lunedì, agosto 16, 2010
Il Fatto e i blog dei violenti e degli stalker
Il Fatto e i blog dei violenti e degli stalker
Sottotitolo: quanti danni per mettere un minore nel letto di un leghista...
Io non leggo il Fatto, non lo compro e al massimo ne sbircio i contenuti online e solo se per caso a suon di insulti son riusciti a strappare un articolo in risposta alle troppe nefandezze dalla magistratura milanese.
Però io "indago" onde avere la consapevolezza piena delle "correnti di pensiero", che agitano la nostra ormai inesistente sinistra e il popolo violetto degli Ignavi. Così, navigando il sito, ho potuto rilevare il numero dei violenti implicati nell'operazione editoriale. Ed ho anche trovato una chicca proveniente addirittura dal mio remotissimo passato.
In rapidissima carrellata i nomi:
Francesco Aliberti, editore in Roma. La casa editrice e una sua autrice sono indagati con procedimento pendente presso la Procura della Repubblica di Roma, pm Eugenio Albamonte, per aver dato corso a veri e propri reati di istigazione a delinquere con i gruppi e le pagine facebook, nati sotto l'egida del circuito "Falsi Abusi" + l'ormai notissimo gruppo del porno di Selargius, e gestiti per le sole ragioni del dispetto e del comodo a copertura del furto del "Gruppo a favore delle cellule staminali per i malati gravi" subito dal disabile emiplegico signor Marco Franceschetti.
Degli oltre 3000 contatti utente raggiunti dalla diffamazione ai miei danni pro vendita libercolo, cancellati grazie all'intervento di un serissimo operatore dell'antipedofilia e dell'ufficio stampa della Polizia di Stato, oggi restano esattamente 395 membri di un ultimo gruppo in cui albergano in soluzione di continuità pedofili, venditori di pornografia e le autrici della Aliberti. Questo è il terzo cliente della operazione di dossieraggio nata ad agosto 2008. Potete vedere il gruppo qui, cliccando il link.
Degli oltre 3000 contatti utente raggiunti dalla diffamazione ai miei danni pro vendita libercolo, cancellati grazie all'intervento di un serissimo operatore dell'antipedofilia e dell'ufficio stampa della Polizia di Stato, oggi restano esattamente 395 membri di un ultimo gruppo in cui albergano in soluzione di continuità pedofili, venditori di pornografia e le autrici della Aliberti. Questo è il terzo cliente della operazione di dossieraggio nata ad agosto 2008. Potete vedere il gruppo qui, cliccando il link.
Gioacchino Genchi, consulente tecnico. Autore della scuderia della Aliberti Editore usa facebook con finalità divulgative ben lontane dagli obiettivi del pianeta "informazione". Io, che prima di denunciarlo mi sono recata alla Direzione Investigativa Antimafia di Roma per avere lumi ed ho atteso di vedere la conferma della denuncia di un magistrato diffamato, ce l'ho tra i partecipanti alla azione violenta via FB ai miei danni denominata "Cassare Loredana Morandi", nata sul profilo di un pluripregiudicato con tendenze pedofile di genere "lolicon" (gli piacciono le ragazzine tra i 14 e i 16 anni).
La sua personalissima "apologia dei reati di pedofilia" è stata diffusa e lo è attualmente a mezzo video via FB e Youtube e divulgata tra i gruppi e le pagine creati da Sessochannel e Falsi Abusi. Il video è stato divulgato negli ambienti in quanto tale: "una apologia ai reati di pedofilia".
Guido Scorza, avvocato. Della statura costruita e solo mediatica ho già detto. Non ho detto che lo Scorza fa parte di un antico sodalizio di avvocati in rete, i cui unici e soli clienti sono stati i venditori di pornografia. Un genere di criminalità incallita che ha mietuto più di una truffa nata in rete ai danni dell'utenza pornodipendente. In occasione del suo articolo a sostegno dell'apologia dell'apologia dei reati di pedofilia del blog de il giustiziere gli ho parlato al telefono, e sono stata non velatamente minacciata. Lui conosce molte cose di me, ed io le ho lette tutte per 24 mesi esatti pubblicate dal gruppo porno. Doveva pur uscir fuori l'avvocatuccio romano...
Ma io, che non temo gli agganci massonici sardi perché quel che spaventa a Cagliari può essere causa di giusto licenziamento a Roma, dico oggi che quando cadranno le teste che hanno omertosamente consentito "Unina", cadranno anche gli agganci storici de Il Punto Informatico. Il napoletano alla Comunication Valley in fondo non è così importante...
Ma io, che non temo gli agganci massonici sardi perché quel che spaventa a Cagliari può essere causa di giusto licenziamento a Roma, dico oggi che quando cadranno le teste che hanno omertosamente consentito "Unina", cadranno anche gli agganci storici de Il Punto Informatico. Il napoletano alla Comunication Valley in fondo non è così importante...
Rulli di tamburo!
Ecco a voi la chicca tra i blog de Il Fatto quotidiano.
Alberto Puliafito, stalker. Assodato anno 2009 che sui gruppi e le pagine Facebook contro Morandi fossero presenti alcuni tra i più famosi omosessuali pedofili, già individuati anno 2003 nel circuito di Macchianera, (i cui banner sono attualmente in uso qui e qui) attuali gestori di altrettanti gruppi inneggianti alla cancellazione dei reati 609 bis C.P. e all'abbassamento dell'età del consenso sessuale per i minori:
Il Puliafito, che aveva già preso parte alla violenta operazione che indusse un delinquente comune estratto a sorte dai frequentatori di Neri ad hackerare "questo sito" e la community originale di "bloggersperlapace" entrambi su piattaforma Splinder.com ad 11 giorni esatti dal primo evento di Artists Against War Italia, non contento e privo di alcun accredito o autorizzazione da parte nostra produsse di sua sponte "il video" con il quale "per la prima volta" sono state diffuse in rete "le immagini dei miei figli".
E' lui infatti l'autore di quanto vedete in basso a destra su questo blog dal 2003/2004 e non è stato perseguito adeguatamente a causa della "partita doppia" dei fannulloni.
Il Puliafito, inoltre, si avvalse allora della collaborazione di uno dei redattori della telestreet Tele Monte Orlando, l'unica telestreet "chiusa" dalla magistratura per illeciti, ovvero l'unica telestreet italiana che avesse mai trasmesso illegalmente pubblicità pornografica perché indissolubilmente legata dall'editoria dei primissimi 144 erotici. Coloro che hanno vissuto i servizi telematici fin da "Videotel", una rete fondata con i protocolli IRC, rammenteranno il maniaco pornografo dal nickname "PROL". Infatti, quasi 30 anni fa il fondatore di Tele Monte Orlando era già la feccia di IRC. (foto e altri documenti a disposizione).
Concludendo:
Ah Padellaro, ma che stai a fa???
Quant'è che ti rammenti di essere pure compagno oltre ai soldi e all'imprenditoria editoriale?
Loredana Morandi
UPDATE: Puntuale come la morte è arrivato il 53esimo commento a titolo di minaccia di morte nei miei confronti.
Risposta: Esatto. Verificate le vostre fonti, perché io dissi che questi qui vi avrebbero tradito e così è stato. Ormai siete una cosa sporca, nessuno vi vuole. Inoltre: la sussistenza del reato è tal quale. Il gruppo c'è, ci sono i blog del circuito e il sito pornografico. C'è finanche lo sfruttamento commerciale di Unina. I luminari dell'avvocatura che vi hanno indirizzato fino ad oggi, arrivano a me e finiscono denunciati. Sempre.
L.M.