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martedì, marzo 30, 2004

FESTE SI, FESTE NO. INTANTO NELL'ANNO BISESTILE... 


Roma, 30 marzo 2004. Le feste, i santi, i patroni, i ponti stanno riempiendo le cronache dei media, purtroppo nessuno si accorge che questo e' un anno bisestile, cioe' una anno con un giorno in piu'. Che cosa comporta l'anno bisestile per le tasche degli cittadini, oltre ad essere considerato un anno sfigato? E' noto che gli stipendi si pagano mensilmente, indipendentemente dal numero dei giorni, e avere un febbraio di 29 giorni vuol dire lavorare un giorno in piu' con la stessa retribuzione.

La fortuna ha voluto che quest'anno l'ultimo giorno di febbraio cadesse di domenica, giorno per la maggioranza non lavorativo. Un giorno in piu' l'anno comporta in ogni caso una spesa maggiore. L'Istat calcola che la spesa annuale di una famiglia, per beni e servizi, e' di 26.328 euro, cioe' 72 euro al giorno. Nel 2004 ogni famiglia spendera' quindi 72 euro in piu' del 2003, ricevendo pero' lo stesso stipendio.

Moltiplicando la spesa giornaliera per famiglia, 72 euro, per il numero di famiglie italiane, 21.810.676, si ottiene 1.570.368.672 di euro (circa 3mila miliardi di lire) che le famiglie hanno speso in piu' nel 2004 ma con lo stesso stipendio del 2003. Insomma non e' proprio conveniente questo recupero astronomico fatto da Gregorio XIII, nel 1582, per correggere il calendario di Giulio Cesare.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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