martedì, febbraio 24, 2004
FAZIO INDAGATO PER FAVOREGGIAMENTO. L'INIZIO DI UNA SVOLTA SUI FAMIGERATI PRODOTTI DI BANCA121/MPS?
Firenze, 24 Febbraio 2004. Il governatore di Bankitalia Antonio Fazio e' indagato per favoreggiamento reale nel delitto di truffa aggravata e continua ai danni di migliaia di persone dalla Procura della Repubblica di Trani, che indaga sul collocamento nel mercato finanziario di tutta una serie di prodotti finanziari emessi dal Banca121 e poi ereditati dal nuovo proprietario di questa banca, il Monte dei Paschi di Siena.
Si tratta di quei prodotti come il MyWay-4You e quelli con nomi che li facevano sembrare sicure emissioni dello Stato (Btpel, Btpindex e Btponline). E' bene ricordare che il governatore Fazio, in sede di udienza parlamentare alcune settimane fa, rispetto a questi prodotti aveva serenamente dichiarato che i risparmiatori erano tutelati, in quanto le banche stavano procedendo con i tavoli di conciliazione a rimborsarli.
Quei tavoli di conciliazione che noi abbiamo piu' volte denunciato perche', dei quasi 4 mila casi affrontati, erano giunti a proposte risolutorie solo per lo 0,50%. E' bene ricordare che i risparmiatori coinvolti in questi prodotti sono alcune centinaia di migliaia (quasi centomila per i solo My Way-4You).
E per questo abbiamo continuato con le azioni giudiziarie, nonostante l'assordante silenzio di molta informazione finanziaria e non che, sulla materia, dava
tutto per risolto coi tavoli di conciliazione, in cui -fatto non secondario-c'e' la complicita' di alcune associazioni di consumatori desiderose solo di sedere ad un tavolo ed avere la medaglietta piuttosto che aiutare i risparmiatori a riavere il maltolto.
Con l'iscrizione del governatore Fazio nel registro degli indagati, sicuramente siamo ad una svolta in materia. Purtroppo eravamo stati profeti e avevamo da tempo sostenuto che si trattava di un pentolone pieno di tanti problemi pronti ad esplodere. Che sia questo l'inizio dell'esplosione?
Che cio' avvenga non giova ad alcuno. E basterebbe poco. Che le autorita' responsabili (tra cui c'e' ovviamente anche Consob) facciano un passo indietro riconoscendo la leggerezza dei loro controlli e, per esempio, cominciando a rispondere alle nostre sollecitazioni sulle legittimita' proprio di questi prodotti.
E che facciano un passo indietro anche le banche: i soldi che dovranno spendere per rimborsare sarebbero molto, ma proprio molto meno di quanto dovranno investire per riconquistare un minimo di credibilita' presso i risparmiatori e le autorita' nazionali e comunitarie.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
ps: e dopo tocca a Berlusconi. L.M.