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mercoledì, novembre 10, 2010

Ai danni delle Donne: Gesef, Furlanetto e i più di 260 gruppi del Falso 

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Ai danni delle donne:

Gesef, Furlanetto e i più di 260 gruppi del Falso


Facebook 2010: da molti mesi ormai è in corso una manipolazione dell'informazione sui casi di violenza ai danni delle donne e dei minori.

Autori e iniziatori di questa campagna, che ormai ha evidenti risvolti penalistici data la diffusione, alcune associazioni maschiliste o divenute tali.

La Gesef (genitori separati dai figli) ad esempio, che nei mesi scorsi ha dato vita ad una campagna "contro il femminismo". Una campagna dai contenuti davvero opinabili, infatti il femminismo è morto da decenni e non ne sono più rappresentanti neppure i Radicali passati a destra dalla più recente fuoriuscita dal parlamento.

I contenuti della famigerata campagna del "fiocco blu" è stata un vero e proprio svarione per l'associazione, perché invece sarebbe stata più utile una campagna di sensibilizzazione della donna in merito alla nuova normativa che le protegge (i separati in italia sono tanti uomini quante donne e l'associazione ne avrebbe egualmente ricevuto un giovamento).

Sono nati così oltre 300 gruppi, che monopolizzano i contenuti sui casi di violenza e stupro dalle notizie quotidiane e quelle provenienti dagli istituti di statistica. Come per i dati ISTAT: che nell'interpretazione delle 150 morti per stupro e affini occorsi alle donne nasconderebbe ben 450 casi di uomini "violentati".

Affermazioni letteralmente inaccettabili e, visto che viviamo nel mondo degli adulti, è bene ribadire che sia tecnicamente impossibile "violentare" un uomo senza il suo consenso esplicito e fisiologico. Questi sì, che sono "falsi abusi".

L'ultimo recente arresto del pedofilo di Trentola Ducenta ha sferrato la "mazzata" sulle teste di molti facinorosi. Anche oltre la parata dell'orgoglio degli orchi visto recentemente su Facebook (dato da alcuni anche in video) il caso, di una aberrante povertà morale e di inciviltà che ha 3 minori seviziati in modo inenarrabile con il pannolino nello sporco per autodifesa fino a 10 anni, ha sferrato il proprio colpo su tutte le associazioni.

L'ultimo lo voglio sferrare io, perché è intollerabile che questi pregiudicati, facinorosi e violenti si spaccino ancora per persone per bene. Soprattutto è intollerabile che lo facciano circuendo donne che hanno sofferto, da uno status personale di condannati per maltrattamenti, percosse e anche pedofilia in "famiglia".

L'autore di gran parte dei gruppi della manipolazione è un tale Gianni Furlanetto, a me sconosciuto, che da un servizio delle iene e per sua stessa asserzione dichiara di essere pregiudicato e di aver subito condanne per maltrattamenti in famiglia.

Quello che non è noto in merito all'operato del signor Furlanetto via Facebook e sui suoi contenuti manipolati è che sia stato "letteralmente" sfiduciato proprio dalla Gesef, nella persona del suo presidente, nel settembre ultimo scorso.

Vedere in immagine.

Ebbene sì, sono io ad aver protestato, in forza alle comuni conoscenze con Spavone, ed in diritto per la mia firma apposta sul primissimo documento "socio politico" della allora nascente associazione GEnitori SEparati dai Figli, a ciò invitata da un mio conoscente e squisito giurista bolognese, alcuni anni fa.

Qui sopra potete leggere l'originale dello scritto di Spavone, in formato screen shot (immagine). Ai link di seguito la pubblicazione in tempo reale sul mio sito e sul sito della Gesef.

Comunicato Gesef sui gruppi Facebook sedicenti "contro la violenza sulle donne": Non sono gestiti da loro!!!

Comunicato Ufficiale: il sito www.gesef.org è il solo organo ufficiale della Gesef.

Attenzione care signore, quindi, a coloro cui fornite il vostro credito e il vostro ascolto.


Loredana Morandi




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