mercoledì, novembre 05, 2003
Giornata della Giustizia: adesione Giuristi Democratici
COORDINAMENTO ROMANO
GIURISTI DEMOCRATICI
Preg.ma Associazione Nazionale Magistrati,
Ai gentili Colleghi e ai Capi Redattori,
inoltro alla Vs cortese attenzione il comunicato del coordinamento romano dei Giuristi Democratici, per l'adesione alla prima giornata di lotta indetta dalla Associazione Nazionale Magistrati, con la delibera del 4 ottobre u.s.. I membri del coordinamento romano Giuristi Democratici, saranno presenti alle manifestazioni indette dalla Giunta ANM di Roma e del Lazio: alle ore 11,30 in viale G.Cesare 54/b 2° piano; e alle ore 16,30 presso l'Aula Magna della Corte d'Appello di Roma in via Rossetti.
COMUNICATO STAMPA
Il Coordinamento romano Giuristi Democratici aderisce alla giornata per la giustizia organizzata dall’ANM. La giustizia è funzione fondamentale nello Stato di diritto. Siamo fortemente preoccupati per la proposta di riforma dell’ordinamento giudiziario come delineata dalla maggioranza. Tale riforma cancellerebbe un percorso di attuazione dei principi costituzionali durato oltre cinquant’anni e frutto delle lotte per il diritto condotte, su terreni diversi, dalla cultura giuridica democratica e dalle associazioni professionali. In particolare è inammissibile la inusitata gerarchizzazione degli uffici del Pubblico Ministero, che finisce per deresponsabilizzare i singoli magistrati e introduce aree di opacità nell’esercizio della funzione giurisprudenziale funzionali a forme occulte di controllo politico. Parimenti inaccettabile è la pretesa di condizionare per via disciplinare la funzione di interpretazione della legge. Tale pretesa introdurrebbe una forma di controllo politico della giurisdizione inconcepibile anche negli ordinamenti predemocratici. Infine, la pretesa di privare i magistrati dei diritti di associazione e opinione garantiti a tutti i cittadini italiani costituisce un attentato alla vita stessa di associazioni come la nostra, nelle quali si confrontano magistrati, avvocati, ricercatori e docenti sulla frontiera dello Stato di diritto. In definitiva la riforma della giustizia prospettata dalla maggioranza si risolverebbe in un attentato al modello di democrazia delineato dalla Costituzione.
Distinti Saluti
Coordinamento Romano Giuristi Democratici
Roma, 5 novembre 2003
per il Coordinamento Romano dei Giuristi Democratici
l'ufficio stampa
Loredana Morandi
GIURISTI DEMOCRATICI
Preg.ma Associazione Nazionale Magistrati,
Ai gentili Colleghi e ai Capi Redattori,
inoltro alla Vs cortese attenzione il comunicato del coordinamento romano dei Giuristi Democratici, per l'adesione alla prima giornata di lotta indetta dalla Associazione Nazionale Magistrati, con la delibera del 4 ottobre u.s.. I membri del coordinamento romano Giuristi Democratici, saranno presenti alle manifestazioni indette dalla Giunta ANM di Roma e del Lazio: alle ore 11,30 in viale G.Cesare 54/b 2° piano; e alle ore 16,30 presso l'Aula Magna della Corte d'Appello di Roma in via Rossetti.
COMUNICATO STAMPA
Il Coordinamento romano Giuristi Democratici aderisce alla giornata per la giustizia organizzata dall’ANM. La giustizia è funzione fondamentale nello Stato di diritto. Siamo fortemente preoccupati per la proposta di riforma dell’ordinamento giudiziario come delineata dalla maggioranza. Tale riforma cancellerebbe un percorso di attuazione dei principi costituzionali durato oltre cinquant’anni e frutto delle lotte per il diritto condotte, su terreni diversi, dalla cultura giuridica democratica e dalle associazioni professionali. In particolare è inammissibile la inusitata gerarchizzazione degli uffici del Pubblico Ministero, che finisce per deresponsabilizzare i singoli magistrati e introduce aree di opacità nell’esercizio della funzione giurisprudenziale funzionali a forme occulte di controllo politico. Parimenti inaccettabile è la pretesa di condizionare per via disciplinare la funzione di interpretazione della legge. Tale pretesa introdurrebbe una forma di controllo politico della giurisdizione inconcepibile anche negli ordinamenti predemocratici. Infine, la pretesa di privare i magistrati dei diritti di associazione e opinione garantiti a tutti i cittadini italiani costituisce un attentato alla vita stessa di associazioni come la nostra, nelle quali si confrontano magistrati, avvocati, ricercatori e docenti sulla frontiera dello Stato di diritto. In definitiva la riforma della giustizia prospettata dalla maggioranza si risolverebbe in un attentato al modello di democrazia delineato dalla Costituzione.
Distinti Saluti
Coordinamento Romano Giuristi Democratici
Roma, 5 novembre 2003
per il Coordinamento Romano dei Giuristi Democratici
l'ufficio stampa
Loredana Morandi