lunedì, gennaio 26, 2004
SCIOPERO DIPENDENTI BANKITALIA CONTRO LA RIFORMA DELLE AUTORITA' DI VIGILANZA
AL PEGGIO NON C'E' LIMITE?
Firenze, 26 gennaio 2004. Il consiglio nazionale della Falbi (il piu' importante sindacato dei lavoratori di Bankitalia) ha deliberato di indire uno sciopero contro il disegno di legge presentato dal ministro Giulio Tremonti che "sottrae immotivatamente e impropriamente importanti funzioni di stabilita' alla Banca d'Italia".
Al peggio non c'e' mai limite?
Immaginiamo che questi dipendenti di Bankitalia siano preoccupati perche', diminuendo le funzioni svolte dal loro datore di lavoro, credono che alcuni posti di lavoro potranno svanire. Ma perche' non lo dicono apertamente, magari chiedendo garanzie occupazionali in materia? Perche' sono piu' realisti del re, nel senso che fanno atto di sottomissione al padrone pur se questo non richiede cotanta genuflessione? Puo' darsi. Questa e' una lettura che ne diamo noi.
Ma sicuramente un danno grosso lo provocano, cioe' quello di buttare benzina sul fuoco delle difficolta'. E non si rendono conto di scadere anche un po' nel ridicolo, quando motivano il loro sciopero per la sottrazione immotivata delle funzioni di stabilita' di Bankitalia. Noi non sappiamo se Bankitalia abbia esercitato bene la sua funzione nel caso Parmalat, per esempio. Ma invece di urlare contro di lei o di difenderla, quantomeno ci sentiamo in dovere di aspettare l'esito delle indagini in corso e la formulazione dei capi d'accusa.
Noi, per esempio, sappiamo solo che la politica di stabilita' di Bankitalia e' quella, quando fa pulizia, di tenersi sempre lo sporco in casa e negli armadi: avete mai visto una banca fallire ultimamente nonostante i disastri in corso? Avete mai visto una si' fiorente mobilita' di banche che cambiano nomi e vengono assimilate, magari -e' solo un sospetto!- costringendo quelle messe un po' meno male ad acquistare quelle malmesse a dei prezzi incredibili e col bagaglio delle loro magagne (dice qualcosa l'operazione acquisto di Banca121 da parte di Mps, con le conseguenze dei terrificanti prodotti finanziari concepiti e iper-venduti dalla ex Banca del Salento?).
E qualcuno chiama stabilita' questa politica? Certamente se stabilita' significa difesa dell'esistente, e' tale. Ma se stabilita' significa interessi di risparmiatori, bancari e banchieri, non vediamo perche' per garantirla bisogna far pagare solo i risparmiatori. Che e' quanto sta accadendo grazie a questa politica.
Agli iscritti della Falbi, queste cose non interessano? E quindi fuoco sul fuoco difendendo il fortino presunto preso d'assalto, piuttosto che il loro posto di lavoro?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc