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sabato, dicembre 06, 2003

COP9 - Tipi da spiaggia a Milano!  


L'Azione Diretta Nonviolenta di Rete Lilliput: una risata per cambiare clima


MILANO, 6 DICEMBRE - Zanzare, cammelli, bagnanti, ombrelloni: così Milano tra dieci anni? Questa mattina i Gruppi di Azione Nonviolenta (GAN) di Rete Lilliput hanno raccontato a modo loro come potrà cambiare il mondo se RUSSIA e STATI UNITI non firmeranno il protocollo di Kyoto. Un'opera di sensibilizzazione che ha strappato qualche sorriso, ma soprattutto ha costretto i passanti a pensare che il futuro del pianeta è in pericolo e che gli interessi economici di pochi rischiano di diventare una catastrofe per l'umanità.

Rete Lilliput, da sempre impegnata sui temi ambientali, chiede di invertire la tendenza dell'attuale sistema di sviluppo che sta stravolgendo il clima del pianeta. Un dato per tutti: negli ultimi 15 anni si sono registrate le temperature più alte del millennio. A pagare le spese dei cambiamenti climatici saranno le generazioni future e le popolazioni pi deboli del pianeta con meno risorse per far fronte ai mutamenti ambientali conseguenti ai cambiamenti climatici (desertificazione, inondazioni, carestie, diffusione di malattie). L'ultimo rapporto dell'IPCC, il gruppo intergovernativo istituito dall'ONU per monitorare i cambiamenti climatici a livello planetario, parla chiaro: la responsabilità imputabile ai gas di serra (in particolare CO2) prodotti dall'utilizzo di combustibile fossile (petrolio).

Il protocollo di Kyoto stipulato nel 1997 proprio con lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra, il primo accordo mondiale sui cambiamenti climatici che preveda delle sanzioni per chi non ne rispetta i parametri. E' a rischio nella sua attuazione proprio per il rifiuto di ratificarlo da parte di Russia e Usa che impediscono di fatto a tutti gli altri paesi, di utilizzare questo prezioso strumento per controllare i cambiamenti del clima. L'Italia da parte sua ha ratificato il protocollo nel 2002, impegnandosi a diminuire le proprie emissioni del 6,5%, ma poi ha fatto esattmente il contrario: si calcola infatti che oggi le emissioni siano aumentate del 5,4% dal 1990, il che significa che entro il 2012 dovremo ridurle del 12%! Nel frattempo, nel nostro paese si prevede un aumento di circa il 30% delle emissioni dovute a trasporto su gomma, mentre si continua a investire pochissimo sulle energie rinnovabili.

In questo contesto Rete Lilliput chiede ai cittadini di prendere coscienza del fatto che il futuro della vita su questo pianeta seriamente in pericolo e di conseguenza di rivedere il proprio stile di vita individuale, riducendo il consumo di energia, e allo stesso tempo di chiedere al governo italiano di rispettare con serietà e correttezza i parametri del protocollo di Kyoto oltrechè denunciare l'irresponsabilità di quei paesi, in particolare Usa e Russia, che per un tornaconto meramente economico si rifiutano di ratificarlo.

Gruppo di Azione Nonviolenta Rete Lilliput

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