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mercoledì, gennaio 14, 2004

TUTELA DEL RISPARMIO. LE BUONE INTENZIONI DELLA REGIONE TOSCANA SI INFRANGONO SUL CONFLITTO DI INTERESSI  


E SULL'APPIATTIMENTO ALL'INUTILE E DANNOSA STRATEGIA MPS ... SEMPRE SE L'OBIETTIVO FOSSE STATO LA TUTELA DEI RISPARMIATORI...

Firenze, 14 Gennaio 2004. Ieri il Consiglio regionale della Toscana si e' riunito per affrontare la questione della tutela del risparmio, in virtu' del fatto che una delle principali banche nell'occhio del ciclone, Mps, e' un pilastro del territorio che lo stesso Consiglio rappresenta. Posto nella tradizionale dicotomia destra/sinistra - governo/opposizione, il confronto non e' stato interessante per qualita' di argomenti e argomentazioni, tutte viziate per l'appunto da questa dicotomia. Per capire, basti ricordare che l'amministrazione (governo di centro-sinistra) per difendersi dalle accuse dell'opposizione (centro-destra), non ha avuto niente di meglio che tirare in ballo che per l'acquisto di Banca121 da parte di Mps c'era anche il parere favorevole -nel 1999- di quattro societa' di consulenza tra cui lo studio Tremonti dell'attuale ministro, e che cio' che accade contro i risparmiatori oggi, e' dovuto anche alla legge che depenalizza il falso in bilancio.

Repliche -a nostro avviso- a livello di ignoranza (voluta o meno, poco importa) e da "bar dello sport". E infatti la conclusione non avrebbe potuto essere altro -com'e' stato- che la sottolineatura positiva dell'accordo del Mps con alcune associazioni di consumatori per il tavolo di conciliazione sui prodotti "MyWay-4You" e per quello preannunciato sui falsi Btp etc..

Il contesto in cui avviene questo appiattimento sull'inutile (dal punto di vista dei risparmiatori, non certo della banca) e dannosa strategia/commissione del Mps (che ha risolto solo lo 0,44% dei casi analizzati), e' quello di conflitto di interessi. Perche' e' bene ricordare che la Regione Toscana e' parte in causa nella proprieta' del Mps e, come quando si chiede all'oste se il vino e' buono, non poteva che rispondere "ottimo e abbondante".

Se questo era l'obiettivo del presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, quando ha auspicato una maggiore tutela dei risparmiatori con iniziative della Regione stessa, siamo in alto mare. Non solo, ma e' anche la conferma di quanto avevamo gia' rilevato nell'iniziativa del presidente Nencini: "aria fritta", in quanto carente di caratteristiche (indipendenza, autonomia, con totale assenza di commistione economica e politica) per far si' che l'iniziativa non sia giudicata dai risparmiatori come la solita per auto-assolversi dagli errori del passato e del presente.

Il Consiglio regionale non avrebbe quindi dovuto far niente prima di portarsi fuori dal capitale e dalla gestione del Mps? In attesa di questa necessaria decisione, avrebbe potuto fare l'unica cosa possibile per dare un segnale forte, di un nuovo indirizzo: chiedere a Mps il rimborso totale di tutti i prodotti finanziari oggi nell'occhio della magistratura civile e penale.

Non lo ha fatto ed ha preferito auto-incensarsi sposando in toto la strategia Mps. Non solo, ma l'opposizione che aveva chiesto il confronto, non lo ha chiesto neanche lei, preferendo portare il tutto solo su un livello di scontro politico tra le parti. Cioe' quello che, agli occhi del risparmiatore beffato, e' solo un parlarsi addosso a discapito delle sue tasche e della credibilita' delle istituzioni.

Continuiamo a farci male?

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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