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venerdì, febbraio 06, 2004

IL PRESIDENTE DEL COMITATO ESECUTIVO DELL'UNHCR VISITA L'IRAN  




L'ambasciatore Jean-Marc Boulgaris, presidente dell'organo esecutivo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) * il Comitato Esecutivo * e Rappresentante Permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite di Ginevra, è in visita questa settimana nella Repubblica Islamica dell'Iran per valutare il programma di protezione e di assistenza e incontrare i funzionari governativi e gli operatori umanitari.

L'ambasciatore ha raggiunto oggi in aereo la città sud-occidentale di Ahwaz e visiterà domani i campi di Ashrafi e Baninajjar. Per molti anni, Ashrafi è stato il campo profughi più grande dell'Iran, con oltre 11mila rifugiati iracheni arrivati durante la guerra Iran-Iraq del 1980. L'UNHCR e il suo partner iraniano, l'Ufficio Iraniano per gli Affari degli Immigrati Stranieri (BAFIA), dall'avvio dei primi convogli lo scorso novembre, hanno assistito il rimpatrio di oltre 2.100 iracheni, provenienti per la maggior parte da Ashrafi; molti altri rifugiati iracheni hanno fatto ritorno di propria iniziativa.

Il campo di Ashrafi dovrebbe chiudere la prossima domenica, a seguito della partenza di più di 200 rifugiati che verranno accompagnati alla frontiera dall'ambasciatore Boulgaris. Il convoglio, il decimo dell'UNHCR dall'avvio delle operazioni di rimpatrio degli iracheni lo scorso novembre, raggiungerà, attraverso la frontiera di Shalamsheh, Basra nell'Iraq meridionale. Lo staff nazionale dell'UNHCR accoglierà i rifugiati che rimpatriano e distribuirà loro coperte, teloni impermeabili, lanterne, articoli sanitari e altri rifornimenti.

All'inizio di questa settimana, l'Ambasciatore Boulgaris ha visitato i rifugiati afghani nel campo di Torba-e-Jam nei pressi della città orientale di Mashad e il Centro per il Controllo e il Rimpatrio dei Rifugiati Afghani nella città di frontiera di Dogharoun, dove l'UNHCR e la BAFIA impartiscono le istruzioni finali e sensibilizzano sul pericolo delle mine gli afghani che rimpatriano, prima che essi attraversino la frontiera a Islam Qala.

Finora, più di 2.500 rifugiati afghani hanno fatto ritorno dall'Iran; dall'inizio del 2002, oltre 400mila afgani sono rimpatriati nel contesto del programma per agevolare i rimpatri gestito dall'UNHCR e dalla BAFIA, mentre altri 260mila sono partiti di propria iniziativa.

Durante la sua missione in Iran, il presidente del Comitato Esecutivo incontrerà numerosi funzionari governativi e provinciali e anche funzionari dei ministeri degli esteri e dell'interno e del parlamento nazionale. Il presidente ha inoltre promosso incontri con diversi membri del corpo diplomatico e delle organizzazioni non governative che operano in Iran.

Nel corso degli ultimi venti anni, l'Iran ha ospitato una delle piu ampie popolazioni di rifugiati del mondo. Oltre un milione di rifugiati afghani e circa 150mila rifugiati iracheni risiedono ancora nel paese. L'ampia maggioranza di rifugiati vive mescolata alla comunità locale, piuttosto che nei 48 campi allestiti appositamente.

A causa della scarsa sicurezza e delle difficili condizioni umanitarie, l'UNHCR non incoraggia il rimpatrio in Afghanistan, né in Iraq, ma ai rifugiati che intendono comunque rientrare in questi paesi viene fornito il trasporto fino alla frontiera e un pacco di aiuti di prima necessità. Il Comitato Esecutivo dell'UNHCR (EXCOM) è un organo composto da 64 paesi che si riunisce annualmente - in autunno - a Ginevra, con il compito di discutere e approvare i programmi e le spese dell'agenzia, nonché di fornire indicazioni su questioni relative alla protezione.

Negli ultimi anni, i presidenti di turno hanno dato vita alla tradizione di compiere visite nei paesi dove sono in corso operazioni per rendersi conto dell'effettivo lavoro svolto sul campo dall'UNHCR. La missione dell'ambasciatore Boulgaris proseguirà anche la prossima settimana, con una tappa di sei giorni in Sri Lanka, dove saranno visionate le attività di rimpatrio e reintegrazione. --

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