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mercoledì, marzo 31, 2004

BANCONOTE FALSE. INVITO ALL'ABI E PER I RISPARMIATORI: OCCHIO ANCHE ALLE CONSEGUENZE 


Firenze, 31 Marzo 2004. Le possibilita' che le banconote false in circolazione siano maggiori, ormai, da quando abbiamo l'euro, sono piu' che risapute: la convenienza e lo smercio di una valuta con un cosi' ampio mercato (non solo in Eurolandia), attrae non poca delinquenza organizzata, dotata di sistemi sempre piu' sofisticati grazie al piu' semplice ed economico accesso a tecnologie di riproduzione quasi perfette.

E' della settimana scorsa un nuovo allarme, grazie alla trasmissione "Plusminus" della tv pubblica tedesca Ard: gli esperti hanno avvertito che stanno circolando banconote in euro molto ben contraffatte. I falsi, provenienti da Bulgaria e Lituania, hanno raggiunto un tale grado di perfezione che persino le banche commerciali hanno difficolta' a mascherarli: lo sostiene un collaboratore della polizia criminale della Baviera, perche' non tutte queste banche sono dotate di macchine in grado di individuare i contrassegni di sicurezza delle banconote.

Noi non sappiamo quale sia il livello tecnologico di simili macchinette mediamente in dotazione agli istituti italiani, per cui rivolgiamo un appello all'Associazione Bancari Italiani, di verificare (se gia' non lo hanno fatto) il livello tecnologico specifico a disposizione degli istituti bancari, si' da assicurare o allertare gli addetti al servizio e i risparmiatori, ed invitare, nel caso, a prendere provvedimenti di tutela.

Mentre ai risparmiatori ricordiamo che portare inconsapevolmente in banca o alla posta euro falsi e' fonte di guai. Chi consegna banconote che l'addetto ritiene false, se le vedra' ritirare e si vedra' chiedere le generalita'. A questo punto ci sono due possibilita':

a) dichiarare la propria identita'. In questo caso se le banconote risulteranno false andra' incontro ai rigori del codice penale (1), in caso contrario verranno restituite;

b) dichiarare una identita' falsa, perche' non e' obbligatorio esibire un documento. In questo caso se le banconote risulteranno false non si potra' perseguire alcuno, ma se fossero vere il risparmiatore non potra' riavere quanto sequestrato.

E' ovvio che i falsari opteranno per la seconda soluzione, ma l'ignaro risparmiatore probabilmente fornira' i propri dati, con il rischio di finire in galera.

(1) Art.457 Codice Penale: "Chiunque spende e mette altrimenti in circolazione monete contraffate o alterate da lui ricevute in buona fede e' punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 1032 euro"

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

NB: La redazione di questo blog declina ogni responsabilità sulle affermazioni firmate in data odierna dal Donvito dell'Aduc.

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