lunedì, ottobre 27, 2003
Io, Gelli e la massoneria
Parla l'ex presidente Cossiga
Secondo l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga la massoneria ha "ripreso respiro in Italia". "Non nei quadri altissimi - piuttosto ai livelli intermedi dello Stato". "Persino Licio Gelli, mi risulta, è stato riammesso mesi fa alla massoneria" dice ancora l'ex capo dello Stato che riferisce di aver incontrato Gelli quattro volte, "la prima a Palazzo Chigi". "Io non posso essere massone perché sono cattolico, e credo fermamente che le due condizioni siano incompatibili" sottolinea quindi Cossiga, sottolineando però di avere "tre buoni motivi per occuparmi di massoneria. Il primo è familiare: la mia famiglia materna, borghesia commerciale sassarese, ha antiche tradizioni massoniche. Seconda: la curiosità. Terza: la cocciutaggine. Io sono un liberal, molto rispettoso delle idee altrui. La massoneria è stata oggetto di grandi pregiudizi". "Io non parlo mai a sproposito, mi creda. Ho -continua Cossiga - buona memoria e una certa esperienza di vita. Se dico che la massoneria in Italia sta riacquistando vigore ho gli elementi per farlo". "Inoltre, vengo dalla politica e so cosa sia. Non siamo rimasti in tanti con questo curriculum" aggiunge il senatore, per il quale Berlusconi "si è iscritto per convenienza, e difatti gli è convenuto. E' completamente a-massone. Un uomo pratico. Si figuri cosa gliene importa del rito di Osiride. E anche la scelta che fa dei collaboratori non credo sia da ricondurre all'appartenza massonica". Per Cossiga, inoltre, la massoneria sta riprendendo vigore "dopo l'epurazione operata da Armando Corona". "Fiorisce -dice ancora- come da tradizione: fra le forze armate, soprattutto Marina, nella magistratura, al ministero dei lavori pubblici. E molto altro ovviamente". "Il Sid -sottolinea poi Cossiga- scrisse un dossier sulla mia pazzia, dicevano che andavo in Romania a fare l'elettrochoc. E' falso, io ho sofferto solo di depressione". fonte TgCOM
Secondo l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga la massoneria ha "ripreso respiro in Italia". "Non nei quadri altissimi - piuttosto ai livelli intermedi dello Stato". "Persino Licio Gelli, mi risulta, è stato riammesso mesi fa alla massoneria" dice ancora l'ex capo dello Stato che riferisce di aver incontrato Gelli quattro volte, "la prima a Palazzo Chigi". "Io non posso essere massone perché sono cattolico, e credo fermamente che le due condizioni siano incompatibili" sottolinea quindi Cossiga, sottolineando però di avere "tre buoni motivi per occuparmi di massoneria. Il primo è familiare: la mia famiglia materna, borghesia commerciale sassarese, ha antiche tradizioni massoniche. Seconda: la curiosità. Terza: la cocciutaggine. Io sono un liberal, molto rispettoso delle idee altrui. La massoneria è stata oggetto di grandi pregiudizi". "Io non parlo mai a sproposito, mi creda. Ho -continua Cossiga - buona memoria e una certa esperienza di vita. Se dico che la massoneria in Italia sta riacquistando vigore ho gli elementi per farlo". "Inoltre, vengo dalla politica e so cosa sia. Non siamo rimasti in tanti con questo curriculum" aggiunge il senatore, per il quale Berlusconi "si è iscritto per convenienza, e difatti gli è convenuto. E' completamente a-massone. Un uomo pratico. Si figuri cosa gliene importa del rito di Osiride. E anche la scelta che fa dei collaboratori non credo sia da ricondurre all'appartenza massonica". Per Cossiga, inoltre, la massoneria sta riprendendo vigore "dopo l'epurazione operata da Armando Corona". "Fiorisce -dice ancora- come da tradizione: fra le forze armate, soprattutto Marina, nella magistratura, al ministero dei lavori pubblici. E molto altro ovviamente". "Il Sid -sottolinea poi Cossiga- scrisse un dossier sulla mia pazzia, dicevano che andavo in Romania a fare l'elettrochoc. E' falso, io ho sofferto solo di depressione". fonte TgCOM