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venerdì, agosto 27, 2010

A Sid-Vicious sulla parziale cancellazione 




In effetti non c'è ragione che io canti vittoria, per la parziale cancellazione che Sid-Vicious ha operato sulla pagina dai contenuti incriminabili di diffamazione.

In primo luogo perché il web ha la memoria lunga e ancora per oltre 30 giorni sarà possibile reperirne la copia cache su google. Se poi wikispace è registrato su Web Archive allora quella pagina potrebbe rimanere attiva per sempre.

Inoltre la cancellazione è da ritenersi allo stato solo parziale, in quanto l'url riporta sempre il mio nome e cognome modificati con la "U".

Commento personale:

"Solo un momento fa avevo salvato in bozze l'articolo precedente a questo. con il quale descrivo quanto subito nel corso delle ultime 24 ore. Poi, rileggendo lo scritto di Sid-Vicious mi son ricreduta e dovendo rilevare che la cancellazione è soltanto parziale ho lasciato lo scritto per rispetto verso me stessa, la mia famiglia tutta e gli artisti disturbati in questi 24 mesi. Anche quando si è trattato di Artisti magistrati (vedere il link Dunadicacca)

Il male fatto per divertimento o per stupidità porta solo altro male, questo ti dirà il tuo avvocato se è una persona seria.

Visto che Sid-Vicious è un ragazzo e mi sembra anche un bravo ragazzo, come per i giovanissimi del "divin canale" e per i loro simpatici antagonisti nonciclopediani, è bene che sappia, che:

- mia figlia di 24 anni, cioè la medesima sua età, ha denunciato la persona del blog Maxi Fasso presso i Carabinieri Regione Umbria per molestie persecutorie e violenza privata (si aspettassero un avviso 415 cpp da Terni);

- mi figlia più grande, di 28 anni, ha denunciato IERI nella stanza del pubblico ministero romano dove è confluita la sua prima denuncia di Febbraio, a seguito di molteplici pubblicazioni diffamatorie e delle telefonate persecutorie giunte sul suo posto di lavoro e provenienti da clienti del sito del porno commerciale (blog.sessochannel.it).

I miei fascicoli invece sono intitolati ai reati di "Minacce di Morte" e, naturalmente, diffamazione a mezzo della Stampa.

Non serbo alcun rancore nei confronti di Sid_Vicious e sono sempre pronta alla cancellazione dei suoi dati personali, una volta visti scomparire del tutto i miei.

Se Sid vuol contattarmi è libero di farlo, visto che sono googlabile.

Anche questo è degno di attenzione, perché sullo Stradario di Roma il mio indirizzo abitativo indicizza il sito sardo della Promotux Snc, l'osceno SessoChannel.it del manifesto contro il "FALSO" cyberbullismo di una delle rarissime persone per bene nel web italiano e lo fa durante gli ultimi 24 mesi di distribuzione di 15 video diffamatori a contenuto anche pornografico e fotomontaggi porno con il mio volto.

Oltre, naturalmente, le molestie e la pubblicazione delle fotografie dei miei figli sui due blog principali del circuito del porno/falsi abusi (Pirate Bay e l'agenzia legale italiana per i pedofili).

Loredana Morandi


UPDATE: ALLE ULTIME CONVERSAZIONI
SUL SITO DEL PEDOFILO MAXI FASSO

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6cUZAEvZhF7j-yazWM1D61Z3VVIdrYgc8bnrQQWnKwWwVDEq6HHcVLvozYBIXcI7guRT2LPkkfrnXwF3OgtFX4i6YbxQrBXkCoAp9wwSp1Hq2jbWJULVK-ab_U40axOwWf_uz/s1600/2010-08-28_085647_DUE_ANNI.jpg

"lo scritto è stato in rete 2 anni"


Due anni di diffamazione sono tanti, troppi. Quello scritto si trovava lì da quando sono iniziate le persecuzioni ai miei danni, ai danni della mia famiglia e ai danni delle Associazioni di Artisti che presiedo in qualità di presidente della associazione fondatrice di Artists Against War Italia.

In questo momento Sid-Vicious è accarezzato ed ammansito da pluripregiudicati e gente che ha rapporti personali con condannati per reati di pedofilia e di pedopornografia con condanne fino a 9 anni e 9 mesi di reclusione.

Ragazzo fai attenzione. L'autoconsolazione nerdica è un errore e quello scritto non ti rappresenta neppure come artista.

Orsù, un po' di impegno sociale. Anche oggi i "Precari della Scuola" saranno in sciopero della fame di fronte a Montecitorio, grazie anche allo sfruttamento sistematico dell'Università Federico II di Napoli ad opera di 3 società commerciali.

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