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domenica, agosto 01, 2010

Sui rapporti tra il circuito Falsi Abusi e Yumeshima 





Chi troppo vuole nulla stringe, dice il proverbio.

Oggi ho fatto alcuni salvataggi, quello che vedete sopra è uno di questi ed esprime tutta la stupidità dello stalker nell'inseguire l'effimero sostegno di una ex professoressa napoletana, fuggita dall'Italia per inspiegabili motivi in quel dell' Egitto.

Se porno per porno è uguale a "porno al quadrato" e lo aiuta lei, io sono sicura che anche Barak Obama converrà con le mie certezze, visto che quelle foto "già viste" sono finite al Consiglio di Stato Americano, e scriverà al premier (uno qualsiasi, vedi tu cadesse il governo) di attivarsi per una buona legge nazionale contro la pedofilia online e per accellerare il recepimento della normativa europea.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2004515107211416.jpg

I signorotti del circuito Falsi Abusi sono nuovamente alle "solite" e trovano facile albergo sui blog macchiaioli, sempre fecondi di creduloneria e prosopopea.

Atteso un "reato di apologia del reato di pedofilia" ho salvato tutto il materiale proveniente da ogni url indicato e da ogni tradeback.

In tutti i "post" ho trovato e fotografato lo stalker Third_Eye, Bird di Biagioquotidiano, al secolo Giacomo Sorbi di Viareggio.

In molti "post" ho trovato sia il giustiziere Stefano Zanetti che Ugo, al secolo Francesco Miraglia, con l'immancabile e fedelissimo Maxi Fasso.

GRAZIE

L'associazione a delinquere del capo di Yumeshima con il circuito Falsi Abusi è per me documentabile a far data con l'inizio delle molestie di SessoChannel per conto di Pirate Bay.

Anno Domini 2008.

Se dopo 24 mesi l'associazione anche ideologica è in auge, anche fideisticamente parlando, è ineludibile per detti signori.

Atteso che la Procura di Roma faccia il suo lavoro, nonostante gli ostacoli oggettivi posti a copertura di 4 anni di sfruttamento in peculato d'uso del server Unina di proprietà dello Stato presso l'Università Federico II di Napoli, chiederò di essere sentita presso la Procura della Repubblica di Bergamo.

L.M.

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