiva e senza repliche dalla Suprema Corte di Cassazione VII Sezione Penale a nove anni di reclusione, è troppo e violento. Una apologia del reato di pedofilia, che certo non merita il secondo genito di Sergio, un innocente che dopo le sevizie non tratteneva più "gli escrementi" e che indossava il pannolino come unica difesa "nello sporco" per trattenere la violenza del padre.

Chi era Sergio Murolo allora, chi era mentre si trovava attaccato alla tastiera di un computer in cerca dell'occasione che avrebbe consentito a lui di "sfangare" le responsabilità oggettive dei suoi reati?

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-12-05_113522_murolosufalsiabusi.jpg

Sergio Murolo era un pedofilo e un cyberstalker. Qui sopra mentre pubblica, sui gruppi Facebook in apologia dei reati di pedofilia, e divulga per i suoi soci le fotografie che mi raffigurano e dimostrano il mio impegno sociale e di donna.

Alle domande di cui sopra posso rispondere anche io, visto e considerato come entrambi i due gruppi stiano attaccando Marta Crotti, la moglie e madre delle vittime di Gianluca Falduto, un altro pericolosissimo padre pedofilo che aveva scelto la via di Facebook per adescare ancora e per nascondersi in una popolarità ottenuta illegalmente, ed indotta con il raggiro.

Marta Crotti è una donna del "coraggio di vivere", e ha vinto la propria battaglia contro il "pedofilo". Presso di lei non ci può essere alcun perdono per il pedofilo.

La "madre coraggio, artista e personalità pubblica" al secolo Loredana Morandi, invece, denuncia casi di pedofilia e di apologia dei reati di pedofilia fin dal 2004 (e ancor prima agli albori del Boy Love Day) e vince oggi, perché quegli stessi pedofili e hacker raccolti sul sito maculato si sono tutti palesati via Facebook, ed oggi predicano la violenza e il bavaglio degli operatori dell'antipedofilia e l'iper violenza della "pedofilia dolce".

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-01-13_174147_massimopiscopo.jpg
clicca per allargare: loro credono che sia sempre colpa di qualcun altro...

Io, e qui lo ribadisco ancora, sono divenuta l'oggetto di una violentissima azione di dossieraggio, diffamazione, stalking e minaccia per aver strappato un bene dello Stato dalle mani della criminalità organizzata del file sharing. Cioè 3 società commerciali, di cui una esercente nella pornografia commerciale ed una "di fatto", che sfruttavano il server UNINA di proprietà dello Stato presso l'Università Federico II di Napoli. Su tutto e a guardia dei proventi che hanno consentito la fondazione di una Società a Responsabilità Limitata (capitale sociale minimo 10.000 euro) in Roma: Pirate Bay nella solatia Selargius, provincia di Cagliari - Sardegna.

Nella foto che segue potete vedere il pedofilo Sergio Murolo, mentre socializza con altri pedofili. Il riconoscimento di "specie" tra pedofili è implicito nel commento del Murolo: "Finalmente una pagina adatta...". Lo screen è stato scattato da una delle pagine contro Loredana Morandi di cui Murolo diverrà amministratore, grazie a Simone Sissimo Neuro. Murolo sarà amministratore anche della nuova pagina pubblicata dopo la chiusura della prima, insieme con altri reiterati delinquenti. La pagina di cui Murolo è stato amministratore è quella identica nei testi e nei contenuti alla pagina sul sito della società commerciale di pornografia: SessoChannel.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-11-14_184910_cyberbullismo_2_ritaglio.jpg

Chi ha paura di Sergio Murolo? Tutte noi abbiamo paura di Sergio Murolo. Io stessa, oggetto di moltissime minacce riguardanti la mia persona e la mia famiglia ho paura. Minacce tutte confermate platealmente dalla presenza stessa del Murolo.

Così, qui potrei iniziare l'ennesima filippica contro i pedofili, e la meritano tutta per carità, ma non mi interessa fomentare l'ira popolare bensì spaventare i pedofili ed informarli sul ruolo svolto dai loro consulenti, soci e padroni. Coraggio vuol dire essere saldi nella propria rettitudine e perseguire senza tentennamenti gli obiettivi di civiltà e di libertà, che sono dovuti per primi a coloro che molto hanno combattuto.


Il mio obiettivo primario è infatti quello di stroncare l'escalation dei molti avvocati, sociologi, associazioni o semplici gruppettari, che agiscono nel web per fomentare l'odio contro le donne, coprire i reati dei pedofili e ricavarne guadagno.

Io, infatti, sono odiata e temuta perché preferisco perseguire e smascherare i reati professionali che vedo con chiarezza. L'agire di questo genere di personaggi è aberrante tanto quanto i reati del pedofilo. Si tratta di veri avvoltoi, capaci di istigare alla violenza e al reato pur di fare quattrini.


Uno come Sergio Murolo è stato pesato ed usato da questi come "braccia da lavoro". Infatti, istigare a commettere altri reati un detenuto agli arresti domiciliari, sottintende che "la pena" sarà sospesa per la durata del nuovo procedimento giudiziario e in presenza di altre esigenze cautelari.

Da come mi è stato spiegato la nuova misura cautelare non si aggiunge in coda, bensì in mezzo, durante lo sconto della prima pena comminata. Una misura che nasce per contrastare le mafie, perché è stato sempre facile ai "capibastone" ingaggiare qualcuno già condannato, in primo o in secondo grado di giudizio, per commettere reati uguali dietro false promesse.


In ogni caso: il pedofilo Sergio Murolo NON ha amici, men che mai fraterni, e nessuna delle sue azioni reato compiute fino ad oggi lo renderà migliore.

Come è giusto egli Non troverà giustificazioni tra noi donne e madri del "coraggio". Tutte le donne che si trovano in quei gruppi facebook, se non sono parenti o reali conoscenti, sono state "circuite".


Sissimo e Maxi avete il mio fiato sul collo.

Loredana Morandi

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giovedì, novembre 04, 2010

Sergio Murolo condannato in via definitiva a 9 anni di reclusione 

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http://www.giustiziaquotidiana.it/public/Sergio_Murolo.jpg

Sergio Murolo: condannato
in via definitiva a 9 anni di reclusione


Trentola Ducenta (Caserta) - Il commissariato di Aversa ha eseguito nei giorni scorsi l'arresto di Sergio Murolo, nato a Napoli nel 1964, condannato per le violenze alla moglie e per abusi sessuali ai danni dei 3 figli. Quello che potete vedere in fotografia è il suo vero volto. Diverso, molto diverso, dai colorati avatar che in molti ed io tra loro hanno conosciuto con il cyberpedofilo via Facebook.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVhQ_-Hp1Xd0Vrs0Y0gTQ57xhFSRz30WLhEboC8Dn8H4TB2OZoilVufS0c3f3k3gXIJSP9DRibC57JmaZz-qQgFhigC-r-Vyztr4hOUZex0dh3Zk_GcHO3bGtPL_FMxGQoAl4R/s1600/2009-12-05_113522_murolosufalsiabusi.jpg

La Questura di Caserta, tramite il commissariato di Aversa, con l'arresto di Murolo ha eseguito infatti il dispositivo della Sentenza Definitiva della Suprema di Corte di Cassazione, il cui giudicato detto "terzo grado di giudizio" non ammette repliche. Il pedofilo si trova oggi recluso nel nuovo complesso - Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, presso il quale il Murolo sconterà 9 anni di reclusione per abusi sessuali ai danni dei suoi stessi figli e per le violenze, anche sessuali, ai danni della ex moglie.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/Murolo_dispositivo_primogrado.jpg

Il suo primo arresto, gup M. Castaldi su richiesta del pm G. Arlomede, cui io applaudo grata, è avvenuto nel 2007. Ma con tutta probabilità gli utenti di Facebook lo hanno conosciuto perché l'uomo chattava impunemente via socialnetwork dagli "arresti domiciliari" a lui concessi, forse, con un escamotage a carattere sanitario e/o giudiziario.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-11-04_120415_cassare_morandi.jpg

Negli atti del Tribunale del Riesame di Napoli, inoltre, il giudice rileva che la condotta violenta più volte reiterata (art. 81 la prosecuzione di un medesimo disegno criminoso) e dedita alla pornografia e alla pedopornografia dell'uomo (art. 81 di art. 609 ter,ecc..), inducevano a ritenerne grave la pericolosità sociale. Sono del medesimo indirizzo le sentenze di primo grado e di Corte d'Appello.

La storia del pedofilo Sergio Murolo è abberrante, perché tutti e tre i gradi di giudizio hanno ribadito le violenze sessuali imposte alla moglie sotto gli occhi innocenti dei tre figli, tutti violentati a turno dall'uomo. I bambini, di 14, 10 e 4 anni, all'epoca dei fatti nel 2005, sono stati tutti oggetto di violenze inenarrabili e percosse. Anche la bambina piccola di soli 4 anni, nonostante sia stata la testimonianza e i referti medici sul maschietto di 10 anni a portare in carcere il padre pedofilo.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/Murolo_documenti_e_sentenze.jpg

Gli atti giudiziari potete leggerli con i vostri stessi occhi, qui al link sotto, dove Sergio Murolo dopo due condanne si preparava a pubblicare anche la sentenza di Cassazione la cui cartella web è rimasta vuota.

http://sergio22murolo.interfree.it/Documentazione.htm

Agli atti della vita del socialnetwork Facebook di lui invece resteranno la falsità di un "attivismo specialistico e di comodo" con i gruppi dei "maschi violenti" e "contro le donne", inoltre le azioni di stalking ai danni di Loredana Morandi e la tentata circuizione, con tanto di documentabile falsa attribuzione di merito, a lui riconosciuta anche dagli amici di chat, ai danni della ex moglie di un altro famoso padre pedofilo, recentemente arrestato: il "Gianluca Falduto".

[2010-01-13_162321_NUOVO_GRUPPO.jpg]

Ai danni della Morandi il cyberpedofilo Sergio Murolo, di comune accordo con il criminale anonimo Sissimo Neuro e altri, è stato uno degli amministratori della prima pagina facebook intitolata al manifesto di Sessochannel.it, quella sul Cyberbullismo e anche della seconda.

Il mio ricordo personale dell'uomo è quello di aver accertato in lui la verità di una psiche violenta, gretta e falsa. Egli poté circuirmi per meno di 24 ore, quando iniziò a pubblicare i falsi prodotti dal sito del porno commerciale di Selargius e i video della crew di post produzione illegale del peer to peer sul proprio profilo facebook, contestualmente all'intrattenere con me una normale conversazione. La mia soglia di allarme sui violenti e i pedofili scatta a livello di sopportazione pari a "zero" e, come largamente dimostrato, io ho sempre ragione. Nonostante i molti danni, anche economici a me cagionati dall'uomo in associazione con numerosi partner TUTTI criminali, anche ai danni dello Stato, io lo ritengo un trofeo al mio personale fiuto investigativo nell'accertare appartenenze e comportamenti sempre rei, in coloro che scelgono di vivere la vita depravata e contro la umana natura del pedofilo.

Ai fini della pura e semplice criminalistica sul caso: il Murolo è un pedofilo bisex, diverso dai cultori dell'Alice Day, interessati alle bambine, e diverso anche dai pedofili di scelta omosessuale del Boy Love Day, i cultori della violenta sopraffazione dei bambini maschi, quelli cioè che tra i pedofili dei circuiti web internazionali passano per "effeminati" e sono scherniti con l'acronimo "PVF" (plain vanilla faggot).

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-09-08_001817_unannofa_1.jpg

La casistica criminologica iscrive il cyberpedofilo Sergio Murolo alla specie più aberrante tra i pedofili: quella del " - bruto - ". Ovvero colui che, per l'appagamento delle proprie turpitudini morali e sessuali, usa violenza contro la propria stirpe e il frutto del proprio seme. Cioè colui che violenta sessualmente i propri figli.

Allo stato e oltre l'eccellente lavoro della magistratura dei tre diversi gradi di giudizio subiti dall'uomo, io ritengo perfettamente confutata la perizia psicologica di parte. Sussistendo nell'uomo gravissime ragioni per ritenerne efficace la pericolosità sociale e la possibilità di reiterare la propria violenza anche all'esterno con ampia e plateale esposizione "pubblica" dell'odio marcescente nella mente malata.

Ed è con una certa soddisfazione che, assommati ad oggi rei per reati puniti per oltre 20 anni di reclusione, posso dire e ribadire ancorché "io lo avevo già detto": "perché siete finiti in quel "branco di pedofili""?

Oggi, come in precedenza, è scattata per me l'operazione "salvare il magistrato Ryan", poi mi riprometto di scrivere molto seriamente su questi fatti alla Gesef ed in merito alla loro presenza su oltre 260 gruppi facebook , la cui utenza è rappresentata con esattezza da questo genere di fauna predatoria maschile.

Sissimo e Maxi avete il mio fiato sul collo.

Loredana Morandi

Update storico: la foto che compare nel profilo è quella di un agente penitenziario, non la sua.

clicca per ingrandire l'immagine

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-09-13_114013_sergio_murolo_profilo_in_data_lgt.jpg

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lunedì, novembre 01, 2010

Articolo 339 del Codice Penale: le Aggravanti 

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Art. 339 Circostanze aggravanti



Le pene stabilite nei tre articoli precedenti sono aumentate se la violenza o la minaccia e’ commessa con armi,

o da persona travisata,

o da piu’ persone riunite
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o con scritto anonimo,

o in modo simbolico,

o valendosi della forza intimidatrice derivante da segrete associazioni,

esistenti o supposte.



Se la violenza o la minaccia e’ commessa da piu’ di cinque persone riunite, mediante uso di armi anche soltanto da parte di una di esse, ovvero da piu’ di dieci persone, pur senza uso di armi, la pena e’, nei casi preveduti dalla prima parte dell’articolo 336 e dagli articoli 337 e 338, della reclusione da cinque a quindici anni, e, nel caso preveduto dal capoverso dell’articolo 336, della reclusione da due a otto anni.

Le disposizioni di cui al secondo comma si applicano anche, salvo che il fatto costituisca più grave reato, nel caso in cui la violenza o la minaccia sia commessa mediante il lancio o l’utilizzo di corpi contundenti o altri oggetti atti ad offendere, compresi gli artifici pirotecnici, in modo da creare pericolo alle persone. (1)

(1) Comma inserito dall’art.7, comma 2 del d. L. 8 febbraio 2007, n.8, convertito con modificazioni dalla L. 4 aprile 2007, n. 41.

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Il FALSO sulla Morandi dal blog Biagioquotidiano 

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Cari Lettori,

questa mattina mi accingo ad una brevissima spiegazione, se mai ve ne fosse bisogno, in merito ai testi sempre diffamatori, calunniosi che mi stalkizzano da ben 25 mesi. Una operazione di vero e proprio dossieraggio, che fino ad oggi ha avuto liceità per dar corso ad ogni tipo di danneggiamento. Inizio riportando la foto e la didascalia dello scritto "La Posta di Biagio".

Biagio - IlMistico, al secolo Gianlucailgrifone - Gianluca Dallaturca di Genova (identificato estate 2009 grazie a FB), è l'autore del blog Biagioquotidiano e il "fondatore registrante". Bird, al secolo Third_Eye - Giacomo Sorbi di Viareggio, ne è la mente. Sul blog lavorano almeno 6 persone, così dell'operazione di dossieraggio e diffamazione ai miei danni di cui si sono avvalse almeno 4 società commerciali si può dire che nasca direttamente "in associazione" richiedendo la Legge più di 3 persone per configurare il reato.



1. Il porno racconto. Esatto, non è altrimenti catalogabile che con questo nome il racconto calzato a viva forza e con 35 clonazioni ed oltre 15 video sulla mia persona.
I fatti: perdere il server universitario UNINA in seno alla gestione Azzurra.org è stato per Pirate Bay e altra criminalità comune del web "letteralmente" perdere la faccia.
Fu incaricato allora un sito del porno commerciale, registrato e amministrato da una società commerciale in "nome collettivo". Tutti i rapporti del "circuito porno" si rifanno a Pirate Bay e a rapporti preesistenti in ambito del file sharing illegale o meglio a ciò che c'è sotto: la pornografia.
I reati degli avvocati sono quelli meramente professionali e vanno dalla tentata truffa all'istigazione a delinquere, fino ai più gravi reati di associazione per delinquere e all'organizzazione di tentativi di bavaglio extragiudiziario per far sparire lo "scandalo" Università Federico II di Napoli. Ma anche lì: la carta stampata "parla", sempre.



2. Falso, NON ci sono ventenni. A parte forse le persone/burattino "gestite" dal viareggino. Fin dall'inizio è stato sempre grande l'interesse di questo personaggio in merito alle mie finanze, ebbene sarà deluso perché io non ho beni di cui egli possa cibarsi oltre quanto ha già avuto come pagamento delle prestazioni (un posto in BANCA !!!). La media della popolazione proveniente da Yumeshima.net è composta da ultra trentenni, con il circuito del porno invece ci portiamo nella fascia di età degli ultra quarantenni.



3. Grazie, questo è uno dei reati degli avvocati di Pirate Bay e del circuito a questi collegato. Il blog scrive e pubblica questa affermazione da tempi non sospetti, da ciò si evidenziano tutte le responsabilità degli avvocati nell'aver assoldato, pagato e programmato questa gente. L'affermazione accessoria concernente la "carta di credito" è falsa.



4. Figli della Morandi. Dopo il porno racconto questo è l'argomento con il quale pasteggia l'intera utenza della pornografia commerciale. Non a caso sono confluiti al circuito porno fin dall'agosto 2008 addirittura gli apologi e i sostenitori dei reati di abuso ai danni di minori e della cd "pedofilia dolce", gente pericolosissima con condannati in via definitiva al terzo grado di giudizio e in primo grado anche per nove anni e nove mesi.
Morandi e il computer: è tutto falso quanto affermano. Lo trovo un mezzo di comunicazione fondamentale, via internet ho fondato nel 2004 l'associazione che attualmente presiedo con altri Artisti.



5. La Famiglia della Morandi. Questo argomento completa il "pasto" delle genti malate della pornografia militante e ricomprende alcuni reati degli Avvocati, che hanno indagato sulla mia persona, estratto certificati di "stato di famiglia" miei e di altri. Molto di tutto questo è stato pubblicato proprio sui due blog del circuito Biagioquotidiano e Dunadicacca. Il mio indirizzo e il mio telefono abitativo (una utenza riservata da decenni) attualmente sono indicizzati sullo "Stradario.Roma.IT con il sito e le "caratteristiche merceologiche" del porno commerciale.



6. Ancora figli e altre relazioni. E' tutto falso. I miei figli godono tutti di ottima salute , i grandi lavorano e i piccoli hanno ottimi rendimenti scolastici. Non li ho mai abbandonati in vita mia e la costruzione "ideologica" è ancora un "reato degli avvocati", ma si fonda solo su ben 3 contratti di collaborazione televisiva ed un periodo di circa 6 mesi da me trascorso come pendolare su Napoli, quando cessò la mia collaborazione con i Tg regionali dell'attuale Sky Tv dopo i successi strepitosi dei "concerti in morte di Lucio Battisti" in diretta televisiva nazionale e il "Narni Black Festival" per il quale agli albori curai l'ufficio stampa.



7. Ancora Figli, assistenti sociali e altri genitori. Tutto Falso. Naturalmente. E non è e non appare mistero che la costruzione sinergica della menzogna provenga direttamente dal dossier presso lo studio legale sardo della pornografia commerciale.



8. Lavoro. Il programma criminale di questa gente prevede come visibile i seguenti argomenti: "persona, figli, lavoro". Ogni singola attività posta in essere da commercianti in pornografia, delinquenti allo sbaraglio, arrampicatori e blogger nulla sapienti e nulla facenti al limite estremo della truffa è volta a tutt'oggi a distruggere il mio lavoro di anni e anni. L'ottica è quella di riscrivere eventi non riscrivibili e tutti ampiamente documentabili: dalla fondazione in Italia di Artists Against War, al lancio nazionale della futura associazione Giuristi Democratici per i quali curai la pratica "denuncia vs il Ministro Martino" fino al Tribunale dei Ministri e altri casi clamorosi, ai tre milioni di pacifisti a Roma e il sequestro di Giuliana Sgrena in cui ho avuto il ruolo di portavoce presso i blogger internazionali (che non avrebbero scritto un solo rigo per i rapporti con i Sunniti come fecero, ahimé e nonostante le mie proteste, per Baldoni).
Inoltre: non ho forse lavorato ben sette mesi per gli ATU? E allora: sappiate che è reato il godimento del frutto del lavoro altrui.



9. Ci odiano o non ci odiano?
A mio avviso è una discussione accademica, fare del male e commettere reati è una realtà. Ricomprende quindi le scelte personali del singolo personaggio e il suo personalissimo tornaconto. La domanda vera è perché lo fanno? E la risposta non può essere che "per denaro". Dal posto in banca del Sorbi, alla pubblicità da illeciti commerciali di un sito della pornografia, allo sfruttamento del bene di proprietà dello Stato denominato "Unina" presso il centro elettronico dell'Università Federico II di Napoli, ai successi personali di chi si spaccia senza arte ne parte come "reporter" o ai benefici editoriali e al posto in forze nel politic bureau del peggior errore politico che abbia firmato Tonino Di Pietro: SONO SOLDI, solo e soltanto soldi. Gli avvocati non sono da meno.

Al punto che: TUTTI e ribadisco tutti dichiarano in forma scritta le stesse identiche tematiche "persona, figli, lavoro" da Genova a Caltanissetta/Palermo, da Trieste a Vasto, da Viareggio a Cagliari. Ma nessuno di questi personaggi può vantare la benché minima associazione con la mia persona o una conoscenza precedente ai blog del circuito del porno/filo pedofili, o anche la semplice propria esistenza sulla piazza "dell'impegno politico e sociale" degli ultimi 10 anni.

Infatti NOI li abbiamo denunciati, TUTTI.



10. Il turpiloquio e l'insulto gratuito. E' come la ciliegina sulla torta. Il segno più grave dell'apparente squilibrio di certi personaggi, scientemente utilizzato per rinfocolare il cieco e sordo falso rancore di chi usa l'operazione di dossieraggio su Morandi per fini commerciali o propri e i molti abusanti. No, alla luce di quanto hanno fatto, del come lo hanno fatto e del perché lo hanno fatto, nessuno di questi sarà in grado di presentare una efficace istanza di "incapacità di intendere e di volere".

E come ho già scritto: "Abbiate così contezza certa di essere stati tutti denunciati, da Viareggio a Vasto, da Cagliari a Caltanissetta, da Genova a Napoli, da Trieste a Roma, da Cameri a Bari fin giù a Palermo. "

In questo piano infatti avete dimenticato un particolare:

la Natura stessa della Vita.

E vi punirà. Senza ombra di dubbio.



Fin qui la replica sui testi contenenti i vistosissimi falsi, cui sono "obbligata" da 25 mesi di diffamazione, falsi, minacce e altri danneggiamenti.

Contro le minacce di morte invece non c'è alcuna replica.
Solo la denuncia presso l'autorità giudiziaria.

Loredana Morandi

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