<$BlogRSDUrl$>

mercoledì, marzo 24, 2004

CARO BIBERON E NON SOLO 


Roma, 24 Marzo 2004. Prezzi eccessivi per il latte artificiale? Certo che si' ed il Corriere della Sera ha fatto bene a porre in evidenza quello che e' un vera e propria incongruenza. Le giustificazioni addotte dalla Nestle' appaiono del tutto ridicole: il prezzo maggiore sarebbe dovuto alla diffusione dell'allattamento al seno, che indurrebbe un consumo minore di latte artificiale, con alti costi di commercializzazione e diffusione.

Il che e' smentito dai dati, visto che proprio laddove il consumo e' minore, come in Gran Bretagna, anche i costi sono piu' bassi. Infatti, a Londra il latte in polvere Nestle' costa 9,22 euro al kg, mentre a Milano il prezzo raggiunge la cifra di 32 euro al kg, cioe' circa il 250% in piu'. Si ripropone cosi' il problema dei costi dei medicinali e dei prodotti parafarmaceuitci.

Per esempio in Galizia, regione della Spagna, l'esperimento di somministrare dosi individuali di antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna esattamente la dose idonea al paziente e non la confezione intera, ha consentito di risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di medicinali.

L'esperimento potrebbe essere preso ad esempio dal nostro Ministero della salute, visto che la spesa netta del Servizio sanitario nazionale per i farmaci ha toccato quota 8,24 miliardi di euro (circa 16mila miliardi di lire). Gi antibiotici
rappresentano il 13,1% della spesa farmaceutica, per un valore di 1.198 milioni di euro (2.300 miliardi di lire), piazzandosi al secondo posto dopo i cardiovascolari.

Risparmiare il 35% del prezzo dei soli antibiotici, come e' stato fatto in Galizia, significa mettere da parte 419 milioni di euro (811 miliardi di lire) in un anno. Altro che risparmi da ticket!

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

This page is powered by Blogger. Isn't yours?