<$BlogRSDUrl$>

giovedì, dicembre 04, 2003

“DONNE E INFORMAZIONE PER LA DEMOCRAZIA IN IRAN” 


“Libere voci di donna dall'Iran e per l'Iran".


A Roma oggi 4 dicembre, fra le 12.30 e le 13.30 in Fnsi (corso V. Emanuele, 349), una veloce conferenza stampa presenterà temi e relatori d'un convegno internazionale che si terrà nella stessa sede la settimana successiva: "Donne e informazione per la democrazia in Iran" (10 dicembre, ore 9.30/13.30). Giornaliste italiane che hanno effettuato corrispondenze e inchieste dall'Iran, giornaliste persiane che in patria scrivono non senza difficoltà, altre giornaliste persiane che vivono e lavorano in Europa e negli Stati Uniti; documenti inediti sull'assassinio in carcere della giornalista iranianocanadese Zahara Kazemi. Per mettere a confronto documenti e testimonianze è' stata volutamente scelta la giornata del 10 dicembre, nelle stesse ore in cui a duemila km nordovest Shirin Ebadi riceve il premio Nobel per la pace ed in cui, duemila km a sudest, la Teheran democratica festeggerà il riconoscimento. Il Convegno fa parte di una serie di iniziative di "cronaca dei diritti" prese dalle Cpo nazionali di Federazione della stampa e Ordine dei giornalisti. Prot. n. 231/C. Roma, 1 dicembre 2003

“DONNE E INFORMAZIONE PER LA DEMOCRAZIA IN IRAN”:
questo è il titolo del convegno organizzato per il 10 dicembre dalla Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana dove sarà possibile ascoltare le testimonianze speculari di giornaliste italiane e persiane su una realtà complessa e in precario equilibrio fra spinte democratiche e tentazioni regressive. Attualmente in Iran ci sono 10 giornalisti in carcere e 70 sotto processo, sono stati chiusi in pochi mesi oltre 100 giornali e più di 400 giornalisti sono senza lavoro. Questa è la nuda fotografia dell’Iran di oggi. Capire e poi spiegare ai lettori/telespettatori non è soltanto un eterno dovere giornalistico, ma anche l’attualissimo obbligo civile di nutrire di ragioni la pace. Per questo motivo giovedì 10 dicembre Ilda Bartoloni, Bia Sarasini, Nadia Pizzuti, Lilli Gruber, Caterina Doglio, Bimba De Maria, Mimosa Martini, Cecilia Zecchinelli, Vanna Vannuccini, Giuliana Sgrena, Marina Forti, Carmen La Sorella per le giornaliste e Katia Bellillo, Gloria Buffo, Cinzia Dato, Titti De Simone, Giovanna Melandri, Erminia Mazzoni, Patrizia Toia, Maria Claudia Ioannucci, Patrizia Paoletti Tangheroni per le parlamentari proveranno a ragionare su questi temi. Ma ci saranno anche le giornaliste e giuriste iraniane. Hengameh Shahidi, inviata di guerra, impegnata nell’Associazione dei giornalisti, raggiungerà Roma da Teheran, mentre Mehranghiz Kar arriverà da Washington entrambe con l’obiettivo di raccontare le fatiche della professione d’informare tra leggi e consuetudini restrittive. Mentre quale sia il panorama dei media in Iran verrà illustrato da Ahmad Rafat. Molto più a nord, ad Oslo, nella stessa giornata del convegno romano l’avvocata iraniana, Shirin Ebadi ritirerà il premio Nobel per la pace. Le sue parole di speranza riecheggeranno nella stessa sala in cui verrà commemorata, anche con l’ausilio di documenti originali, la tragica morte di un’altra giornalista, la fotoreporter iraniano-canadese Zahara Kazemi, assassinata nel carcere di Teheran nel luglio scorso. Prot. n. 239/C. Roma, 4 dicembre 2003

This page is powered by Blogger. Isn't yours?