martedì, aprile 20, 2004
BONUS 1000 EURO PER PRIMO FIGLIO
NO ALLA CARITA' SI' ALLE AGEVOLAZIONI. LETTERA APERTA AL MINISTRO DEL WELFARE ROBERTO MARONI
Firenze, 20 Aprile 2004. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha fatto sapere nei giorni scorsi che uno dei suoi prossimi impegni sara' di far approvare dal Consiglio dei ministri un bonus di 1000 euro per chi fara' il primo figlio, estendendo cosi' un provvedimento che era stato gia' adottato per il secondo genito. In occasione di quest'ultima decisione avevamo espresso le nostre perplessita', perche', al di la' del limitato e subito volatile aiuto economico, cio' che restava era che lo Stato premiava la natalita', in un contesto socio-economico (strutture per l'infanzia insufficienti e sempre piu' immigrati con bimbi) in cui di tutto c'e' bisogno tranne che di incentivare a fare piu' figli.
Evidentemente non siamo stati ascoltati, tant'e' che oggi, con il bonus anche al primo figlio, si va al raddoppio. In questo contesto abbiamo deciso di inviare al ministro Maroni la seguente lettera aperta:
Gentile signor Ministro,
apprendiamo della Sua volonta' di estendere anche al primo figlio l'attuale bonus di 1000 euro per il secondo nato. Siccome come Lei siamo preoccupati per le non poche e sempre piu' esose spese che bisogna sostenere per allevare un bimbo, ci permettiamo di suggerirLe un metodo diverso dal Suo per farvi fronte. L'esenzione dell'Iva del 20% sui prodotti e i servizi che hanno a che fare con l'infanzia, almeno fino a quelli che sono considerati tali per i bambini fino a 12 anni (l'eta' e' indicativa rispetto agli standard abituali).
La differenza, rispetto ai 1000 euro, sarebbe notevole, perche' oltre agli innegabili vantaggi per chi alleva un bimbo, ci sarebbe un ritorno per l'intera economia del Paese che, di fronte ad una tale agevolazione, non potrebbe che registrare un colpo di reni. La logica di agire sull'incremento dei consumi, favorendone l'accesso con una diminuzione dei costi degli stessi, a nostro avviso risponde piu' ad una economia di mercato, che non l'elargizione di un bonus che, alla fin fine, sa piu' di premio che di aiuto, e che, finita l'euforia della "vincita", lascia tutto come prima e, in un certo senso, anche peggio:1000 euro restano sempre tali e svalutati nel tempo, mentre l'esenzione dell'Iva e' una riduzione fissa percentuale che segue l'evolversi dell'inflazione e degli aumenti di prezzo in generale.
Consideri anche, signor ministro, quello sta facendo il Suo collega alla Salute, il ministro Girolamo Sirchia, impegnato per modificare un pessimo andazzo del nostro mercato sull'altissimo prezzo del latte in polvere. Se all'auspicabile successo di questa iniziativa di Sirchia si affiancasse anche una decisione come quella che noi auspichiamo, crediamo che il segnale di un interessamento dello Stato per la crescita e la serenita' dei bimbi, sarebbe molto concreto.
La ringraziamo dell'attenzione e Le inviamo distinti saluti
Vincenzo Donvito, presidente Aduc