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sabato, novembre 22, 2003

SME: IL COMUNICATO DI PREVITI 


L’assoluzione dell’on. Cesare Previti per la vicenda Sme certifica la sconfessione dell’asse mediatico-giudiziario portato avanti dalla pubblica accusa, che ha sostenuto e cercato di tenere in piedi un teorema incredibile anche per gli osservatori meno imparziali, e alimentato dal gruppo Espresso La Repubblica, di fatto parte civile nel processo, con la sistematica e devastante demonizzazione del nostro cliente.


Detto ciò, la condanna di un innocente è sempre un'ingiustizia anche se accompagnata da assoluzioni parziali. L’On. Previti è stato condannato per un fatto che l'accusa non ha dimostrato, né al di là di ogni ragionevole dubbio, né al di sopra di un livello minimo di credibilità o di verosimiglianza.

Sono stati inflitti cinque anni di reclusione ad un affermato professionista di condotta specchiata ed irreprensibile, nonché esponente politico di spicco, perché avrebbe “comprato” i favori di un magistrato, senza che si sia mai neppure compreso quali atti o “servizi” abbia “acquistato”, in quale momento, e per quali finalità.

Dunque, un deserto probatorio che in un meccanismo perverso di ribaltamento della realtà ha prodotto addirittura la condanna dell'imputato.

È sconcertante, inoltre, che le attenuanti generiche, che lo stesso collegio di Milano ha applicato in casi ben più gravi, siano state negate all'imputato Previti, forse perché il loro riconoscimento avrebbe comportato il proscioglimento pieno.

Leggeremo le motivazioni della sentenza e adotteremo tutte le iniziative previste dalla legge. 22.11.2003

Avv. Prof. Angelo Alessandro Sammarco
Avv. Giorgio Perroni

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