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giovedì, gennaio 22, 2004

SOLDI: DOVE COLLOCARE IL RISPARMIO? 


Roma, 22 Gennaio 2004. Dopo anni di lacrime e sangue, per le oscillazioni verticali delle borse, e dopo i titoli Argentina, Cirio, MayWay, 4You e Parmalat, il povero risparmiatore non sa piu' cosa fare. La tentazione di ritirare tutto quello che si ha e mettere i soldi sotto il mattone e' forte.


Non e' il caso di tenere i risparmi sul conto corrente bancario, perche' gli interessi praticati sono da prefisso telefonico, esistono pero' soluzioni a breve termine, 3-6 mesi, che non forniscono grandi interessi ma sono praticamente a rischio zero. Vediamole.

I pronti contro termine, sono sostanzialmente prestiti fatti alla banca dal risparmiatore, la quale si impegna a restituirli a scadenza prefissata, uno o piu' mesi, con un interesse gia' determinato. L'investimento richiede un discreta somma di denaro, da 25 mila euro in su. Dal tasso di interesse occorre detrarre il 12,5% di ritenuta fiscale.

I classici BoT, cioe' obbligazioni emesse dallo Stato. Conviene comperarli quando vengono emessi e venderli quando scadono, per non dover pagare altre commissioni. Dal tasso di interesse occorre detrarre il 12,5 % di ritenuta fiscale.

I fondi monetari o di liquidita' sono costituiti da titoli di Stato in euro, da BoT e da pronti contro termine, cioe' dagli investimenti precedenti. Attenzione alle commissioni applicate. Dal tasso di interesse occorre detrarre il 12,5% di ritenuta fiscale.

I conti corrente telematici danno un tasso di interesse superiore a quello del conto tradizionale. Occorre valutare il tipo di servizi che offrono. Gli interessi praticati sono legati ai tassi di sconto della Banca centrale europea, quindi non sono fissi. Dal tasso di interesse occorre detrarre il 27% di ritenuta fiscale.

Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc

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