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mercoledì, aprile 28, 2004

UN 1 MAGGIO di LOTTA! 


Il 1° maggio nasce come momento di lotta dei lavoratori. La prima Internazionale nel 1866 lancia la proposta delle otto ore come limite massimo dell'attività lavorativa.

Nel 1886, dopo che la polizia aveva già sparato sugli operai provocando 4 vittime, nei giorni successivi al 1° maggio, a Chicago, nel corso di una manifestazione, durante scontri con la polizia in cui furono uccisi otto operai, viene lanciata una bomba. Del fatto vennero accusati, senza prove, otto anarchici. Quattro di loro vennero impiccati in carcere. Il ricordo dei martiri di Chicago diviene il simbolo della lotta per le otto ore che rivive nella giornata a loro dedicata: il 1° maggio. Nel 1891 il congresso dell'Internazionale rende permanente tale ricorrenza ''il 1° maggio diventa la festa dei lavoratori di tutti i paesi, in cui manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e la reciproca solidarietà".

Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. I padroni, con i vari governi di centrosinistra e di centrodestra, con le loro leggi Treu e legge 30, grazie ad accordi con i sindacati concertativi Cgil, Cisl e Uil, hanno ridotto di nuovo il 1° maggio a una giornata di sfruttamento come e peggio di tutte le altre, soprattutto, ma non solo, per i lavoratori precari.

Ma se nulla è più come prima è giusto che tutti sappiano che la misura è colma e che i lavoratori intendono riconquistare diritti, dignità e reddito.

Proprio il precariato sociale è divenuto un nuovo soggetto politico. Milioni di donne e di uomini che in Italia e in Europa lavorano a futuro indeterminato e a salario incerto, di notte e di giorno, di sabato e di domenica. Milioni di persone, di giovani non possiedono più né vita né affetti, ormai dati interamente in pegno alle imprese.

Un 1 maggio di lotta, per rivendicare garanzia di reddito, contributi sociali e ferie, diritto di autorganizzazione sindacale e fine della discriminazione tra chi è precario e chi no, tra chi è part time e chi è full time, accesso sussidiato alla cultura, alla formazione, alla casa, alla sanità e ai servizi sociali di base, accesso al credito e alla possibilità di mutuo, limitazione del lavoro festivo e notturno e della turnazione e mobilità selvagge.

L'EUROMAYDAYPARADE, al quale partecipano tutti i lavoratori, è dedicata proprio a questo nuovo soggetto politico perché il precariato sta al postfordismo come il proletariato stava al fordismo: i precari sono il gruppo sociale prodotto dalla trasformazione neoliberista dell'economia. E' il terziariato degli ipermercati e delle catene commerciali, dei servizi alle imprese e alle persone; è il cognitariato della tecnologia dell'informazione e dell'industria della comunicazione: siamo ormai, anche noi del pubblico impiego, quasi tutti precari e flessibili.

Quest'anno è tutto molto più grande.

La Parade è diventata un grande appuntamento transnazionale. Si svolgeranno due manifestazioni in contemporanea a Milano e Barcellona (Spagna e Italia sono i due Paesi con più alto tasso di precari) ma si terranno iniziative anche a Parigi Londra e Berlino. Sono in arrivo migliaia di lavoratori a tempo indeterminato, precari, parasubordinati a tempo pieno, a part-time, a termine, in apprendistato, in cooperativa, in subappalto, dalla nuova e vecchia Europa.

Sarà un 1 maggio contro la guerra e per il ritiro delle truppe d'occupazione dall'IRAK.

Contro un'economia di guerra messa in moto da un'aggressione imperialista con lo scopo di sancire l'egemonia mondiale di un modello neoliberista che si è dimostrato incapace di diffondere ricchezza o prevenire crisi economiche. Nel nome del neoliberismo, l'élite politiche dell'Occidente, rafforzate da norme sociali coercitive, hanno venduto anime e patrimoni pubblici ai mercati finanziari e alle imprese transnazionali, privatizzando servizi, case, salute, educazione, etere, rafforzando così la tendenza neoliberista verso l'aumento della disuguaglianza.

Siamo convinti che al cuore del processo di accumulazione neoliberista risieda l'attacco alle tutele e ai diritti del mondo del lavoro, il lavoro flessibile e precario di giovani, donne, migranti.

Il corteo partirà alle ore 15 da Porta Ticinese e si concluderà in Piazza Castello.

La manifestazione si svolgerà separatamente da quella di Cgil-Cisl-Uil che ripropongono la politica concertativa che ha spianato la strada alle politiche antisociali di Berlusconi e di Confindustria e che ha reso precario e sottopagato il lavoro, ridimensionato la previdenza pubblica a favore dei fondi pensione, favorito la trasformazione della scuola in azienda, della salute in merce.

Un 1 maggio di lotta e non un patetico concerto!

percorso: raduno in piazza XXIV Maggio quindi sfilata per corso di Porta Ticinese, via De Amicis, via Cesare Correnti, via Torino, Piazza Duomo, via Orefici, Cordusio, via Broletto, via Ponte Vetero, via Mercato, corso Garibaldi, largo La Foppa, via Moscova, piazza Lega Lombarda, piazza Tinaglia, via Legnano, piazza Marengo, Foro Bonaparte, Largo Cairoli, Piazza Castello.

PER INFORMAZIONI:
federazione nazionale RdB/CUB 06762821
Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze
Via XX Settembre n.97 -
00187 - ROMA - piano terra - scala A - stanza n. 716

Alle Brigate Verdi 


Rispondiamo al ricatto dei sequestratori:

Siamo
da sempre
liberamente
contro il terrorismo e la guerra
e questo governo che l'appoggia.

Enrico Peyretti


Nota: il redattore di questo blog si associa alle parole sincere del professor Peyetti

A FIRENZE LA XIX ASSEMBLEA GENERALE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL 


Si svolgera’ sabato 1 e domenica 2 maggio, a Firenze presso il Convitto della Calza (piazza della Calza 8), la XIX Assemblea Generale della Sezione Italiana di Amnesty International.

All’appuntamento prenderanno parte circa 300 delegati regionali e locali in rappresentanza degli oltre 80.000 iscritti all’associazione.

Nel corso delle due giornate sono previsti, tra gli altri, i saluti delle autorita’ locali e l’intervento di Renu Sharma Upreti, segretaria generale della Fondazione per le Donne, organismo non governativo del Nepal per i diritti delle donne.

A partire dalla sera di venerdi’ 30 aprile, gli studenti dell’Istituto Statale d’Arte ospiteranno presso la propria sede di piazza di Porta Romana performance, animazioni teatrali e mostre dedicate alla campagna mondiale di Amnesty International “Mai piu’ violenza sulle donne”.

Nota

I lavori assembleari saranno aperti alla stampa dalle 10,30 alle 12 di sabato 1 maggio. Per tutta la loro durata, Marco Bertotto (presidente della Sezione Italiana di Amnesty International) e David Diaz-Jogeix (rappresentante del Segretariato Internazionale dell’associazione) saranno a disposizione per interviste. Il programma completo delle iniziative realizzate dagli studenti dell’Istituto Statale d’Arte e’ disponibile presso l’Ufficio Stampa di Amnesty International.

Roma, 28 aprile 2004

martedì, aprile 27, 2004

CIAMPI: SIDDI(FNSI), RAI E EDITORI RIFLETTANO SU PAROLE DI CIAMPI 


RIGORE PROFESSIONALE E NON REALITY SHOW

“Il pane buono delle società moderne è fatto di buona e corretta informazione, non di reality show. Bene ha fatto, quindi, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a richiamare la funzione del giornalismo come esercizio espressivo delle libertà dei cittadini e della qualità democratica del Paese”. Lo ha detto Franco Siddi, presidente della Fnsi, lasciando il Quirinale dopo l’udienza concessa all’Unci in occasione del Premio Cronisti 2003.

“E’ vero, tutto deve essere raccontato senza censure o autocensure, come ha detto il Capo dello Stato. L’informazione richiede operatori qualificati e responsabili non dev’essere maneggiata da replicanti del reality show preoccupati solo dell’audience. Il problema aperto è quello di rappresentare correttamente la complessità sociale rifiutando rigorosamente la spettacolarizzazione dei suoi lati negativi che, come gli aspetti positivi e nobili, vanno correttamente proposti alla conoscenza dei cittadini. In questo senso appare fondamentale la valorizzazione del capitale umano delle imprese editoriali rappresentato dai giornalisti e riconosciuto oggi con chiarezza dal Capo dello Stato. Va favorito e incoraggiato, nelle redazioni, l’approfondimento rigoroso incardinato sui valori professionali dell’autonomia e della deontologia, parametri irrinunciabili della vita dei cronisti e della stragrande maggioranza dei giornalisti italiani.

E’ sperabile che le considerazioni di Ciampi siano ascoltate con attenzione da tutti. Sarebbe già una grande cosa se, intanto, la Tv pubblica la smettesse di far respirare aria pesante proponendo reality show (l’intervista Bonolis - Bilancia è l’ultimo penoso capitolo) che riducono la vita sociale e la sua complessità ad uno spettacolo e a un teatrino sconcertanti. La Rai non può continuare ad essere cattiva maestra ponendosi ai limiti se non già fuori della legalità, come accade quando sottrae l’informazione dalla responsabilità (riconosciuta dalla legge) e dalla competenza dei giornalisti”. Prot. n. 63. Roma, 27 aprile 2004

Franco Siddi Presidente FNSI
Federazione Nazionale della Stampa Italiana


lunedì, aprile 26, 2004

CONDIZIONATORI D'ARIA E VENTILATORI. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI 


Roma, 26 Aprile 2004. Con il caldo che arrivera' ci sara' la corsa all'acquisto dei condizionatori e dei ventilatori che probabilmente fra qualche anno saranno presenti in tutte le case, al pari dei termosifoni. Come sceglierli? Occorre, come sempre, dare uno sguardo al portafoglio, alle dimensioni della casa e al razionale utilizzo del condizionatore. Sostanzialmente i condizionatori si dividono in due categorie: fissi e mobili. I primi sono costituiti da due parti (una interna e una esterna), necessitano di lavori di installazione, sono piu' cari, piu' efficienti e meno rumorosi di quelli mobili; possono essere dotati di una pompa di calore che riduce i consumi e consente anche di riscaldare nei periodi freddi. I condizionatori mobili non hanno spese di installazione, sono piu' rumorosi, costano meno e possono essere trasportati nelle stanze in relazione all'uso. Com'e' noto la sensazione di disagio e' data dalla temperatura ma soprattutto dall'umidita' che limita la traspirazione, per questo e' opportuno che i condizionatori siano dotati di un deumidificatore. Chi desidera purificare l'aria da smog, polline, polvere e quanto altro e' bene che aggiunga un apposito purificatore e comunque tenga puliti i filtri in dotazione. Per evitare inutili consumi di energia e' necessario che non vi siano barriere (tende, poltrone, mobili) che impediscano il flusso di aria; e' consigliato inoltre l'uso di persiane, tapparelle e tende durante le ore piu' calde (sembra ovvio, ma...). Consiglio per non prendere i famigerati raffreddori o bronchiti da condizionatore: la differenza fra la temperatura esterna e quell'interna deve essere di 5-7 gradi centigradi, oltre si rischia. Anche i ventilatori elettrici possono dare qualche sollievo e oltretutto costano poco. Si possono scegliere quelli da mobile o a piantana (la capacita' di muovere l'aria dipende dalle dimensioni delle pale e dalla loro velocita'), fissi o ruotanti su se stessi e con inclinazione rispetto all'asse verticale. Ovviamente maggiore e' la possibilita' di utilizzo migliore e' la capacita' di dare sollievo, evitando le pericolose contratture muscolari (il "torcicollo" e' sempre in agguato). Attenzione alle grate protettive: devono essere a maglie strette, per evitare che i bambini possano infilarci le dita.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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