<$BlogRSDUrl$>

sabato, novembre 06, 2010

Sergio Murolo: la mistificazione fatta dai pedofili vola su Facebook 

*

Sergio Murolo: la mistificazione
fatta dai pedofili vola su Facebook




ATTENZIONE: Sergio Murolo è in carcere perché ha subito - TRE CONDANNE - che senza errore lo hanno ritenuto colpevole di tutti i reati a lui ascritti e da lui commessi ai danni della moglie e dei tre figli minori.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-11-06_073817_LA_VERITA.jpg

ATTENZIONE ECCO TUTTA LA VERITA':

Sergio Murolo è REO CONFESSO degli abusi ai danni della moglie e dei tre figli. Egli ha infatti scelto il "rito abbreviato", che nella certezza della condanna garantisce lo sconto di 1 terzo della pena complessiva.
Più chiaramente: gli anni a lui comminati dovevano essere dodici, non soltanto nove.

La mistificazione dei pedofili e dei loro sostenitori oggi "vola su Facebook". A porre in essere questo escamotage extragiudiziario sono in molti, tutti pregiudicati, uniti in branco con il medesimo intento socio culturale che hanno avuto gli ideatori delle giornate dell'orgoglio dei mostri.


Come se non bastassero i gruppi che mistificano l'informazione sulla violenza ai danni delle donne, 260 solo su Facebook retti con pugno di ferro da uomini tutti indagati, condannati e pluri pregiudicati, per la vicenda Sergio Murolo sono nati due gruppi:

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-11-06_075107_ingiustizia_ritaglio.jpg

"sergio murolo" l'ingiustizia ha trionfato, di chiarissima impostazione in antitesi e apologia contro l'operato saggio della magistratura che ha giudicato nei tre differenti gradi il pedofilo Sergio Murolo, sottoposto alla misura cautelare della detenzione presso il domicilio per la gravità dei reati commessi brutalmente in danno ai figli;

e il gruppo "Uomo Invisibile" in cui si intuisce una mano femminile. La mano femminile di una primigenia persona circuita dall'uomo violento sulla quale, per le scelte operate liberamente dal 2005 ad oggi, pendono i dispositivi a carattere economico disposti all'istante dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dalla Corte di Appello di Napoli e dalla Suprema Corte di Cassazione: il risarcimento per 90.000 euro a favore dei figli violentati, circa 5000 a favore della ex moglie del pedofilo e tutte le spese per la costituzione in giudizio della famiglia cui l'uomo ha distrutto la vita.

Una donna che certo ha bisogno di aiuto e di comprensione. Non è facile per nessuno assistere impotenti allo sbrandellamento di parti della propria vita. La consoli il fatto che altre donne, altrettanto circuite, hanno addirittura perso la vita e con loro i loro figli come per l'ultima mortale relazione di Izzo, il mostro seriale del Gargano. Il dolore prima o poi passerà e la donna se ne farà una ragione, rileggere gli atti e più volte le consentirà di capire, finalmente.

Ciò che accade invece nel web per il pedofilo Sergio Murolo, condannato in via definitiva e senza repliche dalla Suprema Corte di Cassazione VII Sezione Penale a nove anni di reclusione, è troppo e violento. Una apologia del reato di pedofilia, che certo non merita il secondo genito di Sergio, un innocente che dopo le sevizie non tratteneva più "gli escrementi" e che indossava il pannolino come unica difesa "nello sporco" per trattenere la violenza del padre.

Chi era Sergio Murolo allora, chi era mentre si trovava attaccato alla tastiera di un computer in cerca dell'occasione che avrebbe consentito a lui di "sfangare" le responsabilità oggettive dei suoi reati?

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-12-05_113522_murolosufalsiabusi.jpg

Sergio Murolo era un pedofilo e un cyberstalker. Qui sopra mentre pubblica, sui gruppi Facebook in apologia dei reati di pedofilia, e divulga per i suoi soci le fotografie che mi raffigurano e dimostrano il mio impegno sociale e di donna.

Alle domande di cui sopra posso rispondere anche io, visto e considerato come entrambi i due gruppi stiano attaccando Marta Crotti, la moglie e madre delle vittime di Gianluca Falduto, un altro pericolosissimo padre pedofilo che aveva scelto la via di Facebook per adescare ancora e per nascondersi in una popolarità ottenuta illegalmente, ed indotta con il raggiro.

Marta Crotti è una donna del "coraggio di vivere", e ha vinto la propria battaglia contro il "pedofilo". Presso di lei non ci può essere alcun perdono per il pedofilo.

La "madre coraggio, artista e personalità pubblica" al secolo Loredana Morandi, invece, denuncia casi di pedofilia e di apologia dei reati di pedofilia fin dal 2004 (e ancor prima agli albori del Boy Love Day) e vince oggi, perché quegli stessi pedofili e hacker raccolti sul sito maculato si sono tutti palesati via Facebook, ed oggi predicano la violenza e il bavaglio degli operatori dell'antipedofilia e l'iper violenza della "pedofilia dolce".

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2010-01-13_174147_massimopiscopo.jpg
clicca per allargare: loro credono che sia sempre colpa di qualcun altro...

Io, e qui lo ribadisco ancora, sono divenuta l'oggetto di una violentissima azione di dossieraggio, diffamazione, stalking e minaccia per aver strappato un bene dello Stato dalle mani della criminalità organizzata del file sharing. Cioè 3 società commerciali, di cui una esercente nella pornografia commerciale ed una "di fatto", che sfruttavano il server UNINA di proprietà dello Stato presso l'Università Federico II di Napoli. Su tutto e a guardia dei proventi che hanno consentito la fondazione di una Società a Responsabilità Limitata (capitale sociale minimo 10.000 euro) in Roma: Pirate Bay nella solatia Selargius, provincia di Cagliari - Sardegna.

Nella foto che segue potete vedere il pedofilo Sergio Murolo, mentre socializza con altri pedofili. Il riconoscimento di "specie" tra pedofili è implicito nel commento del Murolo: "Finalmente una pagina adatta...". Lo screen è stato scattato da una delle pagine contro Loredana Morandi di cui Murolo diverrà amministratore, grazie a Simone Sissimo Neuro. Murolo sarà amministratore anche della nuova pagina pubblicata dopo la chiusura della prima, insieme con altri reiterati delinquenti. La pagina di cui Murolo è stato amministratore è quella identica nei testi e nei contenuti alla pagina sul sito della società commerciale di pornografia: SessoChannel.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-11-14_184910_cyberbullismo_2_ritaglio.jpg

Chi ha paura di Sergio Murolo? Tutte noi abbiamo paura di Sergio Murolo. Io stessa, oggetto di moltissime minacce riguardanti la mia persona e la mia famiglia ho paura. Minacce tutte confermate platealmente dalla presenza stessa del Murolo.

Così, qui potrei iniziare l'ennesima filippica contro i pedofili, e la meritano tutta per carità, ma non mi interessa fomentare l'ira popolare bensì spaventare i pedofili ed informarli sul ruolo svolto dai loro consulenti, soci e padroni. Coraggio vuol dire essere saldi nella propria rettitudine e perseguire senza tentennamenti gli obiettivi di civiltà e di libertà, che sono dovuti per primi a coloro che molto hanno combattuto.


Il mio obiettivo primario è infatti quello di stroncare l'escalation dei molti avvocati, sociologi, associazioni o semplici gruppettari, che agiscono nel web per fomentare l'odio contro le donne, coprire i reati dei pedofili e ricavarne guadagno.

Io, infatti, sono odiata e temuta perché preferisco perseguire e smascherare i reati professionali che vedo con chiarezza. L'agire di questo genere di personaggi è aberrante tanto quanto i reati del pedofilo. Si tratta di veri avvoltoi, capaci di istigare alla violenza e al reato pur di fare quattrini.


Uno come Sergio Murolo è stato pesato ed usato da questi come "braccia da lavoro". Infatti, istigare a commettere altri reati un detenuto agli arresti domiciliari, sottintende che "la pena" sarà sospesa per la durata del nuovo procedimento giudiziario e in presenza di altre esigenze cautelari.

Da come mi è stato spiegato la nuova misura cautelare non si aggiunge in coda, bensì in mezzo, durante lo sconto della prima pena comminata. Una misura che nasce per contrastare le mafie, perché è stato sempre facile ai "capibastone" ingaggiare qualcuno già condannato, in primo o in secondo grado di giudizio, per commettere reati uguali dietro false promesse.


In ogni caso: il pedofilo Sergio Murolo NON ha amici, men che mai fraterni, e nessuna delle sue azioni reato compiute fino ad oggi lo renderà migliore.

Come è giusto egli Non troverà giustificazioni tra noi donne e madri del "coraggio". Tutte le donne che si trovano in quei gruppi facebook, se non sono parenti o reali conoscenti, sono state "circuite".


Sissimo e Maxi avete il mio fiato sul collo.

Loredana Morandi

Etichette: , , ,


This page is powered by Blogger. Isn't yours?