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giovedì, novembre 13, 2003

Pax Christi: La violenza produce una violenza più efferata 

In questo momento di dolore e di angoscia più che per le parole c'è spazio per le lacrime. La sezione italiana di Pax Christi - movimento cattolico internazionale per la pace - esprime vicinanza con la preghiera solidale ai parenti delle vittime di un attentato terroristico che, come ogni atto di violenza, non può ricevere mai nessun tipo di attenuante, di giustificazione e tanto meno di approvazione. Le povere vite che aggiungono i loro nomi alle troppe vittime che questa guerra ha già mietuto, dimostrano dolorosamente ancora una volta che la violenza produce soltanto una violenza più efferata anche quando ci viene presentata come la via inevitabile per la soluzione delle crisi internazionali.

Proprio in queste stesse ore don Fabio Corazzina e don Renato Sacco del Consiglio Nazionale di Pax Christi ripartono per l'Iraq per testimoniare la vicinanza del movimento alla popolazione irachena e per partecipare all'Ordinazione Episcopale di Mons. Louis Sako nuovo vescovo di Kirkuk. Con loro vorremo conoscere da vicino i sentimenti e i bisogni più urgenti della gente che abita il vasto territorio iracheno e promuovere un progetto di scambi e di conoscenza verso una migliore comprensione reciproca. D'altra parte è questa la presenza che abbiamo sempre incoraggiato esprimendo al contempo condanna per ogni soluzione e presenza armata e ogni ricorso alla violenza.

Preparandoci a celebrare la Giornata Mondiale della Pace, insieme a Giovanni Paolo II è nostra ferma intenzione ribadire il valore della nonviolenza contenuto anche nel tema che ci viene proposto: Il diritto internazionale, una via per la pace. Piangendo la morte di tanti giovani auspichiamo che ciascuno faccia il proposito in questa ora solenne di ritornare a rafforzare gli strumenti del diritto internazionale. 12 novembre 2003

Pax Christi Italia
Tonio Dell'Olio

www.paxchristi.it

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