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martedì, dicembre 23, 2003

Ponte Stretto: Associazioni Ambientaliste ricorrono a Tar 


Violazione della normativa in tema di tutela dell'ambiente, con gravi carenze nella valutazione di impatto ambientale e nella normativa sui lavori pubblici; gravi carenze del progetto in tema di studi sismici e di geotettonica, pesantissimi dubbi sulla sostenibilita economica del ponte, gravi errori procedurali e mancato coinvolgimento dei comuni interessati.


Questi in sintesi i motivi per i quali le associazioni ambientaliste Comitato per la Bellezza, Italia nostra, Legambiente, Wwf e Cesia hanno presentato ricorso al TAR chiedendo l'annullamento della Delibera Cipe che, in data 1 agosto 2003, ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Le associazioni ambientaliste ritengono il Ponte sullo Stretto anche una battaglia simbolo ma quanto avvenuto per il ponte non è un caso singolo ed isolato.

Le associazioni hanno, infatti, citato anche gli esempi del Mose di Venezia (opera inaugurata dal Presidente Berlusconi nel maggio di quest'anno senza che neppure ci fosse un progetto esecutivo e senza una valutazione d'impatto ambientale positiva sul progetto preliminare) e del Passante di Mestre (opera condivisa dagli ambientalisti ma in via di realizzazione nella peggiore ipotesi progettuale, cioé un raccordo autostradale di 32 km che cambierà la funzione agricola di migliaia di ettari).

Citato anche il caso dell'autostrada tirrenica che ha visto Governo e Regione toscana rinunciare al progetto ANAS di sistemazione in sede dell'attuale statale Aurelia e scegliere il tracciato autostradale costiero certamente più oneroso ed impattante.

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