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mercoledì, marzo 02, 2011

Conversazioni criminali... 

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Conversazioni criminali...


Gli antichi blog del circuito Falsi Abusi hanno sempre svolto funzione aggregativa tra "i simili" nel web. Da quei blog sono sempre Maxi Fasso e Sissimo Neuro ad accreditare il blog della crew dei prezzolati del porno commerciale.

La gente del web, ormai stufa di quel che scrivono questi balordi ormai gli risponde per le rime.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtOVKc9cJ4Tne3iYbzE3s3FyfwNcPITTdkJrCO5cbykVNujBnXMxANCVFOtezEfLJl67LQOsUm2fR235nqpo3mtXHl6lpNkUJZtwINu7avTNtLxROWRmzhwPxk8yg3st6UmBMH/s1600/2011-03-02_084212.jpg

Il primo anonimo reca alla comunità prezzolata la notizia di come egli stia lavorando bene per la "protetta" del momento. Io non posso sapere quale programma hacker gli consenta anche 4 connessioni contemporanee tramite motore di ricerca con la ricerca sullo stesso nome, ma non sussistono troppi dubbi (avendo già letto parte delle conversazioni intrattenute nei commenti, cioè lo strumento comune per passarsi informazioni criminali) che si tratti dell'ennesimo accordo dell'ormai noto amministratore dei gruppi facebook misogini e delle clonazioni dei domini e delle pagine fb altrui.
Il nome è stato ricercato nei mesi scorsi al massimo una decina di volte, quindi l'attuale punta di accessi vuol dire soltanto poche cose: la reiterata diffamazione, l'accordo per gli accessi col titolare di 300 pagine facebook e un ennesimo tentativo di illecito arricchimento ai miei danni.

Il secondo anonimo risponde al primo per le rime. La "starlet" a suo dire è promettente ma da sconosciuta qual'è non supera la Morandi. Quest'ultimo indica anche a me la visibilità della "manipolazione" facendo nomi e cognomi dei responsabili.

Il terzo anonimo invece lancia la sfida in modo molto realistico. Invitandolo gli altri a Googlare, cosa che faccio anche io per mostrare ai miei lettori il concetto e il funzionamento del motore di ricerca. Vedere sotto.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlT46hH3xlwSiriYGjq1aiaIEyGip1Vz5d0nT4oEdcvoYDy_qycnWDz_eMGi5FXBGuexF77JSzx1IgqpM2gmg7JVdNhGUzhWt8XplxCyYmWk6148lY365FnqgDZg1eISERNlYz/s1600/2011-03-02_085725.jpg

Nello screenshot potete vedere bene il funzionamento del motore di ricerca, in quanto nella pagina creata in pochi secondi da Google appaiono nell'ordine: il sito della capofila delle 12 sorelle, la diffamazione nei confronti del famoso e onesto presidente di una Associazione che combatte per la Tutela dell'Infanzia e il mio esposto, pubblicato per legittima difesa durante l'ennesima distribuzione su Facebook di falsi e menzogne nei confronti di circa 300.000 utenti, che corrisponde esattamente a 3 denunce circostanziate.



Trenta mesi di stalking per i rapporti commerciali di una società sull'orlo del fallimento e a causa del mandato di Pirate Bay Italia per coprire lo scandalo UNINA, il server universitario sfruttato per il file sharing illegale da me strappato alla criminalità organizzata del p2p, sono abbastanza per dire la mia sofferenza è maggiore di quella di chiunque.

Anche considerando la pubblicazione efficace dei dati personali di 3 generazioni della famiglia Morandi, gli anziani, la sottoscritta e i suoi figli.

Io, naturalmente, non ho nessun figlio dedito all'uso di sostanze stupefacenti. Ma sono perfettamente consapevole di aver avuto a che fare con una organizzazione criminosa di avvocati, che ha scandagliato la mia esistenza pur di trovare qualcosa di utile con la quale diffamarmi.

Update: non contento l'anonimo criminale insiste e lo fa sapendo di scrivere presso il signor Giacomo Sorbi di Viareggio e presso il suo partner Gianluca Dallaturca di Genova, la cui posizione si sta progressivamente aggravando sempre di più.



Ebbene essi sappiano che tutto quello che loro hanno usato è stato denunciato.

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