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lunedì, febbraio 02, 2004

POLLI: OGNI ANNO NEL MONDO SE NE CONSUMANO 20 MILIARDI 


Roma, 2 Febbraio 2004. Ogni anno nel mondo si consumano 20 miliardi di polli e i problemi arrivano proprio dall'allevamento intensivo. Malattie che si diffondono rapidamente e ricorso agli antibiotici sono gli aspetti che piu'
preoccupano.

L'affollamento comporta il rapido diffondersi delle malattie e, per evitare complicazioni, insieme ai mangimi vengono somministrati antibiotici che ritroviamo nel piatto. Contro i virus gli antibiotici sono inefficaci, cosi' la moria dei polli si spande con rischi anche per la salute umana. Le cronache sono piene di allarmi sulla diffusione dei virus, che viene successivamente circoscritta con l'eliminazione di centinaia di milioni di polli.

Rimangono pero' i problemi di fondo, cioe' le modalita' di allevamento: lo spazio limitato (poco piu' di un foglio A4), la scarsa ventilazione e l'eccessiva umidita'. Proprio su questi due ultimi aspetti si e' concentrata l'attenzione dei ricercatori dell'Universita' di Oxford (GB) che hanno effettuato uno studio su 2,7 milioni di polli tenuti in un centinaio di allevamenti. Lo stress sarebbe determinato piu' dalla scarsa ventilazione e dall'eccessiva umidita' che dallo spazio ridotto.

I polli cosi' indeboliti sarebbero facile preda di infezioni, specialmente nei Paesi dove c'e' un clima umido (Sud Est asiatico) e dove le condizioni igieniche non sono le migliori. La soluzione? Migliorare le strutture degli allevamenti. Occorrono pero' soldi per gli investimenti che non tutti sono disponibili a tirar fuori. Cosi' ogni tanto dobbiamo fare i conti con le infezioni virali.

Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc

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