martedì, aprile 06, 2010
Pornografia italica ... recensione critica
In effetti ho impiegato un po' di tempo a scoprire i modi di diffondere pornografia in quel di Pisa ma, come si dice, "chi cerca trova"..
Ed io, che in realtà non stavo affatto cercando, ho infine trovato la persona e artefice ideologico di fatto dei danneggiamenti all'arredo urbano del Comune di Viareggio.
Peccato che, senza arte ne parte, l'imbrattatrice sia su Deviantart a spacciarsi per quello che non è. E ve lo dico io, che me ne intendo, non c'è proprio niente di artistico in quegli scatti dati via come stock.
Vedere qui, la foto pubblicata su yumeshima.
Vedere anche il profilo "stock" hard e senza nessun pregio d'artista della amica americana, in cui quel qualcuno è la sola modella a tender trappole in cui qualcun altro al fine abbocca ...
Nonostante il fatto che... l'unica cosa artistica fossero "le sole ali", di buona fattura, e che tra i commenti l'estasi estetica sia data principalmente dal gradimento della "luce dalla finestra", la foto ha ricevuto anche il plauso e l'uso di pugno di un pornografo del bianco e nero (uno che fa solo pornografia e trasforma foto d'altri scurendole) al bel titolo di "fotomanipolazione surrealistica".
La mia critica artistica: purtroppo tutto quello che è "social" è commerciale, chiunque scatta una foto di nudo si crede fotografo e la persona fotografata si autopromuove "modella", anche se è grassa, fatta male o proprio banale. Così è per l'amica americana e la sua modella.
No matter, never mind. No Arte, nessun concetto.
Quello che resta è solo un po' di pornografia, mascherata neppur abilmente da "nudo formale o classico" a causa del disordine oggettivo del luogo degli scatti. Tutt'altro che "surreale".
Ribadisco il mio voto "zero", perchè nella pornografia non c'è Arte e là dove con la più banale foto di "pelo" si divenga la "star internazionale" del branco degli amici, si ha una mercificazione atta a fomentare solo quel cyberbullismo, che produce "di fatto" i danneggiamenti a Viareggio.
La pornografia è la vera "fine" della bellezza e dell'Arte.
Attenzione: nessun "fine" giustifica i mezzi.
Morale: cessate, desistete.
L.M.
Ed io, che in realtà non stavo affatto cercando, ho infine trovato la persona e artefice ideologico di fatto dei danneggiamenti all'arredo urbano del Comune di Viareggio.
Peccato che, senza arte ne parte, l'imbrattatrice sia su Deviantart a spacciarsi per quello che non è. E ve lo dico io, che me ne intendo, non c'è proprio niente di artistico in quegli scatti dati via come stock.
Vedere qui, la foto pubblicata su yumeshima.
Vedere anche il profilo "stock" hard e senza nessun pregio d'artista della amica americana, in cui quel qualcuno è la sola modella a tender trappole in cui qualcun altro al fine abbocca ...
Nonostante il fatto che... l'unica cosa artistica fossero "le sole ali", di buona fattura, e che tra i commenti l'estasi estetica sia data principalmente dal gradimento della "luce dalla finestra", la foto ha ricevuto anche il plauso e l'uso di pugno di un pornografo del bianco e nero (uno che fa solo pornografia e trasforma foto d'altri scurendole) al bel titolo di "fotomanipolazione surrealistica".
La mia critica artistica: purtroppo tutto quello che è "social" è commerciale, chiunque scatta una foto di nudo si crede fotografo e la persona fotografata si autopromuove "modella", anche se è grassa, fatta male o proprio banale. Così è per l'amica americana e la sua modella.
No matter, never mind. No Arte, nessun concetto.
Quello che resta è solo un po' di pornografia, mascherata neppur abilmente da "nudo formale o classico" a causa del disordine oggettivo del luogo degli scatti. Tutt'altro che "surreale".
Ribadisco il mio voto "zero", perchè nella pornografia non c'è Arte e là dove con la più banale foto di "pelo" si divenga la "star internazionale" del branco degli amici, si ha una mercificazione atta a fomentare solo quel cyberbullismo, che produce "di fatto" i danneggiamenti a Viareggio.
La pornografia è la vera "fine" della bellezza e dell'Arte.
Attenzione: nessun "fine" giustifica i mezzi.
Morale: cessate, desistete.
L.M.
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