lunedì, febbraio 02, 2004
IL PUNTO SUL "MYWAY-4YOU": E' NECESSARIA UNA AMPIA MOBILITAZIONE
Firenze, 2 febbraio 2004. Seguiamo il caso MyWay-4You da piu' di un anno ed ormai, praticamente ogni giorno che passa, riceviamo qualche richiesta di avvio dell'azione legale contro una banca del gruppo Monte dei Paschi di
Siena. In sintesi, la situazione, ad oggi e' la seguente.
Illegittimita' del prodotto I tecnici che collaborano con l'Aduc hanno rilevato moltissimi difetti, sia tecnico-finanziari che giuridici, che comprovano la non validita' del prodotto in quanto tale, indipendentemente dal fatto che sia stato venduto al pensionato o ad un premio Nobel per l'economia. Noi sosteniamo che il gruppo Monte dei Paschi di Siena ha progettato e venduto un prodotto che arreca un danno economico certo al cliente al solo scopo di ricavarne un ingiustificato profitto.
Questo, a nostro giudizio, viola una serie di norme che regolano il settore dell'intermediazione finanziaria (Testo Unico della Finanza e Regolamenti CONSOB) ma potrebbe anche configurare il reato di truffa contrattuale, ipotesi attualmente al vaglio di alcune procure della repubblica.
Le contromosse della banca Il gruppo Monte dei Paschi di Siena si e' mosso con una abilita' degna di migliore causa. Fingendo la disponibilita' a risolvere il problema, e' riuscita a far passare la tesi (con la compiacenza delle autorita' di vigilanza e di alcune associazioni di consumatori) che il prodotto in se' sia valido, ma che in qualche caso, qualche venditore solerte l'ha piazzato al cliente sbagliato.
A tutt'oggi in diversi ritengono che il caso sia risolto, che il Monte dei Paschi di Siena stia procedendo a rimborsare gli sfortunati clienti e che tutto sia finito nel migliore dei modi. Il presidente della banca Pier Luigi Fabrizi, nei giorni scorsi, in un'intervista ad un quotidiano, ha detto che "Puo' esserci stato qualche errore nella fasi di commercializzazione in termini di non aderenza al profilo di rischio della clientela.
MPS, d'altra parte, e' stata la prima banca ad aprire tavoli di conciliazione con i consumatori" (la Repubblica, 28/1/2004, pag. 33). In poche parole, secondo il presidente, bisognerebbe pure fare i complimenti alla banca. Le autorita' di vigilanza si sono schierate, anche se non pubblicamente, a favore del Monte dei Paschi di Siena.
La CONSOB avrebbe aperto una istruttoria a giugno, ma sembra che caduta nel dimenticatoio dopo sei mesi. La Banca d'Italia, nella persona del suo Governatore Antonio Fazio, ha prima dichiarato in Parlamento che questi prodotti hanno violato l'etica, e poi -sempre in Parlamento, nei giorni scorsi- ha accreditato la tesi che "e' tutto risolto, la banca paga.non ci sono problemi".
Invece i problemi ci sono, e come! Lo sanno bene i migliaia di risparmiatori che si sono visti fare proposte ridicole da questo tavolo di conciliazione, e lo sanno bene le centinaia di clienti che sono in causa e che nei processi vedono la banca fare i salti mortali pur di non ammettere le proprie responsabilita'. Ma la cosa ancora piu' grave, in tutto questo, e' che ci sono migliaia di risparmiatori che hanno questi prodotti e non sanno niente, oppure sanno, ma sono in condizioni tali da non poter prendere nessuna iniziativa contro la banca perche' sono sotto ricatto per prestiti gia' concessi.
Sensibilizzare l'opinione pubblica: c'e' forte bisogno del contributo di tutti Fino ad oggi abbiamo percorso con decisione la strada dell'azione legale. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, se possibile, ancora con maggior determinazione. Pero' riteniamo che sia indispensabile anche procedere con iniziative in grado di rendere ancora piu' evidente questo comportamento del Monte dei Paschi di Siena.
E' indispensabile l'apporto di tutti coloro che vogliono affermare il principio di legalita' anche nel settore del risparmio. Per questo e' importante scrivere lettere, E-mail, fax ai media, politici ed autorita' di vigilanza affinche' costoro abbiano una visione della realta' (e' cioe' che la banca sta fingendo di trattare e che le responsabilita' principali non sono dei venditori ma della banca stessa che ha progettato e venduto un prodotto che arreca ai clienti un danno certo ed alla banca un'altrettanto certo, enorme ed ingiustificato profitto).
Chi si sente coinvolto puo' a sua volta coinvolgere altri clienti del gruppo MPS, informandoli ed aiutandoli ad agire per far valere i propri diritti. Se utile e necessario potremo organizzare una manifestazione a Siena, in piazza Salimbeni )sede Mps) per rendere esplicito che il problema e' tutt'altro che risolto e che il Monte dei Paschi di Siena deve trovare una soluzione per tutti i sottoscritti di questi prodotti ingannevoli. Noi coordineremo queste persone, ma l'iniziativa deve originarsi anche dai singoli sottoscrittori.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio