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martedì, febbraio 17, 2004

Quarto Potere: Affinità e divergenze tra il compagno Serventi e noi. 


Caro Segretario della Federazione nazionale della Stampa,

abbiamo visto e letto della tua partecipazione alla convention romana dell'Ulivo. Una scelta che comprendiamo e non condividiamo. Noi siamo convinti che il tuo ruolo di capo di un sindacato unico consiglierebbero una maggiore prudenza.

Molti di noi (e molti dei nostri giornalisti elettori, non tutti) votano per la tua stessa parte politica, ma il sindacato dei giornalisti ci deve rappresentare tutti. Il sindacato deve rappresentare gli iscritti e li deve tutelare indipendentemente dalle opinioni politiche.

Siamo un sindacato, non un partito.

Certo, il tuo comportamento è coerente a tue precedenti prese di posizione: ad atteggiamenti rigorosi e corretti nei confronti del governo di centro destra, va contrapposto un atteggiamento accondiscendente, se non collaterale, mantenuto con quelli di centro sinistra.

Nessuno di noi dimentica quando, contrariamente al volere della maggioranza dei giornalisti, hai firmato un contratto-suicida sotto l'ombrello protettivo di un ministero del Lavoro a te politicamente vicino. Questo atteggiamento indebolisce il nostro sindacato e la categoria.

E' anche per questa ragione che è nato Quarto Potere, un movimento sindacale trasversale. Noi ci proponiamo di cambiare il sindacato e le organizzazioni della categoria (Inpgi, Casagit, Ordine, Fondo), perché torni a essere la casa di tutti i giornalisti, perché tutti si sentano tutelati e rappresentati.

E a questo proposito, ricordiamo che anche recentemente ti sei comportato in modo partigiano sulla proposta di riconfermare Gabriele Cescutti all'Inpgi: non è compito del sindacato fare queste proposte, e sono un'invasione di campo indebita i vari appelli in proposito di 12 Associazioni regionali di stampa, appelli cui tu, Serventi, hai lasciato briglia sciolta anziché condannarli come invece avresti dovuto.

Il tuo atteggiamento di sabato 14 febbraio alla convention dell'Ulivo, la tua voglia di metterti in mostra stride particolarmente con la sottolineatura di Enzo Biagi, che ci ha richiamato all'isolamento, che il nostro ruolo di giornalisti ci impone.

Peccato, Segretario, hai perso un'altra occasione per lanciare un segnale diverso e unitario.

Antonio Armano,
Carlo E. Gariboldi,
Pino Nicotri,
Edmondo Rho,
Daniela Stigliano
(consiglieri Alg, Fnsi e Inpgi di Quarto Potere)

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