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venerdì, marzo 05, 2004

ALTRO CHE AMMUTINAMENTO PER I SOLDATI CHE RIFIUTANO DI ANDARE IN IRAQ PER LA PERICOLOSITA' DEGLI ELICOTTERI 


IL CODACONS DENUNCIA I FATTI ALLA PROCURA MILITARE DI ROMA E AL MINISTRO DELLA DIFESA CHIEDENDO UNA INCHIESTA IMMEDIATA SULLE CONDIZIONI DEI VELIVOLI E LA DESTITUZIONE DI CHI AVESSE LASCIATO UTILIZZARE MEZZI NON SICURI AI NOSTRI MILITARI


Cinque piloti dell’Esercito hanno rifiutato di partire per la missione in Iraq. Contro di loro è stata aperta un’inchiesta dalla Procura militare con l’accusa di ammutinamento. Al centro del rifiuto ci sarebbe la carenza di misure di sicurezza, tali da tutelare l’incolumità dei militari, installate sugli elicotteri in missione.

Un motivo più che sufficiente – commenta il Codacons – per rifiutare la partenza.

Ma la questione che adesso si pone è anche un’altra: quale il livello di sicurezza dei mezzi utilizzati dai nostri militari in Iraq?

Se infatti le accuse dei 5 militari sono fondate, occorre allora accertare in quali condizioni di sicurezza operino i militari italiani.

Per questo l’associazione ha denunciato alla Procura militare e al Ministero della Difesa i fatti segnalati dai militari oggetto dell’inchiesta, chiedendo l’apertura di una indagine immediata sulle condizioni dei velivoli in azione in Iraq e la destituzione di chi avesse lasciato utilizzare ai militari mezzi con insufficiente livello di sicurezza.

CODACONS

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