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lunedì, gennaio 26, 2004

IL FREDDO COSTA ALLE FAMIGLIE ITALIANE 


DA 30 A 45 EURO PER I CONSUMI ENERGETICI E 15 EURO PER QUELLI ALIMENTARI

L’INTESA DEI CONSUMATORI CALCOLA IL MAGGIOR CONSUMO DELLE FAMIGLIE IN QUESTI GIORNI DI FREDDO POLARE


Come avvenne questa estate con il gran caldo che colpì l’Italia, anche il freddo che in questi giorni ha invaso la penisola si ripercuote sui consumi delle famiglie.

In particolare nei mesi estivi il maggior consumo energetico provocò numerosi black out, causati dall’impennata nell’utilizzo di condizionatori elettrici.

Allo stesso modo il brusco calo delle temperature di questi giorni ha fatto alzare notevolmente i consumi energetici, portando ad un uso massiccio dei sistemi di riscaldamento.

Aumento dei consumi energetici quantificabile, secondo le stime dell’Intesa dei consumatori, tra i 30 e i 45 euro per famiglia.

Siamo nuovamente di fronte al rischio black out? Per l’Intesa il pericolo non dovrebbe esserci, grazie al fatto che molti cittadini ricorrono a fonti di energia diverse come il gas metano o il gasolio da riscaldamento, evitando quindi di sovraccaricare la rete.

Ma il freddo comporta aumenti anche in altri settori. Infatti il gelo che ha colpito le coltivazioni ha determinato aumenti consistenti nei prezzi al dettaglio dell’ortofrutta con picchi addirittura del 72% (carciofi) rispetto lo stesso periodo del 2003.

Variazioni di prezzo che portano le famiglie italiane a spendere mediamente 15 euro in più negli acquisti dei prodotti alimentari.

L’Intesa dei consumatori chiede controlli tempestivi per evitare speculazioni che saranno addossate ancora una volta all’euro, quando in realtà i colpevoli sono i soliti furbi come già da tempo l’Intesa va denunciando.

Intesa Consumatori

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