sabato, giugno 19, 2004
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about Un blog per mobilitare le anime pacifiste della rete a favore della mobilitazione del forum nazionale Fermiamo la Guerra. Comunità Fondata da Loredana Morandi. Prossima tappa: campagna manifestazioni locali e nazionali dal 4 al 6 giugno. PLUGINSPACE="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer/"> ROMA 4 GIUGNO 2004 Il nostro documento Programma Manifestazioni ROMA 16 MAGGIO 2004 BloggersperlaPace a PLUGINSPACE="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer/"> We are the Future ROMA 25 APRILE 2004 Bloggers con l'Anpi ROMA 17 APRILE 2004 Il nostro appello ROMA 20 MARZO 2004 src="http://media.supereva.it/lunadicarta.freemail/20marzo/bloggers20marzo1.JPG" width="200" height="140"> Bloggerperlapace ha partecipato al Global day Action for Peace il 20 marzo 2004 per la pace in Iraq e in Medio Oriente Vuoi unirti a noi? Mandaci una email! src="http://media.supereva.it/lunadicarta.freemail/20marzo/bloggers20marzo2.JPG" width="200" height="140"> altri link Absinthfreespirit Aceto Aigei Albunet AlzataConPugno Amara Bimbobello Bogey Broiolo Buldra Burlanda Cicoria CompagnidiViaggio Cortiana Diana ElisabettaPerotti FitzCarrAldo FranciFra GianniZampieri Gilbert Giustizia Quotidiana IlMondodiFuori Innocentievasioni Ironika Jonell LaCasadeiGirasoli LaFataMorgana Landofnowhere Lilla LucianoSomma Lucignolo79 Lunadicarta MagnificoRettore Marcaval MausMaus Meimi MrKing MTB Operaomnia PeaceMusicLove Ppaglion PsychoDavid Rezarez Roja30cr RospoVerde RuminantePensiero SidNapoOrsoCapo Stella74 SteveNorrin Stigli The Ego - Ciccsoft Tolli Uruknet Websurfer
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martedì, giugno 01, 2004 4 giugno 2004 - ROMA - Bloggersperlapace As the crisis in Iraq and the JOIN THE EMERGENCY MOBILIZATIONS JUNE 5 In Washington DC: In San Francisco: In Los Angeles: Anyone who is paying attention knows that we are at a turning point in history. The people of the United States must act now to signal their opposition to the Bush administration's vision of endless war, its program of torture and death. The whole world is watching to see if the people of the U.S. rise to the occassion.
On June 5, in response to the call initiated by the A.N.S.W.E.R. Coalition, thousands of people will take to the streets. Each day that passes means that more people will die so long as the administration is given leave to carry on its criminal wars, occupations, torture and assault. At the same time, each day right now is an opportunity to be seized as the momentum in the U.S. against the war grows. By acting, we can make a difference today.
Developments in the Middle East over the past few days emphasize the importance of mobilizing to "Bring the Troops Home NOW!" on June 5 in Washington DC, San Francisco, Los Angeles and elsewhere.
IRAQ: PALESTINE: And it is not just in Iraq and Palestine where the crisis is deepening. Public anger toward the U.S. has “never been higher,” in the words of Egyptian President Mubarak, himself a loyal supporter and client of Washington. The occupation of the Gulf region and Palestine, including the basing of U.S. troops, ships and planes all over the area, has played a key role in sparking the first major insurgency inside Saudi Arabia. In Afghanistan, casualties are rising “amid signs of growing militant insurgency in the south” of the country. (Reuters, May 29, 2004)
At the same time, the hyper-aggressive Bush team has overthrown the democratically elected government of President Jean-Bertrand Aristide and occupied Haiti. They have enacted new, hostile measures against Cuba, laying the groundwork for possible military attack in the near-future. They are seeking to undermine the progressive government of Venezuela, building new bases in the Philippines, and threatening a new war in Korea.
And at home, this government of, by and for the rich, continues to attack affirmative action, labor and workers' rights, civil rights and liberties, women's rights, marriage equality, the environment and more, while they turn over trillions more in wealth to already wealthy.
Only the people's movement can turn this around. We cannot wait for, or place our hopes on, the November election - we cannot let the days pass and the death roll rise. We must mobilize for June 5 in Washington DC, San Francisco and Los Angeles! Join us to:
Thousands will march
U.S. Out of Iraq All foreign troops OUT of Iraq - End the Colonial Occupation of Palestine U.S. HANDS OFF of Money for Jobs, Education, Housing & Healthcare - Not for War! A.N.S.W.E.R. Coalition
Bloggersperlapace c'è del lavoro da fare... Sono di ritorno dalla riunione di coordinamento di Roma Città Aperta alla Pace, dove fervono i lavori per le manifestazioni dei prossimi giorni. Ieri sera la Casa della Pace ha svolto tutte le sue attività, riprese per la prima volta dal colosso mediatico Cnn, il cui occhio vuol vedere e toccare con mano l'accoglienza, che Bush riceverà in Italia. Sì, sarà ferma e severa opposizione, ma pacifica e non violenta. I signori della guerra non otterranno di spremere un anima violenta al movimento, perchè l'anima del Popolo della Pace severamente condanna, ma con la dolcezza e senza le armi. Al lavoro: senza dubbio lo sforzo maggiore sarà il coordinamento delle laboriose attività del 2 giugno e i Ponti di Pace. I 4 ponti "occupati", romantici balconi sospesi sul fiume Tevere e meta da sempre di sposini in luna di miele e di turisti con macchinette fotografiche, trasformeranno piacevolmente il loro splendido castone nel panorama della città di Roma animandosi dei colori dell'Arcobaleno. Ogni ponte vi divertirà con giochi, musica, danze, spettacolo e arte da strada. Vi saranno fiori, palloncini e tantissime bandiere dell'arcobaleno. Dalla zona del Colosseo saranno lanciate alcune mongolfiere con lunghissimi e leggerissimi striscioni recanti messaggi di pace e/o bandiere arcobaleno. Dopo il lancio, le mongolfiere saranno ancorate in modo tale da poter essere visibili anche da lontano. Una chicca tecnica: ogni mongolfiera può trasportare al massimo il peso di 300 grammi. Segue questa iniziativa Riccardo di Paxchristi - Punto Pace Roma. Il cuore organizzativo della intera manifestazione spettacolo per la Pace sarà l'Isola Tiberina e i due ponti, che la collegano da un lato alla vecchia Trastevere, e dall'altro all'area Sacra di Largo Argentina e il centro. Qui si riunirà di buon mattino il popolo della Pace, per il coordinamento della rete Roma Città Aperta alla Pace e le associazioni: Bloggersperlapace.Splinder.it, Aprile per la Sinistra, Legambiente, Rete Lilliput, Associazione Altrimondi, Comunisti Italiani e Verdi Roma, il Comitato Pace Preventiva del I Municipio e l'Associazione Non Violenti. All'Isola Tiberina si provvederà quindi a gonfiare e a distribuire, per tutti gli altri ponti, le centinaia di palloncini colorati, che saranno liberati nel cielo di Roma simultaneamente alle ore 11 della mattina, al suono della sirena, per ricordare all'Italia e agli italiani il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica e il ripudio della guerra. Contemporaneamente a tutti i partecipanti alla Manifestazione dei "Ponti occupati per la Pace", su tutti e 4 i ponti principali, per l'organizzazione di Bloggersperlapace.splinder.it community fondata da Loredana Morandi, sarà consegnata una coloratissima "margherita" Gerbera. Dono di bellezza e Pace nella natura, simbolo di speranza e solidarietà fra i Popoli, della Associazione Assofioristi Confesercenti del Mercato Generale dei Fiori di Roma. Ogni singolo fiore sarà lanciato da ognuno di noi nelle acque del "padre Tevere", con la sincera e profonda dedica di Pace e memoria ai caduti militari e civili di ogni guerra e del terrorismo, con la muta preghiera del cuore per l'abbandono di ogni arma rivolta da un uomo, contro un uomo. In seguito avremo il Die-in giorno 3 giugno a piazza del Pantheon, dove al suono profondo di un tamburo, simile al rumore di un esplosione, gruppi di persone si lasceranno cadere in terra "come morti". Poi la marcia del 4 giugno, che ci impegnerà tutti e che chiuderà con un palco e la rappresentazione teatrale del Processo ai Signori delle Armi. L'esito sarà dare una voce univoca alle centinaia di migliaia di cuori di uomini e donne del pianeta, che otterranno così simbolicamente la condanna pubblica e morale, dei modi violenti e della guerra. Poi il 6 giugno l'inaugurazione ufficiale della Casa della Pace. La Questura ha reso ignoto/da definire il percorso reale della marcia fino alla giornata del 3 giugno, nonostante abbia già concesso piazza Venezia, spero di pubblicare al più presto tutti gli aggiornamenti. Ogni iniziativa richiederà l'impegno di tutte le singole persone. Io, questa mattina presto, sarò al Mercato dei Fiori per ritirare le centinaia di margheritone, che per una intera notte abiteranno a casa mia. Stefano, presidente della Assofioristi Confesercenti, mi ha raccomandata di tenere i gambi in acqua per mantenere freschi gli steli e mi ha detto di avermi già provvista, anche dei secchi necessari per tenervi i fiori dal lunghissimo stelo. Sarà una gran fatica, ma sono sicura, che sarà bellissimo vedere i fiori navigare lentamente lungo la corrente del fiume. Però una mano, mi ci vorrebbe proprio! Ehi bloggers c'è qualcuno di voi, che si offre volontario per accompagnarmi con la sua macchina? Attendo speranzosa vostre notizie! Buonagiornata a tutti. Lunadicarta lunedì, maggio 31, 2004 Bloggersperlapace una bella notizia! Il sito vittime-di-lunadicarta è stato oscurato! Grazie a Babbo Splinder! Ti vogliamo bene! Lunadicarta (che corre perchè stasera ha la CNN) L'APPELLO DEL COORDINAMENTO "PACE DA TUTTI I BALCONI!": "ESPORRE LA BANDIERA DELLA PACE PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA E PER LA VISITA DI BUSH IN ITALIA" 31 maggio 2004. E' un invito a esporre nei prossimi giorni dalle case di tutta Italia la bandiera della pace quello che viene dal gruppo di coordinamento della campagna "Pace da tutti i balconi!", che lanciò nell'autunno del 2002 l'appello a manifestare così la contrarietà alla guerra in Iraq e che portò ad imbandierare le città italiane con 3 milioni di bandiere della pace e che fu segno più eloquente della contrarietà del popolo italiano alla guerra. Oggi quella richiesta di manifestare con le bandiere arcobaleno il "no" alla guerra torna forte in occasione della festa della Repubblica e della visita in Italia del presidente americano George W. Bush. «Il 2 giugno - aggiungono i promotori della campagna - si festeggia la Festa della Repubblica, celebrata in tutta Italia con grande rilievo e riportata in auge dal Presidente Ciampi. A Roma si terrà la consueta parata militare: considerando il valore che la Costituzione riserva alla pace, ci sembra un modo estremamente riduttivo di festeggiare la Repubblica, soprattutto in questo periodo, durante il quale il dettato costituzionale è stato piegato alle ragioni della politica e ci troviamo di fatto in una guerra non autorizzata da nessun organismo soprannazionale. Stiamo cioè combattendo una guerra di conquista fuori dal Diritto internazionale e contro il dettato costituzionale. Crediamo invece che la nostra Repubblica vada festeggiata ponendo l'accento sui valori che ne sono alla base e che sono esplicitati dalla Costituzione: la Pace innanzitutto, il lavoro e la libertà di espressione. Sono questi i temi che vorremmo vedere approfonditi il 2 giugno, senza enfasi ma con determinazione. Invitiamo perciò tutti gli italiani a festeggiare la Repubblica con la bandiera della pace, che senza contrapporsi alla bandiera nazionale ne esplicita i valori». «Ad un anno dalla fine dichiarata della guerra in Iraq - scrivono i promotori riferendosi alla visita di Bush - il governo italiano si appresta ad accogliere con un rilievo senza precedenti, quello che dalla stessa maggioranza dei cittadini statunitensi viene ormai definito "il presidente antiamericano". Bush si è distinto infatti per una visione della politica estera che ha prodotto danni talmente gravi da risultare difficilmente rimediabili. E' tramontato il processo di pace in Medio Oriente; sono state combattute due guerre contro il terrorismo con il risultato di aver dato forza e voce agli integralismi più efferati; sono stati danneggiati i Governi dei Paesi arabi moderati che si trovano oggi a dover fronteggiare opposizioni sempre più forti e intolleranti: un esempio recentissimo è il blocco delle esportazioni verso la Siria, con successivo inasprimento dei rapporti bilaterali. Come se non bastasse è stata voluta e favorita una crisi fra i Paesi membri dell'Unione Europea non ancora del tutto rimarginata». «Come Campagna "Pace da tutti i balconi!" - sottolinea quindi il documento - sentiamo di essere vicini all'ideale di libertà e di democrazia che gli USA rappresentano nel mondo e proprio per questo riteniamo sgradita la visita di colui che tanto sta contribuendo ad affossare tale ideale. A tutti gli abitanti di Roma va pertanto il nostro invito ad esporre la bandiera della pace per rendere esplicita la volontà nonviolenta della nostra nazione». Roma: presentazione della Prima-Vera Estetica Nell'ambito delle iniziative della Prima-Vera Estetica Romana, la presentazione della nuova linea di abbigliamento uomo-donna, si colloca come evento e particolare raffinato. Nelle centralissime via del Corso e via dei Condotti e' stata esibita al pubblico la linea Guantanamo, realizzata dalla Prixicel Corporation. La nota marca di street style e' uno degli sponsor del Pink Paint Party del 4 giugno. Uno stile contemporaneo, globale, irresistibile. Guantanamo non e' solo una linea di abbigliamento. E' uno stile di vita e molto di piu'. E tu chi sarai? torturato o torturatore? vittima o carnefice?
alcuni momenti del defile' I Bloggersperlapace per...
ROMACITTAPERTALLAPACE
SI RICORDA CHE OGGI 31 MAGGIO POMERIGGIO la casa della pace “provvisoria” DALLE 16-19 sarà aperta per distribuzione di magliette art 11 e bandiere della pace . Mentre alle 20.00 riunione operativa per preparare le iniziative creative del 2/3/4 giugno. P.S. Alle 20.00 VERRA’ ANCHE (Vestitevi male!!!!) Ricevo e trasmetto..Lu' ^-^ 10.000 CIVILI MORTI IN IRAQ Die-in a P.zza del Pantheon Giovedì 3 giugno ore 19:00
Ad oggi sono oltre 10.000 i civili morti nel conflitto iracheno! 20 civili morti ogni giorno! Uomini e donne, vecchi e bambini, persone che come noi vivevano la propria vita quotidiana. Persone rimaste uccise per l’esplosione di una bomba o un colpo di mortaio. Persone che si trovavano al mercato per comprare del cibo o che tornavano a casa dopo una giornata di lavoro. Persone che come noi si trovavano in una delle piazze delle loro città. Bagdad, Falluja, Nassiria……come Roma!
Il 3 giugno alle ore 19:00 a P.zza del Pantheon vogliamo ricordare ciò che succede ogni giorno per le vie delle città irachene.
Invitiamo tutti i cittadini romani a partecipare ad un die-in collettivo, per cercare di capire e sperimentare cosa vuol dire, per un civile, vivere e morire sotto i bombardamenti.
La nostra guerra i loro morti!!!!!!! Cos’è un DIE-IN? Un die-in è un’azione di protesta nonviolenta, che drammatizza e inscena una “morte collettiva”. I manifestanti si sdraiano e restano immobili per terra, per un tempo definito.
Il 3 giugno il tempo verrà scandito dal ritmo di un tamburo che, con il suo suono, simulerà il rumore di un’esplosione. domenica, maggio 30, 2004 Poveri di spirito e pornografia morale... Gli elementi ci sono tutti. Ecco qui la storia... Una, mai vista ne conosciuta ovvero la napoletana Lia, circa un mese fa approda qui, grazie alla copiaincollatrice di una persona impegnata (io), che avevo appena scritto l'equivalente di una breve di agenzia, e dato tutti gli stessi riferimenti ai siti di Albarash.net e The Memory Hole. Entrambi pubblicavano in modo pressochè identico un medesimo elenco di link e che, solo poche ore dopo, avrebbero cancellato parte della notizia. Mai avrei immaginato, che sarebbe iniziato il mio calvario fino alle telefonate di minaccia in casa mia. (Nota bene: nessuno si è così tanto interessato quando ho dato la notizia in "anteprima nazionale" di un audiotape di Ben Laden, leggendolo in diretta fra cnn e al-jazeera.) L'originale di cotanta "scienza", napoletanamente scriveva: alle 18:56 del 02 maggio, 2004 Uhm. Quelle del link che corrisponde a "donne" mi risulta siano false. Se ne parlò già diverso tempo fa, è un film porno.
Cairo (http://www.ilcircolo.net/lia)
Io rispondevo:
alle 21:37 del 02 maggio, 2004
Quelle o altre mi sorge una domanda: se tanto possono fare agli uomini di violenza anche sessuale, cosa faranno alle donne? Domanda numero due: qualcosa può indurci a credere che i soldati americani e inglesi, che abusano fisicamente di uomini adulti, siano tanto galantuomini da non abusare delle donne? Domanda numero tre: non vi sorge invece il sospetto che le donne siano state le prime ad essere violentate? L.
Lunadicarta (http://giustiziaquotidiana.splinder.it)
Scoppiava infatti in quelle ore il caso, che ha fatto raggelare il sangue ai Potenti della Guerra: le torture di Abu Ghraib di fronte alle quali ogni credibilità della politica statunitense sarebbe irreparabilmente crollata. Noi, popolo che lavora per la pace, ve lo abbiamo sempre detto. Ma non fa audience presso personcine come Lia, anche se tutti noi avremmo letto la storia della 14enne violentata sotto gli occhi del padre, solo qualche giorno dopo. Vediamo un po' il pulpito di Lia: Ricordo bene la sensazione, che mi dettò la mia sensibilità di pacifista e di donna. Se sono vere le violenze sessuali compiute contro uomini adulti, le violenze alle donne sono accadute prima. Questo è storia: centinaia di donne denuncianti i loro stupratori hanno subito la vivisezione, che stà proprio per l'essere dissezionati da vivi a ferite aperte. La storia insegna, la donna è la prima a subire. Sempre. Di blogvipfan dipendenti il mondo se ne cade, (si tratta infatti delle stesse persone belanti di fronte alla tv in versione web), perchè la Lia ha sempre sostenuto, che io fossi del partito della veridicità delle foto. Cosa della quale a me non è mai interessato nulla, giurisprudenza è storia, la storia insegna e le violenze contro le donne sono accadute prima. Punto. Sollevato di già il vespaio sulla sola dichiarazione di Lia senza uno straccio di link, e con la solidarietà del blogvip fan club: mi si può leggere l'aver scritto: "Che dimostri lei di aver ragione." Vi informo, che il blog di Lia non lo leggevo e non lo leggerò perchè le previsioni del tempo le leggo direttamente dal Meteo, e di solito trovo l'argomento molto noioso. Inoltre il falso c'è, e infatti la sua venuta qui non si vede. In un mese: nonostante io sappia con certezza di essere letta anche in Israele, visto che edito appelli in lingua ebraica e mi legge un mio amico da lì, il mio counter Shini Stat non mente: dall'Egitto qui non ci ha mai letti nessuno. Gli argomenti di Lia a sostegno delle sue tesi: un post di Carmilla. Tutto qua!?, direbbe il candido lettore. No!, non dico a voi belanti e osannanti folle di fans: il candido lettore è uno che legge per la prima volta, senza aver letto mai prima. Tutto qua. E non era molto, opinioni o poco più. Cosa c'era scritto su Carmilla: un articolo, riletto ora, cui va il mio unico plauso per aver scritto un solo ibrido del mio pensiero. "Ma il punto non è se i fotogrammi siano ripresi dal vero (ripeto, sarei per escluderlo) oppure no." Nel mio pensiero, cancellate l'esclusione fra le parentesi, perchè accade in Italia e in Europa di ritrovare donne, a scomparsa denunciata dai familiari, grazie alle foto provenienti dal mercato pornografico. Dietro ci sono storie di incredibile violenza. Si, interessante la ricerca su google, ma non tale da avere rilevanza probatoria. Unici a poterne documentare il falso o la veridicità: il fotografo o il regista. Considerando, inoltre, probatorio il fatto che, il fotografo del carcere degli orrori, sconterà un solo anno di galera ...
(*) Poi, il neo laureato Delio di Tubinga (blog Pubblico Distratto), con una splendida prova di disinformazione, può anche affermare che non sono giornalista, nonostante io abbia fatto tv e intervistato personaggi come Bruno Lauzi, Biagio Antonacci, La Formula Tre, Gemelli diversi, Morandi, si anche lui, e internazionali come Clark Stevenson, Queen Anne Hines, Archie Love, il mitico Eddie Floyd, ecc ... Io, le donne rese schiave, ci sono andata di persona a conoscerle nelle loro prigioni. Concludendo: a parte le chiacchiere, nulla di concreto se le medesime foto di Lia sono andate al Consiglio di Stato americano e poi svelate dal Globe. Altrimenti lo scoop lo si faceva noi in Italia... uhm.. già anche Neri scrive.. brrr e con quale sottile ironia... Gli avvocati di solito mi piacciono molto, soffro sinceramente a vederli sguinzagliati da pessimi clienti. E poi, diciamolo francamente, non sono certo come il cane, che si possano sguinzagliare. Si trattano con rispetto, ad esempio non dando adito a reati di sorta. La museruola è inflessibile, se occorre. Il taglio ha il profumo dei più bei giardini del mediterraneo. (Rebus: 7,14,21,28,35,42,49,56,63,3,1, Tombola!) La Morale: nulla, assolutamente nulla, può sostituirsi alla reatà e le parole, se usate per alterare la verità prostituiscono moralmente tutti coloro, che ci credono. Un orrenda e volgare lenza, per un amo guerrafondaio cui abboccano poveri pesci. Io lavoro tutti i giorni per la Pace e per la mia famiglia. Desidero non essere infastidita da mediocri scribacchini o larve macrofaghe. Per la sicurezza della mia famiglia, e per il sorriso dei miei amici, farò solo il mio dovere di cittadina. Domani ho tanto da fare e non ho tempo di leggere brutti blog, soprattutto se sono privi di contenuti. (*) Nella foto Loredana Morandi Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla con chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte in piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. Pablo Neruda Non accontentiamoci di sopravvivere sabato, maggio 29, 2004
ECHI DI BOMBE IRAQ: TRA I MILITARI ITALIANI CONTRABBANDIERI DI OPERE D’ARTE? Il quotidiano iracheno Al Sabah, nell’edizione del 24 maggio scorso, ( http://www.alsabaah.com/20040524 ) ha pubblicato la notizia del ritrovamento di reperti archeologici in un’automobile appartenente al contingente militare italiano che stavano per essere contrabbandati verso il vicino Kuwait. L’auto sarebbe stata intercettata da funzionari di dogana della provincia di Thi Quar che è compresa nella zona affidata al contingente italiano. Nell’articolo è affermato che non si tratta di un episodio isolato ma che appartenenti alle forze della coalizione stanno da tempo praticando operazioni di contrabbando e stanno trafugando reperti da nuovi siti archeologici. Il quotidiano Al Sabah appartiene all’Iraqi Media Network che gestisce l’informazione nel paese per conto della Coalition Provisional Authority. La stessa testata nei giorni scorsi aveva riportato la notizia dei ripetuti saccheggi perpetrati nel museo di Nassirya e dell’incendio appiccato alla biblioteca del museo che ha distrutto gran parte del materiale librario storico e archeologico conservato. Il direttore del museo di Nassirya, Ameer al-Hamadani, nel luglio dello scorso anno, dichiarava alla stampa italiana che era ben felice dell’arrivo dei nostri militari confidando che avrebbero potuto fare la guardia ai 612 siti archeologici della regione, tra questi la biblica Ur dei Caldei e numerosi siti sumeri e assiro-babilonesi, evitando i saccheggi. Immaginiamo che oggi il direttore sarà stato costretto a ricredersi: non solo i militari italiani non proteggono il patrimonio archeologico dai saccheggi ma, come sembra, alcuni di essi contribuiscono a contrabbandare reperti millenari, testimoni della storia più antica della civiltà, che finiranno nel mercato antiquario illegale che non si fa troppe domande sulla provenienza. Associazione di Volontariato Internazionale – ONG -"Un ponte per…"Mail to: uff-stampa@unponteper.it; www.unponteper.it A seguito di minacce personali: si informano tutti gli utenti e i gentili lettori, che non più tardi di lunedì 31 maggio ore 9.00, daro corso a specifica denuncia nei confronti dei signori: Davide Ruda, Alberto Puliafito, Gianluca Neri. Fin dalla giornata di ieri li si ritiene responsabili di molestie, istigazione alle molestie alla persona, dei possibili danni alle cose, all'abitazione, alla famiglia, per le telefonate moleste già ricevute su utenza riservata, nonchè della diffamazione e di tutti gli insulti. Si ritiene per altro responsabile in solido per tutti i danni, presenti e futuri la società Dada.net per il suo personale dipendente, già allertata alle ore 15:22 del 27.05.04 nelle persone del sig. Mariano Dibenedetto e Roberto Barberis, società nei confronti della quale intrattengo rapporti clientelari a conti tutti pagati. Ritengo utile segnalare, che nessuno dei tre è giornalista altrimenti sarebbe informato della radiazione dall'Ordine per aver dato corso a fatti di questo tipo; ed informato del reato di diffamazione a mezzo stampa, equivalente al reato di calunnia applicabile ai marchi registrati. Questa è una community di 50 persone private, ma tali diritti sono efficaci anche nei confronti del singolo danneggiato. Questo si chiama comunemente democrazia dei diritti. Sarei curiosa di sapere cosa pensa dei danni provocati dalla scriteriata considerazione e dal "cult" eccessivo verso persone assolutamente ignote, il dott. Angelo Buongiovanni, considerato che tale atteggiamento di cui in molti hanno dato prova, lede me persona, fisica e reale, quindi non virtuale, nella vita professionale, familiare e personale. Chi meglio del presidente del Secolo della Rete, incontrato recentemente al Senato può rispondermi? Cari signori, è giunto il momento delle scuse. Loredana Morandi Aspettando Bush... 1, 2 e 3 giugno 2004 sit-in
contro la visita di Bush a Roma,
dalle 10,00 alle 18,00 in piazza Argentina
NON STRINGO LA MANO
AL LADRO DI BAGDAD
VENERDI' 4 GIUGNO 2004 Manifestazione per il sessantesimo della Liberazione di Roma dal nazifascismo con corteo per la pace da piazza Esedra a Piazzale dei Partigiani. Adesione dell'Anpi.
Corteo per la pace nel giorno della Liberazione perchè l'Italia RIPUDIA la guerra come mezzo di offesa alla libertà degli altri popoli. Perchè i costituenti, come essi stessi motivarono, con l'art.11 RIPUDIARONO il fascismo, perchè il fascismo si identifica con la guerra. FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA IMPERIALISTA LIBERIAMOCI
LO AVRAI Buongiorno Bloggersperlapace, questa mattina ho apportato una piccolissima modifica al template. La persona, che ha fondato questa community, che ha già tanto operato nel movimento della Pace italiano fino ad oggi, sono io. Pertanto il mio nome è segnalato come fondatore, nel riquadro in alto a sinistra, che si compila dalla directory "descrizione". In questo modo, siamo tutti maggiormente tutelati nella nostra privacy. Vi sarete sicuramente resi conto dell'attacco numero x elevato alla N potenza. Da questo momento ogni volta, che un insulto viene speso contro Bloggersperlapace io, soggetto di diritto privato, molestata nella sfera "privata" delle nostre conversazioni sono immediatamente in condizione di rivalermi. Se non lo sapete ancora, anche la mia abitazione è stata presa di mira, infatti ieri ho ricevuto a tardissima sera una telefonata e una contestuale richiesta di intervista, che ho rifiutato. Per le molestie alla persona, c'è la sola denuncia in Procura. Io non rilascio mai interviste e ho parlato via radio, esclusivamente, per presentare un mio studio su Radio Vaticana. Quanto agli insulti, che potrebbero essere "celebrati" ai miei e ai vostri danni a cagione dello scritto "misero" dello sconosciuto, che si firma sotto il marchio registrato Macchianera, lo si deve ritenere da questo momento responsabile in solido, con la gerenza del sito e del marchio registrato, di ogni singolo fastidio derivante ad utenti privati, ivi comprese le telefonate presso la mia abitazione il cui numero telefonico è "riservato", da un decennio. Informo lui per tutti, che da questo momento per legge sono la persona, che può rivalersi per il disturbo cagionato a circa 50 persone private e liberi cittadini, ivi compreso un membro aderente fin dal 17 marzo 2004. Chiariamo un punto: lo scrivano del rotocalco non intendeva affatto dialogare con questa iniziativa "nata da persone private". Vi è un grande segreto celato in questa vicenda. Illustri sconosciuti, inesistenti fuori dal virtuale, "incapaci" di fare del giornalismo sano e alle volte anche privi di cultura, si vestono in rete con il vestito nuovo dell'imperatore. Opinionisti, pur non avendo assolutamente nulla da dire. Il re è nudo: aspiranti giornalisti, maniaci e logorroici, tutta gente affetta da povertà morale. Questi i grandi tarli del target umano, che si agita in rete animato dalla sola, impietosa e becera ambizione. Poi si potrebbe dire dei valori del fascismo guerrafondaio, ma non meritano la spendita di una nostra opinione. Come potete vedere il grande segreto non è, che la scoperta dell'acqua calda... Nota per il personale dipendente Dada.net: consiglio la immediata cessazione delle minacce contro utenti. Sconsiglio inoltre ulteriori telefonate, le prime tre saranno segnalate in denuncia. venerdì, maggio 28, 2004 MYANMAR: A UN ANNO DAL MASSACRO DEL 30 MAGGIO 2003, NON SI E’ ANCORA ALLENTATA LA MORSA REPRESSIVA DEL GOVERNO Il 30 maggio 2003 in alcune localita’ del nord del Myanmar gruppi di miliziani appartenenti a associazioni filo-governative scatenarono una serie di violenti attacchi contro la folla riunita ad ascoltare un discorso della leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Il risultato di questi attacchi furono, secondo fonti attendibili, almeno 80 morti e diverse centinaia di feriti; le forze dell’ordine, che non erano intervenute per fermare questi attacchi, misero in atto nelle ore e nei giorni successivi centinaia di arresti di militanti dell’opposizione, accusati di avere provocato con discorsi sediziosi la reazione dei cittadini favorevoli al governo. Non vi sono notizie di arresti nei confronti degli assalitori. Aung San Suu Kyi, insieme a tutta la leadership del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, venne arrestata. In questi ultimi dodici mesi molte cose sono cambiate in Myanmar: in agosto il generale Khin Nyunt, gia’ a capo dei famigerati Servizi Segreti Militari, e’ diventato primo ministro, ed ha annunciato una ‘road map’ che dovra’ portare il paese ad una ‘reale e duratura democrazia’. E’ stata di nuovo convocata, dopo nove anni, la Convenzione Nazionale con il compito di preparare una proposta per la nuova Costituzione del paese. ‘In realta’ questo cammino verso la democrazia non sta affatto iniziando’ commenta Paolo Pobbiati, coordinatore per il Myanmar di Amnesty Italia ‘la repressione non si e’ per nulla allentata: i prigionieri per motivi politici sono circa 1300, per la maggior parte prigionieri di opinione, e molte delle persone che furono arrestate un anno fa si trovano ancora in carcere’. Anche Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991, si trova tuttora agli arresti domiciliari, condizione nella quale ha trascorso ben otto degli ultimi 15 anni. Ancora meno fortunati di lei sono altri oppositori del regime che si trovano nelle prigioni del paese; alcuni di loro sono stati condannati a pesanti pene detentive, anche superiori ai 50 anni, per le loro attivita’ politiche pacifiche e non violente. ‘Anche la Convenzione Nazionale rischia di trasformarsi nell’ennesima farsa di questo regime’ osserva Pobbiati ‘a parte le personalita’ politiche di primo piano, come Aung San Suu Kyi, cui e’ di fatto impedita la partecipazione, molti dei suoi componenti sono soggetti a continue minacce ed intimidazioni e si trovano in costante rischio di venire arrestati nel caso si discostino troppo dalle ‘linee guida’ dettate dai militari’. Amnesty International Italia Nelle prossime ore sara’ possibile sottoscrivere un nuovo appello relativo al Myanmar presso questo indirizzo Internet di Amnesty International: http://www.amnesty.it/primopiano/myanmar/ Confermo: si tratta di personale dipendende del gruppo Dada.net E' assolutamente inconcepibile, che una Azienda seria come il gruppo Dada.net di Firenze (Register.it, Supereva.it, ecc.), consenta al suo personale dipendente di danneggiare utenti di altri internet providers. Soprattutto quando questo sito reca i crediti a Supereva ed ha già recensito il personale del Gruppo Dada.net nella persona del professionalissimo e gentilissimo Sig. Fabio Ceccarelli, improponibile all'utenza quando le persone danneggiate sono utenti paganti. Vogliamo tutti augurarci, che tali episodi non si verifichino mai più. L.M. Comunicazione Urgente: Leggere chi è che agisce ai danni e quali sono i soggetti implicati nell'affare. Solo su Lunattivissima Ricordate: siamo tutti "clienti" NAPOLI 1 GIUGNO 2004 ARRIVA L'EDIZIONE 2004 DI: "UNA CANZONE DI PACE" Inserita nel Maggio dei Monumenti ed organizzata dalla Scuola di Pace onlus, in collaborazione con le associazioni Vivara, Gridas, Senza Confini e 'O Pappece, la manifestazione si avvale del patrocinio dell'Assessorato all'Istruzione della Regione Campania e dell'Archivio Pace e Diritti Umani. "Mai come quest'anno - spiega Corrado Maffia, organizzatore della rassegna ed animatore della Scuola di Pace - l'appuntamento cade in un momento particolarmente significativo, con gli scenari quotidiani del conflitto in Iraq e la necessità sempre più viva di diffondere tra i giovani i valori della pace e della solidarietà". Nove gli artisti o gruppi che si confronteranno sul palcoscenico del Teatro Totò il prossimo 1 giugno, con inizio alle ore 17.30. E di primo piano anche gli ospiti, dalla folk singer Agnese Ginocchio -impegnata nel movimento per la Pace,a Vito Mercurio & Famiglia d'Arte, da tempo impegnati in una creazione musicale dai contenuti multietnici e multirazziali. E poi i Finti Illimani, Tommaso Bianco ed il Laboratorio Teatrale dell'Istituto Mario Pagano. Condotta dai giornalisti Luciano Scateni (e giornalista del Tg 3 Rai)e Rita Pennarola (e conduttrice Tv Canale 10), la rassegna servirà a raccogliere fondi per l'Associazione Giustizia e Pace di Recife (Brasile) per la costruzione di una scuola popolare nella favela di "Jardim do nautico". Appuntamento al Teatro Totò di Napoli in via Foria il 1 giugno prossimo alle ore 17.30. www.bloggersperlapace.splinder.it Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan La Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan esprime il suo apprezzamento per la firma - avvenuta nella serata di mercoledì a Naivasha (Kenya) - dei protocolli di intesa che sanciscono il raggiungimento di un accordo tra il governo di Khartoum e il Sudan People’s Liberation Movement / Army (SPLM/A). L’intesa raggiunta segna un passo avanti fondamentale nel sofferto cammino verso la fine di una delle guerre civili più lunghe degli ultimi decenni. Un conflitto che in 21 anni ha già causato sofferenze indicibili, oltre due milioni di vittime e quasi cinque milioni tra sfollati e rifugiati. L’ottimismo per questo evento non deve però fare dimenticare i numerosi focolai di conflitto ancora presenti nel Paese. Mentre a Naivasha si è parlato di pace, nella regione occidentale del Darfur sta continuando con enorme violenza quella che lo stesso segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha definito una “pulizia etnica”. Più di un milione di civili sono stati costretti a lasciare i propri villaggi a causa dei numerosi attacchi di milizie armate. Più di 130.000 profughi si sono rifugiati nel confinante Ciad e secondo stime prudenziali delle Nazioni Unite vi sono dalle 10.000 alle 20.000 vittime. Situazioni di grande tensione si registrano anche in altre aree del paese, sia a Nord che a Sud. La Campagna esprime forte preoccupazione per le gravi e continue violazioni dei diritti umani e ribadisce la necessità di un monitoraggio continuo delle situazioni di crisi. Quale pace nei mesi che verranno? Il processo di pace in corso ha visto la partecipazione dei due contendenti principali, Governo ed SPLM/A, che nei prossimi mesi dovranno dimostrare concretamente il loro impegno per la pace. Si auspica che l’implementazione degli accordi sottoscritti veda il coinvolgimento dei numerosi altri soggetti politici, religiosi e della società civile presenti nel Nord e nel Sud. Non meno importante dovrà essere il sostegno della comunità internazionale, a diversi livelli, con una funzione sia di accompagnamento costruttivo del processo di pace, sia di monitoraggio sull’effettiva applicazione degli accordi. Grande attenzione dovrà infine essere riservata al tema dell’uso delle risorse naturali e minerarie, nella prospettiva di un’equa ripartizione dei profitti e della promozione sociale delle fasce deboli della popolazione. La Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan ribadisce il proprio impegno a informare e a sensibilizzare opinione pubblica e mondo politico sulla situazione del Paese. Chiede inoltre che gli organi di informazione non vengano meno al loro importante ruolo, continuando a seguire la costruzione di una pace che inizia oggi il suo difficile cammino fra le popolazioni del Sudan. Milano, 28 maggio 2004 Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan Alla Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan aderiscono: Acli, Arci, Amani, Caritas Italiana, Cuore Amico, Mani Tese, Missionari Comboniani, Missionarie Comboniane, Nigrizia, Pax Christi. Per contribuire alla Campagna: in posta: ccp n. 26159509 in banca: c/c n. 500500 I Bloggersperlapace per...
ROMACITTAPERTALLAPACE
e
Il Mercato dei Fiori di Roma
2 GIUGNO “ PONTI DI PACE”
da PONTE MILVIO Ai PONTI DELL’ISOLA TIBERINA,
con l’organizzazione di “ponti tematici” nei ponti pedonali con momenti di comunicazione, teatro di strada, musica etc. nei ponti pedonali
PONTE MILVIO - Ass. rifer.: LIB/LAB Comitati pace 20°Mun.
PONTE SANT’ANGELO - Ass.rifer.: BASTAGUERRA ROMA - FORUM DONNE PRC - WIDLF
PONTE SISTO - Ass.rifer.: AFFI DONNE IN NERO- Comitati pace VII e XII Mun. - CASA DELLE CULTURE
PONTI DELL’ISOLA TIBERINA - Ass. rifer.: APRILE PER LA SINISTRA - LEGAMBIENTE ROMA - ALTRIMONDI- Com.Pace Preventiva 1° Mun.- PdCI Roma.
e “imbandieramento di pace”, dagli altri Ponti Intermedi.
Si prevede alle ore 12 un lancio simultaneo di palloncini arcobaleno e mongolfiere con messaggi contro la guerra e al suono delle sirene per il rispetto dell’art. 11 della Costituzione da tutti i ponti “occupati” dal popolo della pace, e
il lancio dai ponti di fiori in memoria della vittime della guerra.
Uff. Stampa Lunadicarta Pure I PACIFISTI italiani so' forti! Alla marcia del 4 giugno potrete acquistare, con prezzo equo e solidale ad offerta libera, la maglietta realizzata da Torsapienza in Arte, con la cura grafica di Andrea Biavati. Per richiederla potete mandare un fax al numero 06/2285990, o spedire una email a torsapienzainarte@yahoo.it I PACIFISTI AMERICANI SO' FORTI! Prosegue incessante la sollecitazione dei pacifisti americani di Answer per la manifestazione nazionale del 5 giugno prossimo di fronte alla Casa bianca. Vi inoltro il dettagliatissimo programma, completo fino alle previsioni del tempo, agli alberghi per il pernotto, al servizio info per le toilettes, ai trasporti pubblici e ai materiali della campagna pacifista. So' forti non c'è niente da fare! Torture, Killing, Occupation ... This email contains detailed logistical information about June 5 in DC.
Revelations about the ruthless brutality of the U.S. occupation of Iraq have put the White House, the Pentagon and Wall Street on the defensive. The Iraqi people want the U.S. out. The troops want to come home. Everyday, more and more people here at home and around the world are turning against the occupation.
The June 5 A.N.S.W.E.R. Coalition Speak Truth to Power rally in Washington DC is only ten days away! On this day, the people's movement will again take to the streets to oppose the U.S. war machine and to demand self-determination for the Iraqi people, and all other people living under occupation.
The time to act is now!
You can help make the demonstration another important step forward in the struggle of the independent people's movement to bring the troops home now and to get all foreign troops out of Iraq. Please read below for detailed information about the plan for the June 5 A.N.S.W.E.R. Coalition Speak Truth to Power rally, how to get to DC, and what you will need to know when you're here.
DETAILED INFORMATION ABOUT THE JUNE 5 A.N.S.W.E.R. COALITION SPEAK TRUTH TO POWER RALLY IN WASHINGTON DC: Assemble at 12 noon at Lafayette Park (north of the White House, by the intersection of H and 16th Sts. NW). The closest metro stop is McPherson Square on the blue/orange line; it is also accessible from Metro Center on the red/blue/orange line. Following a People's Speak-Out at Lafayette Park, thousands of people will march through working class neighborhoods and arrive at the home of Donald Rumsfeld.
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more. See below for logistical information for DC (directions, public transportation, housing, parking and more).
HOW DO I GET TO WASHINGTON, D.C. FOR JUNE 5?
WHAT YOU'LL NEED TO KNOW WHILE YOU'RE IN WASHINGTON, D.C.
HOW YOU CAN GET INVOLVED
BUSES, VANS AND CAR CARAVANS GOING TO WASHINGTON, D.C.:
Transportation will be organized from many cities to travel to Washington, D.C. Click here for a list of cities organizing transportation. If you don't see a city near you, keep checking back. The list is updated daily.
If you're organizing people from your area and you're not listed, fill out the online form so we can help get the word out. DRIVING DIRECTIONS
For detailed driving directions to Washington, D.C. click here and enter your starting location. (The destination address, H & 16th Sts. NW, has already been filled in for you.)
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more. PUBLIC TRANSPORTATION IN WASHINGTON, D.C.
For a DC metro map, click below:
The demonstration will be taking place in Washington, D.C. at Lafayette Park, which is north of the White House. The closest metro stop is McPherson Square on the blue/orange line; it is also accessible from Metro Center on the red/blue/orange lines.
Fare on the Washington, D.C. metro (subway) system on Saturday can range anywhere from $1.20 to $2.20, depending on your origin. To take the metro from any place within Washington, D.C. to any other place in Washington, D.C. (for example, Lafayette Park) will cost $1.20.
See After the Rally for metro directions from the closing rally.
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more. AIRPORTS, BUS AND TRAIN STATION IN WASHINGTON, D.C.
Washington, D.C. is accessible by air via three major airports (Dulles, Reagan National, and BWI), one train station (Union Station) as well as by several major bus terminals (including Greyhound). BUS DROP OFF & PARKING
Bus drop off will be on H St. between 15th and 17th Sts. NW. This is the north side of Lafayette Park, where the opening rally is taking place.
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more. There are multiple lots in the White House area that have bus parking. Below are two options:
Union Station Arlington National Cemetery Additional options will be available soon. (Please note that RFK Stadium will not be open for parking.)
AFTER THE RALLY
The march will end and there will be a closing rally at Donald Rumsfeld's house, located at 2206 Kalorama Rd. NW.
Bus pick up: Bus pick up will be on the west side of Connecticut Ave. just south of Calvert, just a few blocks from the end rally site.
Metro directions: This is 1/2 a mile from the Woodley Park stop and 1/2 a mile from the Dupont Circle stop on the red line.
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more. VAN/CAR PARKING:
Parking lots are available throughout the city.
Please note that it may be possible to find street parking for cars and vans. The earlier you arrive, the more likely it is that you will find a parking space, as they fill up fast (this is a busy area for tourists). Most meter spaces in this area do not have to be paid on Saturdays (please check to make sure).
Parking lots for cars and vans are available in abundance in this area. Below is a list of parking lots in the White House area (please note that only some accept vans, and some have a specific clearance).
There is not handicapped parking available at the rally site, but cars and vans can drop off disabled persons at the site and then proceed to parking.
These lots accept both cars and 15 passenger vans. You can get directions between the parking lot and rally site by clicking here (the destination address, H & 16th Sts. NW, has already been filled in for you).
Additionally, StationMasters provides online maps of parking lots near each metro station. HOUSING IN WASHINGTON DC: HOTELS PLEASE NOTE: Click here to see the full listing of hotels, including prices.
DISABILITY ACCESS / VEHICLES FOR THOSE WHO CANNOT MARCH:
The area of the rally site will be wheelchair accessible. There will be wheelchair accessible bathrooms.
For those who are unable to walk for any or all of the march, there will be 15 passenger vans available. Those vans will be parked on the south side of H St. between 15th and 17th Sts. at the time of the march. They will be clearly labeled. If you are unable to march, proceed to one of these vehicles when the march begins to line up. The vehicles will be in the back of the march, so if you are marching and find yourself unable to continue, wait on the side of the march for the vehicles.
MARCH
Following the People's Speak-Out, thousands of people will march through working class neighborhoods and arrive at the home of Donald Rumsfeld at 2206 Kalorama Rd. NW. The march will proceed from Lafayette Park east on H St. to 14th St., north on 14th St. to U St., west on U St./Florida to Connecticut Ave., and north on Connecticut Ave. to Kalorama.
Click here for a map with details on the assembly area, march route, end rally site, schedule for the day, bus pick up and drop off, metro stations and more.
MEDIA:
For media inquiries, contact the Washington DC office at 202-544-3389. A cell phone number for a press coordinator will be made available prior to June 5
It is recommended that media trucks park on Vermont between H and I Sts. NW, just north of Lafayette Park.
WEATHER:
See weather.com for temperature readings, etc.! -- but please remember that weather predictions are not always accurate. A weather forecast will be available in the week before the protest.
WHAT YOU SHOULD BRING
Bring snacks and water, and wear comfortable shoes since you'll be standing and walking for several hours. If you've been to an A.N.S.W.E.R. protest before and have an "Act Now to Stop War & End Racism" t-shirt wear it to the protest!
FOOD
Because most of downtown Washington is composed mainly of government and other office buildings, it can take quite a few minutes to find a good place to eat. There are street vendors that cater to tourists with snacks and drinks in many places around the White House. We recommend that you bring a bagged lunch or at least a snack.
BATHROOMS
Bathrooms are readily available in the area. A list of their locations will be available soon.
VOLUNTEERS:
To make this event a success, hundreds of volunteers are needed to help out in many areas! Whether you're arriving a week early, or the morning of the 5th, there are many ways you can help out. Call 202-544-3389 and let us know if you're interested!
BANNERS/SIGNS:
Many volunteers will be needed in this area, so please call 202-544-3389 to find out how you can help!
LITERATURE/FLYERS/LEAFLETS
Downloadable literature is available in the "download flyers" section. WORKSESSIONS FOR VOLUNTEERS:
Worksessions - where volunteers get together to make signs, banners and do other preparations for the demonstration - will take place during the week prior to June 5, including the night of Friday, June 4, in Washington DC. Information regarding the times, locations and content of the worksessions will be announced soon. A.N.S.W.E.R. Coalition SE NON ORA, QUANDO?
Bush stay home!Venerdì 4 giugno 2004“insegnamo ai nostri ragazzi ad uccidere la gente con il napalm ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere cazzo sui loro aerei perché è osceno” F. F. Coppola, Apocalipse Now. Se non ora, quando? Il 4 giugno di quest’anno, il presidente degli Stati Uniti d’America, George W. Bush, un criminale di guerra, prevede di essere in Italia. Con strumentalizzando il passato si vuole collegare in quei giorni l’occupazione militare dell’Irak e la sua spartizione da parte delle principali imprese multinazionali statiunitensi con la retorica della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Se Roma e l’Italia si sono liberate dal fascismo e dal nazismo lo dobbiamo anzitutto a quanti, uomini e donne, nel mezzo della guerra e della occupazione militare, scelsero di disertare e di passare dalla parte della resistenza, con le armi o senza, col boicottaggio, con la disobbedienza attiva, con la non collaborazione. Soltanto grazie a loro si è potuto pensare un futuro diverso dalla guerra che aveva devastato l’Europa. Oggi l’Irak è lo specchio degli orrori che l’Impero rovescia sul mondo: sfruttamento selvaggio, devastazione ambientale, torture e detenzioni arbitrarie, i civili come bersaglio degli eserciti. Come associazione e come collettività, nel nostro tentativo di essere là dove si resiste a quest’ordine ingiusto abbiamo capito chiaramente che in tutti i conflitti in corso, c’è sempre una parte che ha diritto a resistere, l’umanità in tutte le sue espressioni, indipendentemente dalla cultura, dalla religione o dal colore della pelle. Abbiamo svelato già lo scorso giugno con la carovana che voleva attraversare l’Iraq e la Palestina che la non collaborazione con gli occupanti e la resistenza attiva sono quanto più fa paura ai signori della guerra. Oggi l’Irak è il punto nevralgico in cui si sperimenta la guerra del secolo appena iniziato: armi letali usate sui civili, eserciti privati, uso sistematico della menzogna e della manipolazione mediatica, degradazione del nemico e ripristino dell’uso sistematico della tortura. Il 4 giugno, a Roma e contestualmente in tutta Europa, sarà il momento per dire ora basta ! Per affermare che solo a partire dall’affermazione del diritto a resistere, ed dalla pratica concreta della resistenza alla guerra, in Europa come in Iraq, in Afghanistan, Palestina, e in ogni scenario della guerra globale, è possibile construire un presente di pace e di diritti. L’alternativa è l’orrore quotidiano a cui ci stiamo abituando. Lanciamo quindi questo appello a tutte le realtà di base, associazioni e movimenti e a quanti singolarmente o in collettivo vogliono dare corpo al rifiuto della guerra : Ad organizzare iniziative contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, tanto contro la presenza militare, quanto contro quella economica con la partecipazione di molte imprese italiane nella cosiddetta ricostruzione. A fare del 2 giugno, la giornata contro il militarismo, contro la guerra, per l’impiego dei fondi per la difesa a fini di cooperazione sociale e sviluppo. A dichiarare ancora una volta, forti della memoria delle lotte per la liberazione del nostro paese e delle attuali lotte del movimento globale, Roma “città aperta” e resistente alla guerra e al fascismo, ed a bandire la presenza di criminali di guerra come il G. W. Bush. A partecipare alle mobilitazioni il 4 giugno a Roma ed in Europa organizzandosi in gruppi di affinità per promuovere azioni dirette di protesta e di resistenza civile. Ass.ne Ya Basta! ( di Sammy) giovedì, maggio 27, 2004 ULTIMO AVVISO AI PEDALANTI o~_ o~_ o~_ o~_ PER LA PACE: A TORINO 31 maggio 2004 Conferenza: Mercato della guerra: dall’Iraq al Piemonte Lunedì 31 maggio 2004 Ore 12:30 Interventi: - Quale futuro per l’Iraq? - Sherif El Sebaie, redattore di AlJazira.it Ore 14:30 Proiezione dei film: L’arcobaleno e il deserto - Emergency in Iraq Fotoricordo di Tamara Bellone e Piera Tacchino Ore 16,30 vai Faentina (piazzale Coop) MANIFESTAZIONE FUORI USA, FUORI ONU, FUORI TUTTI: VIA le TRUPPE d'OCCUPAZIONE dall'IRAQ ! CHIUDERE le BASI della MORTE ! Uccidono, bombardano, torturano, depredano... ::NOI NON CI STIAMO:: Contro la guerra interna, fatta di attacchi ai salari e alle pensioni e di criminalizzazione dell'immigrazione e di qualsiasi forma di dissenso, e la guerra esterna fatta da bombe imperialiste europee e statunitensi. Per la chiusura della base NATO di Pisignano e la sua riconversione a struttura della protezione civile. Stop alle spese militari e alle politiche di guerra. Ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e dalle altre missioni estere. Con la resistenza dei popoli all'oppressione, allo sfruttamento, al colonialismo, all'imperialismo, al capitalismo. Promuove: Collettivo Red Ghost, Laboratorio Sociale, Rete regionale Anticapitalista e Antimperialista, Soccorso Popolare (PD), Comitato Gettiamo le Basi (Cervia), Confederazione Cobas (Ra), Red Block, L'avamposto degli Incompatibili, Comitato gettiamo le basi-fermiamo la guerra (E-R), Progetto Comunista, Lista Reno per il rilancio dello Stato Sociale (BO) e numeros* compagn* da tutta l'ER PER LA PACE A MODENA martedì 1 giugno Martedì 1 giugno – Sala delle Dame – via dei Servi n. 21 – Modena SUAVIUS - LENTIUS - PROFUNDIUS Alexander Langer nell’attualità di oggi. Ambientalismo, pace, integrazione, elogio della lentezza, critica dello sviluppo. Ne parliamo con: GIANFRANCO BETTIN Introduce: Organizzano: VERDI MODENA PER LA PACE A Fino Mornasco (COMO) 29 maggio 29 maggio 2004 Incontro con PER LA PACE A ROVERETO (TN) il 2 giugno Il Comune di Rovereto e l'associazione La Goccia onlus, vi invitano mercoledì 2 giugno alle ore 20.30, presso lo Stadio "Quercia" di Rovereto (Tn) al triangolare benefico di calcio "quando lo sport diventa solidarietà" A.C. Chievo Verona - U.S. Rovereto - Amani Yassets Nairobi (squadra di calcio di ragazzi di strada) ingresso 5,00 si ringrazia: A.C. ChievoVerona - U.S. Rovereto Calcio - Scout C.N.G.E.I. - Ass.Amani - SN Brussels Airlines - Rusconi Viaggi - A.N.A. Rovereto EC.10 per informazioni: amani@amaniforafrica.org Sudan: Save the Children, importante l’accordo di pace ma non si dimentichi il Darfur “Accogliamo con favore e speranza l’accordo di pace fra governo sudanese e Spla. Per i bambini e le famiglie del Sudan, dopo ventuno anni di indicibili sofferenze, sembra più vicina la possibilità di tornare ad una vita normale”. E’ positivo il commento di Peter Hawkins, direttore di Save the Children per l’Africa Centrale ed Occidentale, sull’accordo di pace siglato ieri notte a Naivasha, in Kenya, fra governo del Sudan ed Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese. “Tuttavia la conclusione della guerra nel Sud Sudan deve accompagnarsi alla rimozione delle cause che l’hanno provocata”, precisa il direttore regionale dell’organizzazione internazionale indipendente per la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia. “I conflitti in Sudan sono normalmente descritti come guerre di razza e religione. In realtà sono il prodotto della marginalizzazione economica e politica di ampie parti del paese. Una pace sostenibile”, conclude, “deve basarsi su una soluzione politica che coinvolga l’intera popolazione del Sudan e produca benefici per tutti i sudanesi”. Compresi gli abitanti del Darfur, la regione del Sudan occidentale teatro di un vero e proprio genocidio e non coperta dagli accordi di pace appena siglati. Nonostante il cessate il fuoco firmato l'8 aprile scorso dal governo sudanese e dai rappresentanti del Movimento di Liberazione del Sudan e del Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza, proseguono le violenze e le azioni di rappresaglia da parte delle milizie filogovernative janjaweed sui civili del Darfur: saccheggi, uccisioni, rapimenti, stupri, sono testimoniati su ampia scala. Inoltre preoccupano le condizioni di molti bambini separati dalle famiglie, costrette ad abbandonare precipitosamente la regione. Si stima che, a seguito del conflitto esploso circa un anno fa e divenuto via via più violento, oltre 1 milione di persone siano state costrette a lasciare le proprie case e a cercare rifugio in campi provvisori, più di 750 mila abbiano trovato ospitalità presso altre famiglie, circa 100 mila si siano rifugiate in Ciad. Secondo le Nazioni Unite, circa 2 milioni di persone avranno bisogno di cibo nei prossimi due mesi ma la distribuzione dei viveri sarà difficoltosa a causa delle piogge, molto intense in giugno e luglio. Per quanto riguarda le condizioni sanitarie, le Nazioni Unite e Save the Children rilevano un aumento di malattie come morbillo e meningite fra le persone sfollate. In aumento anche la malnutrizione: secondo una ricerca di Save the Children relativa alla città di Tawilla, il tasso di malnutrizione è passato dal 17,6% del novembre 2003 all'attuale 18,6%. CS 19 - 2004 - 27 maggio 2004 Save the Children nel Darfur Festa elettronica della Repubblica
ATTAC ITALIA invita tutte/i i cittadini a partecipare alla FESTA ELETTRONICA DELLA REPUBBLICA, intasando di email nell'INTERA GIORNATA DEL 2 GIUGNO, l'indirizzo della Presidenza del Consiglio per ribadire che l'Italia ripudia la guerra (art.11 della Costituzione) e che la visita di Bush non è gradita. Messaggio da inviare ai seguenti indirizzi : BERLUSCONI_S@camera.it Signor Presidente, Il 4 giugno verrà in Italia su suo invito il Presidente USA Bush, ovvero il massimo responsabile della guerra all'Iraq, dell'instabilità politica internazionale e dell'impossibilità di qualsiasi risoluzione internazionale pacifica. Viene a ricordare, da aggressore e occupante, i soldati che combatterono contro il nazifascismo, insultandone la memoria. Vorrei che Le fosse chiaro che questo invito non è fatto in mio nome e nemmeno nel nome della stragrande maggioranza del popolo italiano che da sempre chiede la fine della guerra e il ritiro delle truppe dall'Iraq. Oggi 2 giugno festeggerò la Costituzione che ripudia la guerra. Per questo contesterò ogni esibizione e parata militare, offensiva dei valori su cui è nata la Repubblica. Il 4 giugno, dovunque sarò, renderò pubblica la mia protesta per l'arrivo di mr. Bush, la mia vicinanza ai movimenti pacifisti statunitensi, la mia volontà di pace e di un altro mondo possibile. Perchè chi fa la guerra non va lasciato in pace. La tua Firma...
ROMACITTAPERTALLAPACE
A CHE PUNTO E' L'IRAQ?
L'occupazione militare: rapina delle risorse e barbarie di guerra
Controllare la zona del mondo con le più importanti risorse petrolifere e, grazie a ciò, tenere a bada l’Euro, unica moneta antagonista del dollaro, e la crescente potenza industriale della Cina sono state le cause della guerra scatenata dagli USA in piena decadenza economica. In che modo gli obiettivi americani di controllo delle risorse e della popolazione dell’Iraq si stanno realizzando? Quali sono le posizioni delle variegate forze politiche e sociali irachene nella fase di transizione attuale? Quali sono le posizioni e il ruolo dell’Europa e dell’Italia? Quale il ruolo attuale del movimento pacifista? Queste sono alcune delle domande cui non desideriamo dare una risposta definitiva, ma sulle quali crediamo importante aprire un largo dibattito. Vogliamo, in questo modo, rilanciare una attività capillare ed unitaria di radicamento del movimento per la pace nel tessuto sociale della città, diffondendo in primo luogo la richiesta di ritiro dall’Iraq di tutte le truppe occupanti, a cominciare da quelle italiane, ormai coinvolte in operazioni belliche contro il dettato della Costituzione.
ASSEMBLEA -DIBATTITO
· introduce Domenico Moro (Comitato Roma Città Aperta alla Pace)
comunicazioni di:
· Benito Livigni (autore di "Le guerre del petrolio" ed ex dirigente ENI): l'importanza del petrolio e gli interessi italiani · Ornella Sangiovanni (Un ponte per...): situazione politica e forze sociali in Iraq · Massimo Persotti (Amnesty International): la violazione dei diritti umani in Iraq · Giuliana Sgrena (giornalista de il manifesto): l'occupazione infinita · Nella Ginatempo (Comitato Roma Città Aperta alla Pace): il movimento pacifista davanti alla guerra permanente
Casa delle culture
28 maggio 2004
COMITATO ROMACITTAPERTALLAPACE |