giovedì, aprile 08, 2010
Arriva l'Expo del porno nella Rossa Toscana
Arriva l'Expo del porno nella Rossa Toscana
Mentre impazza la campagna contro i cd "preti pedofili", quei poveri cristi presi a soggetto per il ricatto economico alla Chiesa Cattolica, la Rossa Toscana, ultimo baluardo della sinistra in Italia, si veste da "Escort" ed ospita l'Expo commerciale della pornografia. Siamo stati noi, gridano in coro i compagni comunisti toscani da Pisa e dalle sue provincie! Siamo stati noi rispondono a loro i pugliesi di Vendola! Siamo stati noi!, rispondono dalla falsamente morigerata Cagliari, quando uno degli avvocati della Baia e il suo pornografico cliente sono qui su questo sito, un giorno dopo l'altro, per valutare se io ho realizzato o no che la donna accusata di segregare i figli per mettersi in vendita via chat è a collegata alle loro chat hard. Si lo è, io non ho alcun dubbio e chissà come veniva ricattata la poveretta dai signori del porno di Selargius, ma la risposta è facile, a buon conto mostrandole cosa stanno facendo a me in ricatto da 18 mesi e il placet di Tiscali e di "patron Soru".
Esatto, il mio è un mea culpa politico, nonostante il fatto che io non abbia colpa alcuna o personale delle escort nel letto del premier, del libro pubblicato alla compagna D'Addario con la storia del coito di una notte, della compagna Francesca nel letto di Bertolaso o della prostituzione con ricatto delle transessuali di Marrazzo.
Di codesta politica esulterebbe Bianchini, lo stupratore seriale di Roma, se solo non fosse finito nelle maglie della giustizia. E forse è stato ben nascosto per anni da tutto quel che bolliva nella pentola...
Il Programma della Rossa Pisa: ogni giorno Animazione XXXXL con Lulù Angel, sadomaso con Golem Low, 100 sexygirls, “La Città per le Donne”, telefono erotico, doccia erotica, palestra erotica, tunnel dell’amore, talk erotik e in più seducenti sfilate di moda, colorati spettacoli di drag queens diretti da Regina (proprietaria del Priscilla Caffè e leader del movimento transgender), cioccolateria erotica e il sexy ristorante “Herotika” presso cui cenare in ottima compagnia.
La finale di Miss Trans Erotik invece sarà in scena a Lucca, domenica 11, dove la fiera maschilista dell'industria della chirurgia plastica sarà presentata addirittura dal signor Vladimiro Luxuria, di ritorno dalle ormai troppe esperienze televisive, dai reality e dal nostro povero senato dove, come unico contributo alla società civile italiana, trascorrendo l'intero mandato in giro per i gay pride del pianeta, egli ha tiranneggiato le donne per l'uso della toilette come navigato maschilista.
Non mancherà Tinto Brass, candidato per il c**o e la Bonino alla Regione Lazio, nell'ultima tornata elettorale per le amministrative.
Il menù del diletto per i pornomilitanti è presto detto, sesso commerciale a 360 gradi per dimenticare la crisi, per dimenticare che si pagheranno le tasse "federali" per finanziare la coca, i festini e gli svaghi dei politici amministratori e i loro acquisti sconsiderati o sessuali.
Col senno di poi, in una conversazione email con l'ufficio stampa della associazione contro la pedofilia Caramella Buona sulle questioni dei "preti", ho recentemente potuto rivedere Marrazzo, quando ancora non immaginavamo la corruzione a lui intorno, nella visita del verde Angelo Bonelli al regista Giancarlo Scancarello presso il carcere di Rebibbia su incarico della Regione Lazio a pochissime ore dall'arresto sul caso Rignano Flaminio. Vien da domandare: "cos'altro c'era nella vita dell'ex amministratore regionale?"
L'agente da me intervistato a piazza Navona durante l'evento organizzato dalla Polizia delle Telecomunicazioni per la prevenzione del crimine in rete è stato perentorio: "Il target del pedofilo in rete è socialmente e culturalmente molto elevato". Io gli credo e come me gli crede la magistratura che ha indagato sul Mostro di Firenze. Ma nella "rossa Pisa" quegli amministratori che permettono l'evento commerciale del porno sono addirittura immemori di tutti i fenomeni legati alle devianze determinate dalla pornografia ad iniziare con il caso, trattato anche su queste pagine, della ragazza "seviziata e ricattata per 10 mesi" dalla sua comitiva/branco in Lucca, patria del Lucca Comics.
In questo clima caliente dove è tutto sacrosanto il commercio, ma un sessantenne e un omosessuale dichiarato sono liberi di mentire alla stampa solo per soldi o pubblicità, diviene istruttiva la lettura de L'Antefatto, il blog de Il Fatto, quando riprende una intervista a Massimiliano Frassi che dichiara:
“Gran parte della società è impreparata, incapace di fronteggiare l’abisso oscuro della pedofilia. Certo, si affronta come tematica astratta, ma quando si ‘incarna’ nel vicino di casa, nel collega di lavoro o nel proprio parroco non si riesce più a coniugare l’immagine pubblica di quella persona con le accuse. E’ uno dei motivi per cui la società si schiera spesso al fianco dell’accusato, non della vittima, emarginando chi, con grande difficoltà, è riuscito a denunciare quanto subito”.
La società è preparata, eccome se lo è in questi eventi e nella costruzione sinergica del nuovo oppio dei popoli planetario. Falso quanto afferma Frassi. Lui stesso è la riprova di come il successo e il personale tornaconto inducano tutti gli sfruttatori a farsi paladini del "carrozzone", anche solidarmente a dichiarazioni in apologia della Pedofilia, quelle proferite al convegno di Palermo e diffuse via Facebook dal gruppo dei pedofili a me intitolato, dal quale il Frassi pur lieto di avere un "clonatore ufficiale" si ritrasse fin tentando senza esito la censura ai miei danni. Io ho denunciato, convinta, principalmente, proprio dal comportamento di Frassi il cui clone oggi imperversa "letteralmente"su Facebook, sapendo lui niente affatto belligerante.
Cosi... Quohelet (Ecclesiate) 1, 14: Ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità ed inseguire il vento.. L.M.
Col senno di poi, in una conversazione email con l'ufficio stampa della associazione contro la pedofilia Caramella Buona sulle questioni dei "preti", ho recentemente potuto rivedere Marrazzo, quando ancora non immaginavamo la corruzione a lui intorno, nella visita del verde Angelo Bonelli al regista Giancarlo Scancarello presso il carcere di Rebibbia su incarico della Regione Lazio a pochissime ore dall'arresto sul caso Rignano Flaminio. Vien da domandare: "cos'altro c'era nella vita dell'ex amministratore regionale?"
L'agente da me intervistato a piazza Navona durante l'evento organizzato dalla Polizia delle Telecomunicazioni per la prevenzione del crimine in rete è stato perentorio: "Il target del pedofilo in rete è socialmente e culturalmente molto elevato". Io gli credo e come me gli crede la magistratura che ha indagato sul Mostro di Firenze. Ma nella "rossa Pisa" quegli amministratori che permettono l'evento commerciale del porno sono addirittura immemori di tutti i fenomeni legati alle devianze determinate dalla pornografia ad iniziare con il caso, trattato anche su queste pagine, della ragazza "seviziata e ricattata per 10 mesi" dalla sua comitiva/branco in Lucca, patria del Lucca Comics.
In questo clima caliente dove è tutto sacrosanto il commercio, ma un sessantenne e un omosessuale dichiarato sono liberi di mentire alla stampa solo per soldi o pubblicità, diviene istruttiva la lettura de L'Antefatto, il blog de Il Fatto, quando riprende una intervista a Massimiliano Frassi che dichiara:
“Gran parte della società è impreparata, incapace di fronteggiare l’abisso oscuro della pedofilia. Certo, si affronta come tematica astratta, ma quando si ‘incarna’ nel vicino di casa, nel collega di lavoro o nel proprio parroco non si riesce più a coniugare l’immagine pubblica di quella persona con le accuse. E’ uno dei motivi per cui la società si schiera spesso al fianco dell’accusato, non della vittima, emarginando chi, con grande difficoltà, è riuscito a denunciare quanto subito”.
La società è preparata, eccome se lo è in questi eventi e nella costruzione sinergica del nuovo oppio dei popoli planetario. Falso quanto afferma Frassi. Lui stesso è la riprova di come il successo e il personale tornaconto inducano tutti gli sfruttatori a farsi paladini del "carrozzone", anche solidarmente a dichiarazioni in apologia della Pedofilia, quelle proferite al convegno di Palermo e diffuse via Facebook dal gruppo dei pedofili a me intitolato, dal quale il Frassi pur lieto di avere un "clonatore ufficiale" si ritrasse fin tentando senza esito la censura ai miei danni. Io ho denunciato, convinta, principalmente, proprio dal comportamento di Frassi il cui clone oggi imperversa "letteralmente"su Facebook, sapendo lui niente affatto belligerante.
Cosi... Quohelet (Ecclesiate) 1, 14: Ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità ed inseguire il vento.. L.M.
Etichette: porno commerciale