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sabato, febbraio 20, 2010

AAW Italia: ATTENZIONE questi NON hanno alcun tipo di rapporto con noi 



In questa foto i signori, sconosciuti, Alessandra Bertocchi, Mary Molino e Sergio Murolo*.

Esatto, oggi, durante l'attacco contro il gruppo facebook di Artists Against War, vi parlerò di pornografia "Nuova", perché se a certa gente piace il vivere "pericolosamente" è giusto ed appropriato sollevare un opportuno muro affinché vi sbatta forte il muso.

Rammenterete certo il "salvataggio di Natale", ma è impossibile "salvare" realmente chi ti perseguita perché ha la "coscienza sporca", come nel caso degli amiconi e di Mary Molino. Per saperlo basta guardare con attenzione i gruppi Facebook ai quali si è iscritta la ultraquarantenne.


La prima evidenza nel comportamento cyberbullistico della donna è un grave disordine mentale, che la induce a sottoscrivere i gruppi più facilmente tacciabili di comportamenti facinorosi e violenti. Non è infatti un caso che la donna sia iscritta contestualmente al gruppo contro Morandi e a quello dei sostenitori di Tartaglia. Il solo suo principio è "l'unione fa la forza", ma evidentemente non sa che per il gruppo dei facinorosi contro il premier è probabilmente già indagata.


Un disordine da definirsi probabilmente borderline, perché la donna segue solo ciò che è delirante. E così facendo passa dalla "pornografia" pro quarantenni, allo stop all'infibulazione per concludere con una preghiera per l'orrenda assassina di Perugia, Amanda Knox.


In questo vero bailamme in cui solo culi e tette fanno concorrenza ai finti gruppi dell'antipedofilia, ed in cui l'esposizione di nudo femminile e di nudo di minori la fa da padrone: BRILLA di riprovevole disgusto il gruppo "KONOHA CLAN" ispirato al famoso cartoon giapponese "Naruto".

Una volta giunti sul gruppo abitato da alcune centinaia di minori di etnia euro/asiatica potete vedere la nostra Mary Molino e un venditore di pornografia all'azione nel "bacino di caccia". Il pornografo di turno, dichiarando testualmente "I like penis", distribuisce un link anonimizzato con rimando ad un ennesimo blog identico a quello di Biagioquotidiano, di cui censuro adeguatamente in "rosso" le foto.


Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, dice il proverbio. Così è per Mary Molino, finalmente scoperta anche per i suoi rapporti clientelari con un porno shop, proprio come la sua amica Antonella Leone. La ultraquarantenne si serve infatti presso il porno shop "Adrenalina" di Forlì, il cui link appare sul profilo di Mary Molino a seguire di un lungo elenco di pornografia su minori.


Ovviamente da questo porno shop si accede a profili semi pubblici, che offrono opportunità "scambistiche" tra adulti e molto altro in tutta Italia e... dalla Toscana alla Sicilia.

Concludendo: questa Mary Molino potrebbe indifferentemente essere una ultraquarantenne con interessi sessuali deviati, oppure potrebbe addirittura essere un uomo che usa la foto della moglie per interessarsi di sporcizia.

A me non interessa.

Io consegno questo account all'Autorità Giudiziaria, perché quel che ho visto io, ed io ho visto uno con la foto del figlio iscritto ad un account in cui si tratta di sesso hard e di rapporti anali proprio a partire da quel pornoshop sul profilo di Mary Molino, può essere adeguatamente rilevato da un agente di polpost incaricato delle indagini da un pubblico ministero.

Non è compito mio.

(*) I due partner della Molino sono: Murolo admin della pagina fondata dall'anonimo Sissimo Neuro intitolato al sito sardo SessoChannel.it, la Bertocchi invece è persona già oggetto di indagini giudiziarie in argomento pedofilia. Il primo può essere classificato come un comune sporcaccione, che per scrocconaggio si presta a fomentare facinorosi; la seconda mi perseguita perché ha la coscienza sporca.


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giovedì, febbraio 18, 2010

Artists Against War Italia: i danneggiamenti 




Questo brano di conversazione che nasce "spintaneamente" dal blog pro pedofilia Biagioquotidiano, mi è utile per dare ulteriori "lumi" sull'acquisto del "prodotto" fatto dal sedicente e non registrato "Comitato Informatici ATU" e dal carrozzone "Daniele Amanti".

Nota Bene: il signor Giuseppe Di Spirito è stato informato da me, pertanto deve essere ritenuto persona perfettamente informata a far data con il periodo aprile/maggio 2009. Ampio il carteggio a dimostrazione di ciò.

Il "Prodotto" acquistato è una costruzione sinergica ad alto contenuto illegale, che ha già pubblicamente esposto tutta la sua vera pericolosità sociale.

Con le CLONAZIONI DEI NOMI, in perfetto stile circuiti "SessoChannel" e "Falsi Abusi":


Si vedano per questo le due clonazioni del mio nickname storico "Lunadicarta" su piattaforma Blogger.com e WordPress.com, a firma Anna De Natale di Bari, e nell'immagine sopra la clonazione ai danni del poeta triestino Edvino Ugolini, vicepresidente della Associazione che in Italia rappresenta il movimento Artists Against War, a firma di Gianluca Dallaturca di Genova.


E le CLONAZIONI DEI DOMINI ASSOCIATIVI



Si noti in questa immagine l'url http://bloggersperlapace.wordpress.com del blog "fotocopia" dunadicacca della De Natale. Un lavoro capillare che ha ricompreso nel tempo almeno 35 cloni del mio nome, dei nomi delle Associazioni che presiedo e dei nomi dei domini registrati, cui si aggiungono le più recenti sporcizie a firma Giuseppe Di Spirito: Ingiustiziaquotidiana e Diffamazioniquotidiane, già viste e fatte cancellare dalle piattaforme Virgilio, Fai Informazione ecc..


LA PUBBLICAZIONE DELLE FOTO DI FAMILIARI E ARTISTI

Anche famosissimi o giuristi, già date le pubblicazioni delle foto dei miei figli e il pesante stalking ai danni degli stessi, sia adulti che minori ...


Da notare nei riquadri evidenziati i termini: già visto la "necrofilia"; la firma "Nina77"; l'insulto "Nostra Signora della Pazzia" ripetuto 22 volte e titolo di almeno 3 video diffamatori; il nome dell'Onorevole Pagano primo firmatario per la proposta di legge che iscriverà l'articolo 414 bis e il reato di apologia della pedofilia nel nostro ordinamento giudiziario.


CON LA DIFFAMAZIONE VIA EMAIL

A firma " 'F ", cioè Francesco Meloni, il nome collettivo della Promotux Snc di Meloni e Gallus di Selargius Cagliari, titolare del dominio SessoChannel.it.


Si, esatto. La "F" dell'acronimo PVF pro pedofili omosessuali (plain vanilla faggot). E su questo genere di tenore preannuncio di avere ampio carteggio anche per la "prosecuzione di reato" a firma di Cinzia Lacalamita, che vi sorprenderanno...


CON LA TENTATA CENSURA E IL FALSO EXTRA GIUDIZIARIO



Qui potete leggere la tentata censura alle parole "io non posso nascondere reati" e "stop alla pornografia infantile", a firma del Giovanni Battista Gallus partner Promotux e rappresentante cointeressato del circuito criminale Pirate Bay, dato illegalmente ad un Provider a fronte di un reato di peculato ai danni dello Stato, commesso da TRE - 3 - società ai danni del centro elettronico di Università Federico II di Napoli, con lo sfruttamento del Server UNINA.

[banlula.jpg]

Qui sopra il mio originale "Io non posso "cancellare" reati che ho visto!" alla registrante del dominio Azzurra.org, cui segue l'ancor più famoso mio "ban" dal server Unina di proprietà della università partenopea "Federico II".

Personcine così grette e meschine da non rendersi conto della propria stessa idiozia.

CON GLI ACCORDI PRO DANNEGGIAMENTO TRA PROVIDER E UTENTI DELLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE.

Una traccia importante, che lumeggia chiaramente la figura del pedofilo Massimo Piscopo (alias Massi Cadenti) e i suoi rapporti con il rappresentante di uno degli ultimi provider in rete Azzurra.org dopo il delink di Unina. Marco d'Itri della SeeWeb.

E se approva ShotaCat, il gatto pedofilo, allora la Morandi ha colpito nel segno: di seguito la maglia della "osservanza pedofilo omosessuale" data al Gay Pride - giugno 2009 - da "Massi Cadenti" via Facebook.


http://photos-f.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/hs111.snc1/4653_1159551917166_1478845911_402713_685613_n.jpg

Così, attenzione a voi signori "compratori", state acquistando anche un Giacomo Sorbi che scrive in lingua inglese il proprio reato di "istigazione a delinquere ai miei danni" alle ore 09:13 del 18 febbraio 2010 dai computer dell'istituto di credito milanese con cui lavora.

UPDATE: Ho capito perfettamente. Gli amministratori sono già stati avvisati.

E voi delinquenti, nell'infastidire ancora un magistrato, ci fate esattamente la figura che io descrivo in merito alle persone di Tona e Lima: quella dei molesti sfruttatori.

Ma quale "Scorta Civica" se quei magistrati sono accompagnati da persone di poco lontane dai borseggiatori comuni e della medesima cultura ???




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mercoledì, febbraio 17, 2010

La persona che mi ha sostituita a Caltanissetta 


http://photos-b.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v2110/26/111/1632632587/n1632632587_85853_1946.jpg

Questo post è dedicato al grande giurista Carlo Sarzana di Sant'Ippolito.

La persona che mi ha sostituita a Caltanissetta


La persona che potete vedere nella foto è colui che, di fatto, mi ha sostituita il 3 luglio 2009 al convegno tenutosi a Caltanissetta in conclusione del ciclo delle Giornate per la Giustizia.

La sostituzione della mia persona è avvenuta nei rapporti con la stampa locale e nazionale, sui miei comunicati aperti da ben prima del 16 giugno e della mia partecipazione come relatore in Milano.

Nulla da eccepire sulla persona se i rapporti con l'Associazione Magistrati fossero "come organizzare una uscita in discoteca", perché il signor Giorgio Ciaccio è un non dipendente pubblico, non giurista, non tecnico ATU e soprattutto non giornalista. E non potrebbe essere diversamente per la giovanissima età dello stesso.

I Fatti

In data 29 giugno alle ore 19:55 ricevevo dalla Lidia Undiemi un documento intitolato "Progetto in favore della ANM" a firma Lidia Undiemi e Giorgio Ciaccio. Un testo completamente immemore della mia esistenza e di tutto il mio lavoro, scritto e normalizzato dalla Undiemi per lanciare il suo nuovo protetto:


Io, che mi preparavo al viaggio per accompagnare l'illustre magistrato Carlo Sarzana di Sant'Ippolito al convegno organizzato dalla ANM napoletana, ove il giurista avrebbe tenuto una sua relazione, ebbi solo il tempo per una rapida scorsa che fu sufficiente solo a farmi notare che "ero stata sostituita" con Giorgio Ciaccio, anche nei rapporti con l'Associazione Magistrati.

Fu Sarzana di Sant'Ippolito, che aveva ricevuto il medesimo documento nello stesso momento, a farmi notare il particolare della costruzione sinergica, dovuta all'operato del ripugnante arrivismo. La Undiemi aveva fatto "il proprio portaborse" eliminando me, del tutto.

** non vi incanti il tono dotto: lo scritto è il riassunto "copia e incolla" di quanto è pubblicato su un sito istituzionale"


Premesso che: durante l'intera durata dei 7 mesi - sette - del mio sostegno alla vertenza degli informatici ATU, il mio obiettivo sensibile e primario è stato sempre quello di sensibilizzare la Magistratura e l'Amministrazione dello Stato sul pericolosissimo disagio costituito dalla "passerella dei volti nuovi" e dei contrattualizzati a termine presso le Aziende subappaltatrici del Ministero Giustizia con le mani sui computer della Magistratura;

Siete liberi di pensare che: la prima cosa che mi venne in mente appartiene al Regno dell'Ovvio.

Punto Primo: l'Associazione Nazionale Magistrati è costituita da delegati dalle Correnti Associative a rappresentarli sotto il profilo sindacale.

Punto Secondo: si tratta di Magistrati Togati, accolti con una cerimonia ufficiata alla presenza del Presidente della Repubblica, e anche in quanto formalmente addetti alle questioni sindacali del comparto meritano lo stesso identico rispetto e tutela per la privacy e della sicurezza personale. Soprattutto una Giunta Nazionale che ha a capo un Pubblico Ministero.

Punto Terzo: ribadii all'istante il mio ruolo e il valore speso dal mio contributo personale. Perché il lavoro offerto da Loredana Morandi per il sedicente e mai registrato in forma di persona giuridica "Comitato Informatici ATU" è pagato "secondo giustizia" anche dalla ANM, secondo i normali canoni del rapporto contrattuale di un ufficio stampa.

Lo feci allora con una email estremamente moderata e ricca di quei valori nobili, per i quali soltanto io mi attivo.



Tutto il resto è storia d'oggi: la Undiemi al mio ritorno da Napoli mi investiva con un turpiloquio di insulti derivanti dai suoi personali rapporti con la De Natale, la barese contattata in seguito anche dal Danilo Tipo di Caltanissetta in accordo con gli "atu meridionali".

I rapporti della Undiemi con la De Natale, da lungo tempo corrispondente con il circuito pro pedofili "Falsi Abusi" i cui abusi veri sono stati condannati per la terza volta dalla Suprema Corte di Cassazione nell'ottobre scorso, avrebbero portato alla salda amicizia tra Maxi Fasso e Luigi Amico, già vista e rivista l'immagine comprovante e le pubblicazioni successive date dal clonatore ufficiale del presidente di una associazione onlus che si occupa di antipedofilia e sostegno alle famiglie delle piccole vittime.

Per mera utilità personale nasce il gruppo facebook intitolato al giudice Giovanbattista Tona a cura di Luigi Amico:



E nello stesso modo il Di Spirito si arrampica sulle spalle del magistrato Felice Lima, in virtù del solo convegno realizzato a Palermo.


Sì, proprio il convegno palermitano tristemente noto per le dichiarazioni in apologia del reato di pedofilia di Gioacchino Genchi. Lo dimostra la diffusione data alle dichiarazioni stesse dagli ambienti pedofili e dediti all'apologia culturale della pedofilia. Un buon tiro colpisce sempre nel segno.


Oriana Fallaci ha scritto: Il male non sta solo nell'atto di compiere il male, sta nel non prendere posizione contro il male. Oriana evidentemente non parlava con Loredana Morandi, che personalmente trova volgari quanto odiose queste costruzioni sinergiche per la truffa e l'accettazione passiva dei reati.

A tutti i livelli: la verità su queste persone e i loro interessi è quella che si "legge online" anche oggi, con un Maxifasso colpito dal "pedohunter" e come scrive le sue "oscene definizioni"...


Ultima su Giorgio Ciaccio: io l'ho conosciuto a Roma, pochi minuti prima di girare il video con l'intervista a Francesco Barbato di IdV. Era "abbrancicato" (licenza poetica: termine in vernacolo romanesco per indicare che palpeggiava una ragazza) con la Helene Benedetti, in maglietta rossa con le altre ragazze del backstage.

Chissà che ne pensa Crocetta della puttanocrazia al maschile ...

Update: i commenti pseudo giuridici dal blog pedofilo Biagioquotidiano



Qualunque cosa sia: sappiate che la Procura di Caltanissetta dovrà declinare tutte le profferte amorose di ogni singolo delinquente interessato a depredare Loredana Morandi dei rimborsi e dei ringraziamenti dovuti dopo mesi di lavoro. In quanto con magistrati del luogo iscritti come testimoni (Tona è sul mio tabulato telefonico in data 3 luglio, quando gli affidai tutti i miei rapporti con la Stampa, finanche "scusandomi" del disturbo) sono di fatto incompetenti.

Lo Stato di Diritto non sarà cancellato per gli interessi di Pirate Bay o per la campagna elettorale per le Regionali.

La Morale è una sola: Tona, circuito per interessi personali, li sopporta per paura. Dovessi scegliere di liberarlo, mi basta dare pubblicazione del mio tabulato telefonico in data 3 luglio. Ma non lo farò perché sono dell'opinione che la sola vera capacità nell'uomo è "Liberarsi da se stesso".

Io per la medesima morale e per le minacce costanti ai miei figli sono costretta a tenervi sotto l'incudine della "parola scritta", è ovvio, ma poiché tutti i miei rapporti istituzionali e/o sindacali sono trasparenti, saranno pubblicati. Ed io non sono affatto interessata a coltivare la paura altrui se non nel rispetto della Legge e delle Istituzioni.

Presso di me nessuno spazio per le omertà mafiose di comodo...


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martedì, febbraio 16, 2010

Foto Necro Pedofile - da Biagioquotidiano 



Ormai passata l'intera rassegna delle nefandezze, questa sera il signor Bird, alias Third_Eye, alias Ajna, al secolo Giacomo Sorbi si esprime con l'ennesima sequela di insulti rivolti alla mia persona.

Come vedrete egli lo fa in modo peculiare all'impresa in comune con la società del porno commerciale dell'acronimo "PVF".

Il Sorbi è un premiato fedele, egli ha ottenuto la raccomandazione per il suo posto in banca e ne fa pubblico vanto.


Gli elementi e gli interessi fin necrofili della persona e del circuito si sono manifestati sempre come "rilevanti" nella psicologia del personaggio e nei suoi rapporti con il branco. A questi si sposa perfettamente anche il genere, più e più volte riprodotto, della coprofagia presente nell'odierno sondaggio diffamatorio.

La Necrofilia è argomento ricorrente e da rileggersi negli annali dei termini della diffamazione dalla barese Anna De Natale, dati dalla donna in tempi remotissimi (ottobre 2008) e che in nulla sfigurano quando affiancati alla trattazione delle tematiche diffamatorie del di lei partner "ilgiustiziere-lafabbricadeimostri" Stefano Zanetti (al link ricorrono più volte termini utilizzati anche ai miei danni come "pornoblog")

http://il-giustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com/

Tornando ai gusti audiovisivi fin vojeristici del Sorbi, questi spaziano da generi di pura violenza, anche meccanica, all'horror. Passando per tutti i generi dello pseudo collezionismo dell'animazione giapponese, con ampio e documentabile privilegio ai medesimi generi, nonché ai generi tipici dell'animazione cd "da adescamento": hentai, yaoi, lolicon, shotacon e simili.



Da altri scritti precedenti si evince, inoltre, che il 32enne di Viareggio abbia maturato negli anni anche un gradimento verso il genere della zoopornografia. Un vecchio video attribuito a Moana è in questi interessi un vero "cult" del genere.

Dell'immagine odierna, tratta dallo scritto del Sorbi sul blog Biagioquotidiano.blogspot.com , censuro le parole, affinché si legga con efficacia la sola foto, in quanto rappresenta il vero richiamo dalla connotazione "sempre", "costantemente", di scelta "pedofilo omosessuale".

I bambini che appaiono nella foto sono infatti tutti maschi, mentre lo scatto visibilmente appartiene a collezioni e archivi del periodo Nazista e i Lager. Un ennesimo cult di "genere".

Resta da appurare la vera ragione per la quale la signora Lacalamita e il suo staff abbiano ritenuto opportuno utilizzare questo genere di personaggi per le intimidazioni ai miei danni, avvicinandoli senza alcun criterio morale al bambino Daniele Amanti.

Nello stesso modo resta da appurare per quale ragione gli informatici ATU, i meridionali già tutti denunciati, dichiaravano apertamente a giugno i propri rapporti con il Sorbi e la barese De Natale.

Prestissimo rivolgerò una interrogazione alla Procura di Caltanissetta e la Procura Generale di Palermo in merito al perché la magistratura siciliana subisca la spendita del nome di più di un magistrato, ad opera di "documentati" associati a personaggi di tal fatta.

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