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venerdì, gennaio 16, 2004

PARMALAT: I CLIENTI DELLE BANCHE COINVOLTE POTREBBERO DISDIRE I CONTI CORRENTI!!  


CLAMOROSA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO DELL’INTESA: SE ENTRO IL 21 GENNAIO LE BANCHE NON DARANNO RISPOSTE ADEGUATE ALLE RICHIESTE DEI PICCOLI RISPRMIATORI PARTIRA’ UNA CLAMOROSA CAMPAGNA


NON SI PUO’ ESSERE CLIENTI DI BANCHE CHE SI SONO FATTE INGANNARE. NON DANNO FIDUCIA

Con la consueta forza di “persuasione” di cui dispongono (il potere economico) alcuni banchieri cercano di far passare un messaggio bizzarro da dare in pasto all’opinione pubblica,una tesi ridicola ed offensiva per circa 800.000 risparmiatori truffati e raggirati negli ultimi due anni: “siamo noi le vittime”, “banche parti lese”.

Delle due l’una: se banchieri accreditati ed abilitati ad esercitare l’attività creditizia si sono fatti truffare da modesti ragionieri,vuole dire che sono inadatti a ricoprire cariche vitali ed importanti per l’economia: traggano quindi le conclusioni e si dimettano per restituire fiducia e credibilità ad un sistema bancario scosso da 24 mesi di gravissimi scandali (Bipop- Carire; Bond Cirio ed Argentini; My Way e For You; ‘Affaire Parmalat’ che hanno distrutto spesso il sudato risparmio di una vita.

Le uniche vittime,le vere parti lese, sono le centinaia di migliaia di risparmiatori ai quali le banche,in maniera sistematica ed al riparo da qualsiasi controllo,hanno rifilato prodotti spazzatura che negli altri Paesi come gli USA hanno un mercato: l’importante è l’informazione preventiva e la trasparenza ! Le banche hanno venduto merce avariata ai risparmiatori facendola passare per buona e tali comportamenti,oltre ad essere censurabili,sono illegali.

ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI lanciano quindi oggi una nuova iniziativa: diamo tempo alle banche fino al 21 gennaio – giorno della manifestazione dei risparmiatori a Roma organizzata dall’Intesa – per dare una risposta alla sollecitazione dell’Intesa di apertura di tavoli immediati per trovare soluzioni adeguate e per assicurare agli investitori coinvolti nel crack Parmalat il rimborso dei propri risparmi. Se entro questo termine gli istituti non avranno dato risposta, avvieremo una clamorosa campagna, rivolta a tutti i consumatori per denunciare il comportamento non rispondente ai criteri di trasparenza e correttezza nei confronti dei risparmiatori, campagna che potrebbe arrivare fino a proporre di disdettare i conti correnti aperti con gli istituti di credito che si dimostreranno più insensibili. Ulteriori dettagli sull’iniziativa verranno forniti il 21 gennaio nel corso della manifestazione organizzata dall’Intesa a Roma per tutelare il risparmio e i risparmiatori.

L’Intesa dei Consumatori, che rivendica il merito di aver presentato le denunce alle Procure della Repubblica di Parma,Roma e Milano in data 11 dicembre 2003,facendola radicare anche a Milano grazie al fac-simile di denuncia penale inserito sui siti dell’Intesa,nei prossimi giorni presenterà atti di citazioni anche contro le società di certificazione di bilancio e di rating, impiantando cause collettive nei Tribunali civili per il risarcimento dei danni subiti dai risparmiatori.

L’Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) che parteciperà ai tavoli di conciliazione, aperti a cascata dopo la strada maestra tracciata dal Monte dei Paschi di Siena con tutte gli istituti di credito che dimostreranno concrete proposte di risarcimento per salvaguardare quel bene perduto della fiducia, chiede alle banche di non attuare manovre di rincari selvaggi ed immotivati, con la finalità di reperire risorse scaricando sulla generalità della clientela i costi di una politica poco attenta alla salvaguardia dei consumatori e dei risparmiatori.

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