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martedì, febbraio 10, 2004

FECONDAZIONE ASSISTITA E RICERCA CELLULE EMBRIONALI 


L'ITALIA? IN FONDO A DESTRA.... COME NEL 1929. W L'EUROPA!


Firenze, 10 Febbraio 2004. Saranno i casi dei corsi e ricorsi storici, ma proprio domani e' l'11 febbraio, che nel 1929 rappresento' il giorno della firma del Concordato tra lo Stato italiano e quello del Vaticano. E domani 11 febbraio 2004 sara' il primo giorno della nuova legge sulla procreazione assistita e sul divieto della ricerca con gli embrioni. Nel 1929 si sanci' la dipendenza religiosa dell'Italia alla Chiesa romana, nel 2004 si e' affermato il diritto del concepito al pari di persona, cioe' si e' dato corpo a livello legislativo ad uno dei dettami di quel credo religioso.

La legge italiana spinge il nostro Paese "li' in fondo a destra" (o se si preferisce "li' in fondo a sinistra", perche' in materia non c'e' differenza fra oscurantisti di destra o di sinistra) perche' la fecondazione assistita e' di fatto impedita, e perche' per impedire la ricerca con le cellule staminali embrionali si preferisce buttare nella spazzatura gli embrioni sovrannumerari dalle pratiche di questa fecondazione.

Si potrebbe parafrasare che, visto che la maggioranza di Governo si chiama "Casa delle liberta'", tutt'altro stia facendo in materia che abbia a che fare con la liberta' di avere figli o di ricerca scientifica. Ma non e' cosi' semplice.

Non e' una questione di maggioranza e opposizione, perche' anche buona parte dell'opposizione (La Margherita) si e' schierata a favore di questa legge. E' "solo" questione di teste, di persone e del potere temporale trasversale che intendono esercitare, brandendo la loro religione come un'arma per imporla, anche ad altri: facendo un uso violento della legge, non per regolamentare l'esistente, ma per imporre un'ideologia che ritengono superiore e migliore di altre.

La legge sull'aborto il prossimo obiettivo? Se coerenza fosse, cosi' dovrebbe essere, perche' non si capisce come in questa legge debba valere il diritto del concepito, ma non cosi' per la legge sull'aborto.

L'Italia in Europa? Sicuramente non per questo. Ma meno male che c'e' l'Europa, perche' tutto sommato un volo per Londra costa meno di un Roma/Milano, e l'estensione dell'assistenza sanitaria a livello europeo, nel rispetto delle norme nazionali, e' nell'agenda a breve scadenza della Commissione.

Cosi' come per i ricercatori che si sentiranno di poter contribuire a quella ricerca della rigenerazione dei tessuti che trova nelle cellule staminali embrionali la piu' ampia speranza, potranno mettersi a disposizione dei britannici, degli spagnoli, dei belgi, dei danesi .... W l'Europa!

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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