sabato, febbraio 28, 2004
SCATTA IL DIVIETO DI FUMO SU EUROSTAR E INTERCITY
VERSO L'ULTERIORE INTASAMENTO DI UN TRASPORTO SU GOMMA GIA' AL COLLASSO
Firenze 28 febbraio 2004. Dal 1 marzo su tutti treni Eurostar e sui nuovi Intercity sara' vietato fumare, e se qualcuno avesse qualche dubbio o tentennamento, potra' essere convinto dalla voce -suadente?- del ministro della Salute che, in una registrazione che sara' diffusa attraverso gli altoparlanti delle vetture, ricordera' la bonta' del suo provvedimento a tutela della salute dei non fumatori e del personale delle ferrovie (...roba da "grande fratello"..).
Ecco quindi messo in pratica un provvedimento che, per l'incapacita' delle Fs di gestire il rispetto delle regole sulle sue vetture, colpisce indiscriminatamente tutti i passeggeri. Infatti, quale problema c'era se fosse continuata ad esistere una vettura o una mezza vettura per fumatori, facendo si' che le regole fossero rispettate, per esempio non consentendo di fumare (e multando chi lo faceva) nei corridoi e nelle piattaforme?
La stessa efferata logica del divieto sui treni regionali, che' siccome devono trasportare i passeggeri come sardine in ogni piccolo anfratto dei vagoni, dedicare anche mezza vettura ai fumatori sarebbe stato troppo penalizzante per i bilanci delle Fs. Ma se per questi ultimi i percorsi sono brevi e sono stati penalizzati solo i fumatori piu' incalliti e frequenti, con il divieto su Eurostar e Intercity si penalizzano tutti i fumatori: ci sono percorsi anche di cinque ore e tratte ferroviarie dove ci sono praticamente solo questo tipo di treni (per esempio la trafficatissima Firenze/Bologna).
L'intento salutista quindi diventa solo di facciata. Perche' i danni ambientali -e quindi anche sull'uomo e sui suoi tempi- saranno la conseguenza dell'obbligo che i fumatori avranno di usare l'automobile privata, contribuendo (valga sempre l'esempio del percorso Firenze/Bologna, questa volta autostradale) ad ulteriormente intasare situazioni che sono gia' al collasso.
Certamente i fumatori potrebbero diventare non-fumatori e quindi usare questi treni. Ma questo convincimento sulla bonta' del metodo coercitivo per convincere qualcuno a non farsi male da solo, lo lasciamo a chi detiene il monopolio sui tabacchi, che e' lo stesso che detiene il monopolio sulle ferrovie (anche se ha cambiato qualche nome ed ha aggiunto un "spa" da qualche parte): cioe' ai campioni dell'incoerenza.
Che non convincono piu' alcuno e, attraverso gli altoparlanti dei vagoni, non potranno che essere ridicolmente fastidiosi.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc