sabato, febbraio 07, 2004
ANM: SCIOPERO A MARZO
Venezia, 7 febbraio 2004. E' unanime la decisione dello sciopero fra i cinque segretari delle cinque correnti della Associazione Nazionale Magistrati (MD, MI, Articolo 3, Movimento per la Giustizia e Unicost), in opposizione alla controriforma dell'ordinamento giudiziario. Le modalità dello sciopero saranno decise nella giornata di domani, ma la prima data con tutta probabilità cadrà per il 4 o il 5 marzo.
Al termine della riunione, durata circa un'ora, i cinque segretari delle cinque correnti in cui si articola l'Associazione nazionale magistrati hanno dichiarato, che e' registrata una compattezza sulla necessita' di proclamare lo sciopero e di rispondere apertamente alle istanze dei colleghi senza deludere i colleghi. Dalle giunte locali infatti sono pervenute numerose le proposte e suggerite modalità più incisive per lo sciopero, soprattutto sulla durata variabile dai due ai tre giorni di astensione alle udienze. "Se ci saranno segnali concreti in Parlamento sulla riforma, che però per il momento non abbiamo visto, è chiaro che potremo rivedere la nostra decisione", chiarisce il segretario di Md Claudio Castelli.
Il PG di Torino Giancarlo Caselli preannuncia la sua adesione sulla scelta "sofferta ma coerente" dello sciopero. Si tratta infatti di una questione di libertà e di coscienza, contrapposta anche alle parole "malate" subite dalla magistratura nel corso dell'ultimo congresso di Forza Italia.
In questo senso si pronuncia anche il prof Virginio Rognoni, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e di fatto "supplente" al ruolo di presidenza del Presidente della Repubblica, che ribadisce "il dovere del CSM di difendere l'onorabilità della magistratura dalle invettive". Dello stesso avviso il prof Luigi Berlinguer, membro laico del CSM, che ribadisce: "I cittadini sappiano che non c'è una difesa corporativa, ma che la riforma dell'ordinamento giudiziario deve seguire il dettato costituzionale."
Usa toni forti di Procuratore di Palermo, Piero Grasso, col sintetizzare il suo disagio nei confronti della prospettiva di uno sciopero come un "a mali estremi, estremi rimedi", cui aderirà personalmente.
Una nuova assemblea generale della ANM è prevista a Roma fra 15 giorni, sono inoltre allo studio numerose altre iniziative in tutta Italia.
Dall'opposizione e dalla società civile giungono parole di perfetta adesione, in primis i Girotondi, che hanno avuto il loro convegno oggi a Firenze ed hanno redatto un documento le cui priorità sono legate alle attività della magistratura dell'ANM, in opposizione alla controriforma della Giustizia, e alle prossime elezioni europee.
L.M.