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mercoledì, marzo 03, 2004

PATENTE A PUNTI: per INTESACONSUMATORI IL GIUBOTTO CATARIFRANGENTE DISTRIBUITO DA QUATTRORUOTE E' INFIAMMABILE 


PATENTE A PUNTI: PER INTESACONSUMATORI IL GIUBBOTTO CATARIFRANGENTE OBBLIGATORIO DALL'1 APRILE OLTRE A GRAVARE PER 500 MILIONI DI EURO SULLE SPALLE DEGLI AUTOMOBILISTI E' ANCHE PERICOLOSO PER LA SICUREZZA DEGLI UTENTI

PERCHE’ FACILMENTE INFIAMMABILE E NON IGNIFUGO,

COME IL SENSO COMUNE E LA NORMATIVA AVREBBERO INVECE IMPOSTO


IL GIUBBOTTO “BIG RED” DISTRIBUITO DA QUATTRORUOTE E’ FACILMENTE INFIAMMABILE,QUINDI INSICURO PER GLI AUTOMOBILISTI CHE DOVESSERO INDOSSARLO. INTESACONSUMATORI, IN UN ESPOSTO-DENUNCIA ALLA PROCURA DI ROMA, HA CHIESTO DI INDAGARE SU UN FIORENTE BUSINESS,DERIVANTE DA UNA DUBBIA NORMATIVA, ADDOSSATO SUI CONSUMATORI

Il decreto legge 355/2003 del 24.12.2003, approvato dal Governo ed in vigore dal 1 aprile 2004 (che non sembra essere il classico pesce d’aprile), impone che 40 milioni di automobilisti devono dotarsi di giubbotti e bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità che devono essere indossati dai conducenti dei veicoli a motore immatricolati in Italia in caso di arresto del veicolo.

Il decreto legge 475/92, che detta le norme che si applicano ai dispositivi di protezione individuale, nel seguito indicati con la sigla DPI.2, prevede che si intendono per DPI, i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza. Sono anche considerati DPI:

a)l'insieme costituito da prodotti diversi, collegati ad opera del costruttore, destinato a tutelare la persona da uno o più rischi simultanei;
b) un DPI collegato, anche se separabile, ad un prodotto non specificamente destinato alla protezione della persona che lo indossi o lo porti con sé;
c) i componenti intercambiabili di un DPI, utilizzabili esclusivamente quali parti di quest'ultimo e indispensabili per il suo corretto funzionamento;
d) i sistemi di collegamento di un DPI ad un dispositivo esterno, commercializzati contemporaneamente al DPI, anche se non destinati ad essere utilizzati per l'intero periodo di esposizione a rischio”.

I giubbotti catarifrangenti che verranno imposti, a partire dal 1 aprile 2004 a 40 milioni di automobilisti, (il cui decreto stranamente fissa l’identikit di un prodotto della 3 M multinazionale nel settore della fotografia e cartellonistica stradale) non sembrano rispondere ai criteri di sicurezza previsti dal decreto 475/92 poiché facilmente infiammabili.

Intesaconsumatori, che ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di accertare se dietro il decreto del Governo, non si potesse concretizzare un fiorente business pari a 500 milioni di euro a carico degli automobilisti, ha testato il giubbotto catarifrangente distribuito dal mensile QUATTRORUOTE prodotto da “BIG RED”,che promette di regalare: “soccorso stradale,carro attrezzi gratis più bonus per complessivi 230 euro per taxi, esaurimento carburante e foratura pneumatici per 1 anno su tutte le strade europee 24 ore su 24”, ma che è facilmente infiammabile, quindi apparentemente inadatto ai requisiti di sicurezza imposti dal decreto 475/92.

Intesaconsumatori consiglia quindi di non utilizzare giubbotti catarifrangenti, come quelli di BIG RED addirittura pericolosi per l’incolumità fisica dei passeggeri soggetti a maggiori rischi, ma di dotarsi di bretelle retro-riflettenti o di torce elettriche in grado di segnalare il pericolo in caso di arresto dei veicolo su strade o autostrade.

INTESA CONSUMATORI

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