venerdì, febbraio 06, 2004
BANKITALIA: NO ALL’INDAGINE STRAORDINARIA SUI BOND EMESSI NEGLI ULTIMI 5 ANNI
IL CODACONS RISPONDE: BANKITALIA NON VUOLE DIFENDERE I RISPARMIATORI
Un'indagine straordinaria sui bond emessi negli ultimi 5 anni é impossibile. Questa la risposta che il direttore generale della Banca d'Italia, Vicenzo Desario, ha fornito oggi a Intesaconsumatori che aveva sollecitato, nello storico incontro del 21 gennaio scorso a Palazzo Koch, l’istituto ad aprire indagini a tutela dei risparmiatori.
Evidentemente Banca d’Italia non vuole adoperarsi per tutelare i risparmiatori italiani. Questa la secca replica del CODACONS, che aggiunge: possibile che Desario abbia impiegato due settimane per accorgersi che l’art. 129 del T.U. bancario non consentiva a Bankitalia di pronunciarsi sulla solvibilità delle imprese e sulla convenienza economica delle emissioni? Non poteva comunicarcelo di persona direttamente il giorno dell’incontro? Tra l’altro appare assurda la risposta di Bankitalia che rifiuta di verificare la solvibilità delle imprese emittenti i bond confermando così che la strada che segue l’istituto di via Nazionale è quella di vedersi investire dalla marea di crac e poi successivamente, come fanno i coccodrilli, piangere sul latte versato.
“L’ultima parte della risposta di Bankitalia - afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons - è una vera e propria presa in giro nei confronti dei consumatori perché il direttore generale (il Governatore non si è nemmeno disturbato a rispondere personalmente), afferma che l’esattezza dei conti delle imprese e l’indipendenza degli analisti (sic!!) ossia proprio i due fattori crollati miseramente nella vicenda Parmalat, sarebbero la garanzia per una corretta analisi dei titoli. Il Direttore Generale poi dovrebbe spiegarci dove sono e chi sono questi “analisti indipendenti”.
Il CODACONS esprime quindi grande insoddisfazione per la decisione di Banca d’Italia. A questo punto le funzioni dell’istituto dovrebbero essere ridotte alla stampa delle monete e al loro conteggio, perché evidentemente per i cittadini di più non può fare.