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venerdì, gennaio 16, 2004

RISPARMIO TRADITO E BEFFATO DAL GIOCO DELLA POLITICA 


IL CASO "MYWAY-4YOU" NE E' LO SPECCHIO. COL RISULTATO CHE I RISPARMIATORI CONTINUANO A PAGARNE LE CONSEGUENZE E I RESPONSABILI CONTINUANO AD INCASSARE.


Firenze, 16 Gennaio 2004. L'audizione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti nelle commissioni riunite di Camera e Senato, oltre a mettere degli importanti punti fermi, e' a nostro avviso illuminante di come viene espletato il controllo dello Stato sulle politiche del risparmio. Prendiamo ad esempio la questione dei prodotti finanziari "MyWay-4You" della banca Monte dei Paschi di Siena. Il ministro Tremonti scrive al governatore Antonio Fazio il 5 maggio 2003 per chiedergli lumi, visti i forti dubbi che le associazioni di consumatori hanno sollevato. Fazio gli risponde il 9 maggio cosi': "L'istituto si trova nell'impossibilita' giuridica di corrispondere alle sue richieste". Piu' specificamente Fazio, il 14 maggio, ricorda a Tremonti le competenze di Bankitalia (stabilita' degli intermediari) e quelle della Consob (trasparenza e correttezza dei comportamenti).

Quindi un po' di rimbalzi, tra richieste e precisazioni che portarono -direttamente o meno poco importa- a questo:

a) 6 maggio: relazione Consob dell'ultima gestione Luigi Spaventa che indico' questi prodotti come esempi da non seguire;

b) 5 giugno: apertura di una ispezione da parte di Consob e Bankitalia per verificare le modalita' di vendita dei prodotti 4You e My Way' "che presentavano una certa singolarita', per usare un eufemismo", cosi' come detto dal presidente della Consob Luigi Spaventa nel corso di una audizione alla commissione Finanze della Camera;

c) 24 luglio: il governatore Antonio Fazio durante un'audizione presso la commissione V congiunta di Camera e Senato, affermo' che i contratti 4You e MyWay hanno violato l'etica.

Quindi una condanna morale da parte del Governatore Fazio e richieste e aperture d'indagine da parte di Consob. Dov'e' finito tutto questo? Ha forse trovato una risposta nella commissione di conciliazione che il Mps, con l'avvallo di alcune associazioni di consumatori, ha messo in piedi gia' prima di queste date, e che ci risulta aver risolto lo 0,44% dei casi affrontati, partendo da un presupposto di difetto di collocamento dei prodotti e non di impostazione a solo vantaggio della banca?

Non crediamo che questa commissione sia stato lo sbocco, anche perche' lo stesso ministro Tremonti lo avrebbe detto e non avrebbe continuato a presentare il problema "MyWay-4You". Che quindi e' in alto mare, con la sola certezza delle cause giudiziarie avviate da noi. Cosa e' successo e cosa sta succedendo? Stiamo assistendo al tradizionale motivo conduttore della politica economica e finanziaria (e non solo) del nostro Paese: tutti bravi a denunciare, a esecrare, a rifarsi ai valori di sana e onesta politica, con un polverone che non porta mai ad individuare i responsabili e bloccare le azioni presunte delittuose.

Non solo, ma anche assolvendo di fatto -senza un'indagine che stabilisca chi ha torto e chi ha ragione- i presunti responsabili di questi prodotti. E consentendo cosi' che questi ultimi continuino ad incassare i soldi dei risparmiatori incastrati dallo loro lusinghe, furbizie e finte-verita'. E bendandosi gli occhi per non vedere l'altra bombetta che gli e' esplosa (i finti Btp di Stato sempre di Banca121/Mps), e che conferma alcune scelte di politica finanziaria del gruppo Mps, cioe' quella di vendere fischi per fiaschi.

In questo contesto, e' evidente che c'e' poco da aspettarsi. Per cui noi continuiamo e rafforziamo la sola strada che al momento ci sembra percorribile, quella giudiziaria.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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