martedì, marzo 09, 2004
TAXI: L’ANTITRUST SBAGLIA!
IL CODACONS ATTACCA L’AUTHORITY: FOMENTA LA LOBBY DEI TASSISTI
LE LICENZE NON SI COMPRANO E NON SI VENDONO, SI ASSEGNANO PER CONCORSO
Poca concorrenza nel mercato del servizio dei taxi, con la conseguenza di una scarsità di offerta ai consumatori. E' la denuncia che fa l' Antitrust in una segnalazione inviata ai presidenti delle Camere, alla presidenza del Consiglio, al ministro per gli Affari Regionali e alle rappresentanze regioni e ai comuni.
Tesi confermata dal Codacons che da tempo si batte contro la lobby dei tassisti. Ma l’Antitrust è fortemente contestata dal Codacons per le proposte avanzate per migliorare la situazione.
L’Authority, infatti, propone di assegnare le nuove licenze tramite un' asta, il cui ricavato dovrebbe essere distribuito tra i vecchi titolari in qualità di una tantum. Un' altra ipotesi avanzata dall’Antitrust è quella di incrementare il numero di licenze assegnandole però ai vecchi titolari e superando così il divieto a possedere più di una licenza. I conduttori titolari di licenza potrebbero decidere, entro un tempo definito, se conservare personalmente la propria licenza o venderla a propria volta.
“Così facendo l’Antitrust convalida contratti illeciti e fomenta alla rivolta i tassisti, che già rappresentano una lobby fortissima – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons – E’ gravissimo che l’Authority riconosca la legittimità della compravendita delle licenze, licenze che non si comprano e non si vendono, ma andrebbero assegnate mediante concorso. Le proposte dell’Antitrust sono peggiori del problema sollevato – prosegue Rienzi – perché anziché liberalizzare il settore, restringono il mercato nelle mani di poche persone che continuerebbero a mantenere alte le tariffe, che tra l’alto sono tra le più care d’Europa”.
“Il problema dei taxi si risolve assegnando un maggior numero di licenze a persone diverse –conclude Rienzi - e non a chi già ne detiene una, il quale andrebbe poi a subaffittarla a terzi imponendo condizioni e prezzi”.