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lunedì, febbraio 23, 2004

Il Policlinico Umberto I necessita di urgenti ristrutturazioni  


CODICI dichiara: occorre una ristrutturazione dell’intero Pronto Soccorso e di molti altri reparti

CODICI da sempre denuncia la scarsa inefficienza e la disorganizzazione dei servizi erogati dal Policlinico Umberto I: dal caos in cui versa il Pronto Soccorso, alle attese di ore o giorni per i pazienti che in esso si trovano per avere una Tac, un tracciato, o un posto letto, allo scenario raccapricciante dell’accettazione.

Il Pronto Soccorso, afferma il CODICI, ha bisogno di medici competenti, non solo di specializzandi, che non hanno le sufficienti cognizioni mediche e a volte fanno la differenza tra la vita e la morte del paziente.

Anche i servizi della struttura sono scarsi. Sconcertante, infatti, è constatare che nel Pronto Soccorso vi è un solo bagno per le esigenze sia della gente in attesa, sia delle persone che sono dentro la piastra.

Altro aspetto da segnalare è la cattiva gestione del flusso dei parenti, che non riescono a ricevere informazioni sui loro cari.

Oltre alle carenze del Pronto soccorso, bisognerebbe bisognerebbe rivedere l anche e modalità di accesso a tutti i servizi erogati dal Policlinico.

Bisogna rivalutare il ruolo dei MEDICI DI BASE che devono offrire un’adeguata ed efficiente collaborazione, invece di demandare al Pronto Soccorso tutti i casi, senza alcuna azione di filtraggio.

Questo permetterebbe di venire incontro al problema dell’intasamento per accedere ai vari servizi, ed in particolare a quelli elettromedicali, e per effettuare un eco color doppler o una visita endocrinologia, per i quali le attese sono almeno di tre mesi.

Il CODICI chiede di prendere in seria considerazione queste inefficienze in modo che l’assistenza sanitaria non sia solo presente, ma anche e soprattutto ben funzionante e di qualità.

Roma, 19 febbraio 2004

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