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giovedì, gennaio 15, 2004

CUBA: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LE ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DELLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE 


Amnesty International è preoccupata per l'impatto che la nuova legge entrata in vigore a Cuba sulla limitazione dell'accesso a Internet potrà avere sulla libertà di espressione e di informazione.

"Queste nuove misure, che colpiscono l'utenza 'non ufficiale' di Internet, costituiscono un ulteriore tentativo di escludere la popolazione cubana dall'accesso a idee alternative e a spazi in cui discuterne" - ha dichiarato Amnesty International. "La legge, approvata al termine di un anno di dura persecuzione che ha significato il carcere per 75 attivisti, colpevoli solo di aver espresso in maniera pacifica le proprie opinioni, dà al governo un altro strumento per punire coloro che lo criticano e reprimere il dissenso".

La nuova legge, entrata in vigore sabato 10 gennaio, consente l'accesso a Internet solo a coloro, come le imprese riconosciute ufficialmente e le sedi governative, che possono pagare il collegamento in dollari americani. Di fatto, alla popolazione è impedito l'accesso ai servizi Internet.

"Temiamo che queste nuove misure siano destinate a impedire le verifiche sul rispetto dei diritti umani, attraverso la limitazione del flusso di informazioni verso l'estero" - ha aggiunto Amnesty International. "Il governo dell'Avana deve rinunciare a misure illegittime per limitare la libertà di espressione e di informazione e deve conformare la propria legislazione agli standard internazionali sui diritti umani, una volta per tutte".

Ulteriori informazioni

La vasta maggioranza dei mezzi d'informazione cubani è di proprietà statale ed è controllata dallo Stato. L'accesso alla stampa estera è limitato. Tuttavia, secondo fonti governative, si ritiene che oltre 40.000 cubani si collegano in qualche modo a Internet.

L'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani garantisce il diritto alla libertà di opinione e di espressione, compresa la libertà di "cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso qualsiasi mezzo e a prescindere dalle frontiere". Questi diritti sono stati ulteriormente codificati e tutelati in vari strumenti internazionali, tra cui il Patto internazionale sui diritti civili e politici (Iccpr), i Principi delle Nazioni Unite sulle limitazioni e le deroghe alle disposizioni dell'Iccpr (Siracusa, 1985) e i Principi delle Nazioni Unite sulla sicurezza nazionale, la libertà d'informazione e l'accesso all'informazione (Johannesburg, 1996).

Amnesty International continua a chiedere l'immediata e incondizionata liberazione di 84 prigionieri di coscienza cubani, detenuti per aver esercitato in forma pacifica le proprie libertà fondamentali.

Roma, 15 gennaio 2004

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