venerdì, dicembre 26, 2003
I beni della mafia all'amministrazione dell'Agenzia del Demanio
UN GRAVE ERRORE DEL GOVERNO NON PROROGARE IL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA GESTIONE E DESTINAZIONE DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE
Il 23 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri, a quanto si legge dal comunicato stampa diffuso dalla Presidenza, ha avviato l'esame del disegno di legge che delega il Governo al riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. Una riforma sollecitata anche da Libera, per rendere più efficace la lotta ai patrimoni mafiosi e garantire la completa ed effettiva applicazione della legge n. 109/96 sull'uso sociale dei beni confiscati.
Sempre nel comunicato si legge che il Governo ha deciso di non prorogare il Commissario straordinario per la gestione e destinazione dei beni confiscati alle mafie e di affidare, dal 1° gennaio 2004, i suoi compiti all'Agenzia del Demanio, con il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Tutto questo ci pone un inquietante interrogativo, perché si va a smantellare un ufficio e una struttura che oggi esiste, senza prevedere, fin da subito e in sua sostituzione, il passaggio delle sue funzioni a personale specializzato e adeguatamente formato.
È evidente, quindi, che si viene a determinare, fino all'approvazione della riforma, un periodo di transizione che ci sollecita forti inquietudini, in quanto non ci assicura, oggi, quella continuità e professionalità di lavoro e attività fin qui svolta dalla struttura commissariale.
Vanno, infatti, garantite, come ci insegna l'esperienza di questi anni di applicazione della legge n. 109/96, speditezza e trasparenza nelle procedure di assegnazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati, programmazione e promozione dei progetti di riutilizzo a fini sociali e una forte attività di coordinamento tra i soggetti istituzionali, economici e sociali interessati alla corretta applicazione della legge stessa.
Sarebbe stato, pertanto, più opportuno prevedere un'ulteriore proroga del Commissario straordinario fino alla definitiva approvazione della riforma, al fine di evitare anche di disperdere un patrimonio di conoscenze ed esperienze, accumulate in questi anni, non indifferente.
Per quanto riguarda, infine, il disegno di legge di riforma, Libera chiede fin d'ora che vengano mantenuti intatti il principio del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati e l'assoluto divieto di ogni tentativo di alienazione degli stessi.
Libera